Capitolo 9 - Considerazioni sulla pornografia

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CONSIDERAZIONI SULLA PORNOGRAFIA

Sono ormai due giorni che non mi masturbo e, non vorrei esagerare, ma è una sorta di record considerate le mie abitudini. Cos'è cambiato? Vorrei raccontarvi che finalmente ho preso in mano la mia vita, le mie responsabilità, i miei doveri di uomo sposato, ma la verità è che ho avuto ben poco tempo libero per le mani e soprattutto ancora più rare occasioni da solo. Per due giorni mi sono dovuto beccare mia suocera in casa e persino le mie deviazioni sessuali si sono arrestate e poi a lavoro c'è stato un brutto incidente che ha coinvolto una nuova leva che ha rischiato di perdere la mano mentre cercava di disincastrare il nastro di un macchinario. Sono cose che ti scuotono e ti fanno ridimensionare le tue priorità, ti fanno riflettere su quanto la vita sia inspiegabilmente assurda, tanto dal toglierti un arto in una frazione di secondo. Sembra uno scherzo, ma ho pensato, e se ci fossi stato io al posto suo? Quando il destino non sa più come mandarti segnali, decide di far saltare una mano ad un innocente ragazzo così da farti dare un taglio all'uso spasmodico che faccio del mio arto. Lo so che sono pensieri estremamente egocentrici, come se tutto ruotasse attorno a me e al mio membro o alla mia mano, però cerco di cogliere qualsiasi segnale divino quasi avessi bisogno di una conferma del fatto che quello che faccio è abbastanza sbagliato. Masturbarsi è normale? Certo, come no. Sono cresciuto in una famiglia pudica, ma questo non significa che sia un timorato di Dio, ma persino io mi rendo conto che, nel mio caso, la masturbazione e la pornografia sono la mia droga, quello che alla lunga potrebbe arrivare persino a uccidermi o rovinarmi la vita. La realtà è che lo sta già facendo ad un livello impercettibile, solo che evito di pensarci. Riflettendoci su, non so se sia la masturbazione in se o la mia passione per le donne ad essere il problema, questa mia totale e spasmodica ammirazione per la bellezza femminile, così unica, perfetta, divina, in tutte le sue forme e accezioni. Il mio artista preferito dev'essere senz'altro Gustav Klimt, una persona che in vita avrà avuto centinaia di amanti che poi dipingeva nelle sue tele, dopo averle lasciate tutte incinte. Non posso che ammirare il suo talento e la maniera in cui viveva l'amore e la sua ammirazione per il sesso femminile e vorrei tanto essere io stesso in grado di dipingere, di immortalare quello che considero bello in una tela, per sempre, arrivando a conquistarlo in una maniera più concreta e allo stesso tempo metafisica. Dipingere la bellezza femminile sarebbe una conquista, una sorta di maniera astratta di possederle tutte, di farle mie e mie soltanto, una ad una, impresse sulla stoffa in una combinazione di pennellate e pigmenti di colore. Ma ahimè il signore non mi ha dotato di talento artistico ma solamente di un membro che uso come un pennello, agitandolo a destra e a manca mentre con la mente dipingo scene di sesso e passione, ecco il mio talento artistico. Se si potesse indire una mostra di questo genere di cose, se si potesse annoverare questa caratteristica tra i talenti del genere umano, credo sarei il maggiore esponente nonché rappresentante assoluto di questa corrente artistica. Dopo quest'attenta riflessione ritengo che il problema ricada sempre sulla pornografia, che con la sua esplicita e costante presenza, così gratuita e sempre meno celata alla nostra vista, arrivi a rovinare tutto e con tutto intendo la mia vita, sentimentale o meno che sia. Per un certo verso, trovo che la pornografia rappresenta l'apice della creazione umana maschile. Da tempo immemore l'uomo ha provato ad intrappolare e catturare la bellezza femminile, la sua provocante sensualità (provocante ai nostri occhi ovviamente) in pitture rupestri e statuette eccessivamente formose, arrivando a creare divinità promiscue e generatrici di vita, venerandole e offrendo loro i nostri figli in sacrificio. In sacrificio di chi? Della vagina naturalmente, tutto parte da là, ma continuiamo il nostro excursus nella storia, arriviamo a forme più elaborate di pittura, a vasi greci in cui le figure si contorcono in pose sessuali, sino al kamasutra, l'arte dell'amore, pitture volgari giapponesi, le prime fotografie di donne che mostrano le caviglie, poi i polpacci, sino alle chiappe flaccide che tanto piacevano ai nostri antenati di fine ottocento inizi novecento per poi arrivare sino alle prime forme di pornografia vera e propria, un arte a se stante atta solamente a soddisfare il piacere maschile. Non nego esista una pornografia femminile, ma non prendiamoci in giro, è una creazione del maschio e in quanto tale, per sé stesso, così come lo è la prostituzione che arriva a sporcare ed intersecarsi con la pornografia stessa, arrivando a sfuocarne i margini, ridefinendo la discussione in toto. Non lo definiscono "il mestiere più antico del mondo?", non era Maddalena, la presunta compagna di Gesù, una prostituta ritiratasi per la fede in Cristo? Resta pur sempre traccia persino nella bibbia di questo mestiere e perché non dovremmo parlarne? Il mito della donna schiava di sesso, pronta a soddisfare ogni piacere e capriccio maschile, per denaro o meno che sia, al maschio non sembra fare alcuna differenza, ecco perché nella pornografia la donna viene sempre ritratta come una creatura con una sete insaziabile di sesso, cosa che non potrebbe essere più lontana dalla realtà. Non che la donna non apprezzi il sesso, sia ben chiaro, ma la donna che mi costringo alle volte a vedere nei siti pornografici, non è la donna che abita la realtà che viviamo quotidianamente, bensì una creazione della fantasia maschile che la vuole assoggettata a lui. Insomma, la donna che il maschio produce nei suoi film è una donna con un cervello da maschio che smania dietro al pene, quello che facciamo noi verso la vagina e la stessa cosa vale per le scene lesbiche che io tanto adoro, due donne che si comportano come se avessero il cervello di un uomo, infettate dallo stesso virus di libido irrefrenabile e voglia di figa. Voglio arrivare ad un punto ben preciso, portate pazienza. Dove ci porta la pornografia? Alla rappresentazione, prima fotografica e poi audiovisiva, ai film, alle gif, ai mini video, ad internet che di per se sembra nato per diffondere donne nude nelle case di ogni uomo del mondo, sino ai dispositivi cellulari a colori e ad alta definizione, definizione di che? Delle tette e dei culi naturalmente, ora sempre alla nostra portata, in ogni momento con noi, dalla tasca alla mano in un batter d'occhio, un paio di click, qualche gesto del dito ed ecco le due invenzioni collaborare con la nostra sete di sesso, internet e il cellulare che portano la pornografia nelle nostre mani, in ogni luogo e in ogni momento, connessioni a banda larga, 5G, download gratuiti, video in streaming, dirette live, tette, culi e ancora tette, sempre e in ogni dove ed ecco l'apice, il massimo punto dell'evoluzione umana, ecco la teoria Darwiniana in sé confermarsi ai nostri occhi, venire usata contro di noi da una nostra stessa invenzione, il nostro bisogno di riprodursi e di spargere il nostro seme nel mondo, ingannato in una costante e disponibilissima pornografia che pervade le nostre esistenze. Non credo ci sia un punto più alto di questo, e da qua signori miei, possiamo solamente estinguerci.

