Capitolo 23 - Altro sogno

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ALTRO SOGNO

E' notte e lo scenario è un cimitero. Il cielo è sfumato di viola e riflessi verdi, mentre la luna piena è un cerchio pallido che illumina la notte, dove creature alate svolazzano e cacciano piccole prede ignare della parte che recitano in questo ecosistema maledetto. Io, sono un vampiro, un essere immortale che esiste da sempre, un essere che per la sua natura non può che sopravvivere a tutto e a tutti, fare da spettatore a questo inesorabile passare del tempo. Non è che ci siano tanti indizi in questo sogno che lasciano intravvedere che tipo di creatura io sia, semplicemente, lo so e basta. Vago per la notte con il peso di migliaia di anni sulle spalle, camminando per questo sentiero di lapidi e tombe dove giacciono, a quanto pare, tutti i corpi delle donne che ho un tempo amato. E' questo il punto centrale del sogno, l'epifania, il messaggio subliminale? Avrei preferito svegliarmi con l'ennesima erezione piuttosto che questa specie di messaggio divino di cui non so cosa farmene, se non contemplarlo un poco come un gorilla giocherebbe con un uccellino dalle ali spezzate, e poi semplicemente dimenticarmene. Era quasi scontato che il sognare l'immortalità mi avrebbe fatto immediatamente ragionare sulla quantità di donne che avrei potuto accumulare, niente di nuovo insomma, ma era quella camminata al cimitero che mi lasciava scosso e abbacchiato a fissare il soffitto della camera da letto, mentre Maryanne continuava a russare docilmente. Tutte le donne che hai amato, ora sono morte, non solo, sono sepolte sotto i tuoi piedi, cadaveri rinsecchiti e ammuffiti, ossa in una scatola, ricordi mummificati di una vita, un tempo, bellissime ed avvenenti ragazze. Quando mi capita di pensare a queste cose, è inevitabile sprofondare nella propria impotenza nei confronti della mortalità e come sempre in questi casi, si precipita un paio di secondi nell'oblio, si scuote la testa, si prende una boccata d'aria quasi stessimo per annegare, e poi si pensa a qualche appiglio mentale che riesca a spingere via quell'aria fredda di morte. Nel mio caso, sono sempre state altre bellissime donne nude, avvenenti, provocanti, lussuriose, ma dopo questo sogno anche la loro immagine sembra portare un aria malinconica.

E' un periodo alquanto strano quello che sto vivendo. Le cose con Maryanne vanno come vanno, ovvero sempre alla stessa maniera. Siamo due corpi che ruotano nello stesso campo gravitazionale e ogni tanto ci scontriamo in un litigio o in una notte di sesso, ma per il resto del tempo siamo estranei. I suoi capelli sono tornati biondi, mentre i miei si stanno spruzzando di bianco in qua e in là. Ultimamente mi sono trovato più di qualche volta ad osservare i miei amati siti pornografici di fiducia per ore e ore, senza riuscire a trovare lo stimolo o la voglia necessaria per portare a termine la mia missione (poiché si tratta di una missione, oramai lo so anch'io). In quelle situazioni il cervello gira a mille in cerca del fetish che mi faccia risvegliare, in cerca della donna giusta, della situazione particolare o della location più kinky, ma alla fine mi sembra tutto piatto. Anche il ricordo di Johanne è piatto e lontano e masturbarmi con le sue foto mi sembra patetico. E' come se fossi stanco dentro, stanco di tutto, stanco persino della bellezza femminile. Forse sono diventato finalmente troppo vecchio per queste cose, forse, la vecchiaia è venuta a liberare anche me dal mio fardello. Ho i dubbi che si tratti di una fase soltanto o peggio, che io sia arrivato al punto di non ritorno. Di cosa parlo? Di quel fatidico punto in cui tanti come noi arrivano, quella landa desolata dove, per ritrovare il piacere, si ricorre a qualsiasi altra cosa, anche se prima la si sarebbe considerata come verboten. E' così che tanta gente sviluppa delle tendenze strampalate, o abitudini malsane, diventando un patito di transessuali, andando a scopare con una prostituta diversa al giorno o finendo in orgie organizzate. Ho sempre temuto che arrivasse il giorno in cui la mia fonte segreta di piacere passasse dall'inestinguibile al privo di senso. Diamine, la forza della pornografia consisteva proprio nel rappresentare un infinito harem da cui pescare una vergine diversa in ogni momento e ora anche quel metaforico harem sembra privo di una ragione d'esistere. Che sia questo il significato del sogno? Io sono un vampiro succhia vita che si rende conto che l'oggetto delle sue fantasie, il presunto scopo della sua esistenza, sono esseri mortali e decadenti che non possono più esistere per lui. O forse è semplicemente una metafora sul senso fugace della vita, l'ennesimo memento mori che l'inconscio, arrivato ad una certa età, ti propina in una versione poetica e vagamente raccapricciante. Ci devo riflettere e se necessario, devo prendermi una pausa forzata da tutto, ritrovare il senso delle cose, il mio equilibrio nel mio squilibrio, solo così posso salvarmi dal cadere definitivamente in basso, in quel girone dantesco da cui nessuno fa più ritorno e in cui si rischia di diventare uno di quegli individui che la società chiama, per forza di cose, "pervertiti".

Sex Doll (COMPLETO)Where stories live. Discover now