Capitolo 38 - Ulteriori considerazioni

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ULTERIORI CONSIDERAZIONI

Ho fatto un piccolo test recentemente, una di quelle cose che si trovano online sui siti della sanità, un test per scoprire se ero assuefatto dalla pornografia e se avevo un problema con la masturbazione, come se avessi bisogno di un ulteriore conferma. C'erano una serie di domande a risposta multipla riguardo le proprie abitudini masturbatorie e alcune riguardo le sensazioni che si ricercano nella masturbazione stessa, cose tipo "come ti senti dopo esserti masturbato" o "ti senti non degno di amore?". Ho cercato di rispondere come meglio potevo, cercando di guardarmi dentro e non mi sorprende affatto che il risultato finale dichiarava un 98% di possibilità che di fatto fossi un masturbatore compulsivo assuefatto di pornografia. Il primo consiglio era il ricercare un aiuto professionale di un consulente, un medico o uno strizzacervelli, cosa che non avevo minimamente intenzione di fare perché, dannazione, potete immaginare che razza di scena? Si salve, mi ammazzo di seghe dalla mattina alla sera e sento di stare sprecando la mia vita, cosa consiglia? Non credo esista una pillola o un rimedio medico che faccia passare questa mia irresolubile voglia di figa nel giro di una settimana, e d'altra parte, non ho nemmeno voglia di sentirmi dire che una sana dieta e dell'esercizio regolare, oltre il tagliare qualsiasi uso di siti erotici, è la sola e unica soluzione, perché alla fine, non ho tempo né voglia di cambiare le mie abitudini. Alla fine di tutti i loro bei consigli, c'erano una serie di frasette ispirate, miste a fatti medici che dovevano far ulteriormente riflettere la persona sulla propria condizione. Di tutte me n'è rimasta in mente solo una che guardate caso recita qualcosa come "l'assuefazione da pornografia è come l'assuefazione da eroina, e anche se a differenza di questa non uccide, è comunque pericolosa perché può portare a forte depressione e il disfacimento di relazioni amorose". Al mio cervello era bastato leggere "non uccide" per poter liquidare tutta la questione per poi pensare alla prossima incursione nell'autoerotismo.

Per un certo verso sono quasi deluso di aver letto quella specie di rassicurazione e se non era affatto una rassicurazione, io l'ho interpretata come tale. Credo che una parte di me sperasse in qualcosa di diverso, in una condizione medica che scaturisse come reazione psico-chimica nel nostro interno, che portasse poi ad una lenta morte per orgasmo. Non sarebbe poi così male morire così e se ho speso una vita per queste donne, tanto vale spenderci anche la mia morte. All'inizio, ero propenso a ricercare un concetto di amore romantico nelle mie partner, arrivando il più delle volte a forzare la situazione costringendomi a pronunciare dei "ti amo" privi di senso, solamente per poter dire di aver trovato quel concetto astratto che, evidentemente, non sapevo ancora cosa volesse dire. Negli anni, accumulando esperienza, ho semplicemente capito che non era l'amore che cercavo, ma l'unicità della bellezza femminile in tutte le sue manifestazioni. E' evidente che con un obbiettivo così ambizioso non si può restare bloccati in relazioni amorose lunghe e durature, ma la mia vecchia parte continuava a prevalere sulla nuova consapevolezza, così mi ritrovavo costantemente intrappolato in relazioni che si basavano solamente sull'aspetto esteriore della persona, sulla sua unica bellezza, sulle sue caratteristiche facciali o fisiche che io, da bravo artista mancato, percepivo come opere d'arte a sé stanti. Maryanne era semplicemente l'ennesima bellezza provocante che dovevo collezionare, l'ennesima musa che dovevo imprimere sulla tela della mia vita. Il fatto che mi sia sposato con lei, non dimostra altro se non il raggiungimento di un età adulta in cui determinate connessioni sociali arrivano ad esercitare un irresistibile pressione che ti porta a manomettere il tuo vero sé nei confronti del tuo sé integrato nella comunità. Ovvero, si sposano tutti, forse è ora che lo faccia anche io. Ma il matrimonio si è ben presto rivelato debole nelle sue qualità illusorie, riuscendo a malapena a distrarre il mio vero sé che poi sfocia in comportamenti deleteri quali masturbazione compulsiva. E' forse questa la definizione più adatta del mio peculiare problema. Non si tratta di pulsioni, ma del disperato bisogno di collezionare la bellezza femminile nella tela della mia vita. Sono un ragno, più che un artista, e la mia tela è di fatto una ragnatela immaginaria dove tengo traccia di tutte le donne con cui ho fatto sesso, mentalmente o meno che sia, date le mie condizioni e le mie possibilità, non ha importanza. Questa mia missione mi porta via tutta l'energia mentale di cui dispongo, tutta la mia concentrazione, tutta la mia disponibilità, poiché è davvero complesso tenere traccia di tutte le mie avventure erotiche mentali e devo confessare che comincio a diventare vecchio, a dar segni di cedimento. A volte mi ritrovo a masturbarmi pensando ad una ragazza per poi dimenticarmi completamente il suo volto o il cosa mi avesse attratto a lei. Forse sto davvero morendo. Forse sto lentamente bruciando i miei neuroni a furia di seghe e pornografia e sto diventando demente, mentalmente incapace. La mia fine arriverà lenta e di soppiatto, non la sentirò nemmeno stringermi le mani alla gola perché non avrò più la capacità mentale di rendermene conto. Ecco la fine perfetta per uno come me: in un ospizio a farmi lavare da una bella infermiera senza avere la lucidità mentale per poter avere un erezione. O forse è solo una mera speranza, mentre continuo ad ingannare me stesso con la mia prossima opera d'arte, la mia Johanne.