"Quand'è che vi deciderete a fare un figlio voi due?"

"Mamma...ti prego"

"Che ho detto di male? E' di colpo diventato un tabù parlare di figli? Lo sapete che la popolazione mondiale si sta estinguendo a causa di persone come noi?"

"Certo, il destino del mondo è nelle nostre mani"

"Voi scherzate, ma la cosa fa paura. Ho sentito che nella Korea del Nord soltanto 1 donna su 10 fa figli e di questo passo, in pochi anni, ci saranno solo 2 pronipoti per 100 nonni o roba del genere"

"Come prima cosa mamma, credo ti riferissi alla Corea del Sud"

"E io che ho detto?"

"Corea del Nord"

"Cosa cambia?"

"Che in Corea del Nord c'è una dittatura e la gente muore di fame e per assurdo, credo che continuino a sfornare figli"

"Sfornare figli, senti come parli, è così che ti ho cresciuto?"

"E comunque fanno bene a non fare figli in Corea del Sud, sai perché?"

"Sentiamo"
"Perché a differenza della Corea del Nord hanno capito che il mondo del futuro farà sempre più schifo e quindi perché mettere al mondo una vita che poi non farà altro che soffrire?"

"La vita è una sofferenza Mary, lo è sempre stata e sempre lo sarà"

"Appunto, e noi preferiamo risparmiare questa sofferenza ai nostri figli, semplicemente non facendone"

"Ma sono così belli e teneri da piccoli. Avresti dovuto vedere quanto piccola eri appena nata, con quel visino paffutello e vispo"

"Se posso permettermi, i figli sono teneri si, ma poi crescono e non fanno che rompere le scatole e rispondere male pensando di sapere tutto della vita. Non credo avrei la pazienza di crescere uno di quei cosi"

"Certo che no con quella testa che ti ritrovi! Tra tutti gli uomini che c'erano là fuori, proprio questo individuo dovevi portarti a casa? Ancora non capisco cosa c'hai visto quella volta"

"Grazie?"
"Lo sai che ti sente vero mamma? Lo sai che è proprio seduto davanti a te e tu, piuttosto, ti trovi sotto il suo tetto?"

"Il vostro tetto"

"Lascia stare Mary, ci sono abituato"

"E non fare l'offeso pure"

"Non sia mai"

"Comunque la tua ora sta scadendo Mary, adesso o mai più, non puoi aspettare più di tanto a far figli, altrimenti rischi ti vengano fuori storti"

"Non capisco perché mi ostino ad invitarti a casa"

"Perché sono tua madre e devo dirti queste cose e tu sai che ho ragione. E comunque lo sapete che scherzo quando parlo di Rob, lo sai che gli voglio bene come un figlio"

"Siede sempre davanti a te mamma, continui a parlare come se fosse un fantasma"

Sex Doll (COMPLETO)Where stories live. Discover now