C'era un tale Hemingway un tempo, un gran donnaiolo peraltro, che diceva che "la paura di morire deriva dal non amare abbastanza bene" e io posso giurare di sconfiggere la morte in ogni orgasmo, di arrivare a guardarla in faccia e ridere della sua effimera natura di spaventa-vita. Quello è l'unico momento in cui mi sento vivo e invincibile, seppure per un singolo istante e quindi, mi dite che io devo rinunciare a tutto questo e divenire mortale e soprattutto mortalmente spaventato come voi? Ho fatto sesso con la mia Johanne quest'oggi e per la prima volta, lei mi guardava negli occhi, mi stringeva, mi baciava, mi leccava e mi chiedeva di venirle dentro. E' stata la cosa più intensa che io abbia vissuto in vita mia e per un istante, per una manciata di secondi soltanto, ho sentito di essere vivo e invincibile e di non aver paura di morire. Fossi morto in quel momento non me ne sarebbe importato nulla perché sentivo di essere arrivato dove dovevo arrivare, letteralmente, ero venuto. Appena finì la magia del momento fu come se la mia anima fosse tornata nelle spoglie fragili e mortali di Robert Polanski e in esse avesse ritrovato la paura di morire, l'ansia, e il bisogno impellente di ritornare in cima a quella vetta. E' un ciclo infinito, una sorta di masso di Sisifo che devo trascinare su per la montagna per tutto il giorno, per poi arrivare in cima per un secondo e ritrovarmi nuovamente ai piedi della stessa. E' una vita degna di essere vissuta? Dipende da quanto intensi sono quei secondi, e se chiedete a me, sono fottutamente intensi. Forse Johanne è il minore dei miei mali, forse è l'alternativa più sana ad una vita segreta di masturbazione e autoerotismo, forse è solamente il mezzo più affascinante e sensuale e vicino alla realtà per ottenere i miei secondi di immortalità. Prima di averla accesa avevo avuto seri dubbi riguardo la faccenda. Insomma, stavo scopando con un manichino, un cadavere di umanoide scarico, e la cosa, per quanto eccitante a volte, persino a me sembrava malsana; ma quando l'ho vista accendersi di passione, quando l'ho sentita chiamare il mio nome, quando l'ho vista ardere di desiderio nei miei confronti, allora è cambiato tutto dentro di me. I dubbi sono spariti e quelle centinaia di dollari che sborso ogni mese per l'affitto di quell'appartamento, sembrano un sano investimento. D'altra parte, non paghereste duecento dollari al mese per sconfiggere la morte? C'è gente che ne paga il quadruplo per medicinali o per chirurgie estetiche, quanto diverso sono da loro? Abbiamo tutti i nostri modi di evadere la nostra mortalità, il mio è una rossa sensuale alimentata da una batteria al litio e pagata ventimila dollari; voi cosa avete?

Sex Doll (COMPLETO)Where stories live. Discover now