Capitolo 18 - Il messaggio privato

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IL MESSAGGIO PRIVATO

E' successo un fatto straordinario che mi ha scosso fino all'osso, facendomi dubitare di tutti i miei principi, per quanto fragili e vagamente ipocriti possano sembrarvi. Mentre aprivo il mio profilo Instagram che, come potete immaginare ora è più attivo che mai, ho trovato un messaggio privato ad aspettarmi. Johanne Bakker ha scritto "hey sex machine, non ti si vede più da queste parti. Tutto bene? Passa a trovarmi così ti preparo il tuo drink preferito. Acqua gassata e fettina di limone" il tutto accompagnato da un emoji ammiccante che potrebbe significare qualsiasi cosa, dal "il tuo drink preferito è davvero noioso" al ben più provocante "so che ti si rizza ancora al pensare a quella fettina di limone". Vorrei tanto poter entrare nella sua testa, per capire cosa pensa e soprattutto cosa vuole da un quarantenne come me. Per un certo senso, è una grandissima trovata commerciale dai risultati scontati, roba da bonus in busta paga. Scrivi a tutti questi babbei, sporcati le mani, insudiciati l'anima per attirarli in questa caffetteria a spendere tutti i soldi che gli restano nel portafoglio e chi meglio può farlo se non una rossa da urlo? Il messaggio è stato inviato il giorno prima alle sette di sera, ben un'ora dopo l'orario di chiusura aziendale, forse mezz'ora dopo che lei ha staccato con il suo turno, magari a metà strada mentre tornava a casa, il che potrebbe significare che comunque stava pensando a me in un momento al di fuori da ogni contesto lavorativo. Il messaggio è indubbiamente personale. Acqua gassata e fettina di limone. Quindi c'è un ulteriore sforzo per rendere il tutto maledettamente unico e confezionato esclusivamente per la mia persona. Perché? Perché Johanne, vorrei chiederti, perché io e perché domandare della mia presenza quasi fossi genuinamente preoccupata? A quante persone hai scritto messaggi personali? Se ne avessi il coraggio, se fossi abbastanza disperato da mostrare al mondo la mia ossessione nei suoi confronti, andrei di persona in persona, da lavoratore a lavoratore a chiedere informazioni riguardo eventuali scambi di messaggi privati tra loro e la mia Johanne. Sono conscio del fatto che, dal momento che la definisco la mia Johanne, ho già fatto un passo pericoloso nella direzione della perdizione. Al bivio ho inforcato la via del non ritorno, quella delle illusioni e dei pensieri in grado di distruggerti la vita, ma non posso farci nulla, forse a causa dei miei stessi conflitti interni e del fatto che, anziché affrontare quella ragazza stupenda, parlarle, studiarla, guardarla negli occhi, sono qui a farmi mille castelli in aria costruiti su carriole di se e di ma. Ok, magari è intrigata dalla tua persona, per qualche strano motivo, e vuole insinuarsi nella tua vita. Sono forse più bello del prossimo controllore di bottiglie vuote? Ho il mio fascino ma, andiamo, ci sono giovani leve che sono ben più attraenti di me, il Jake Gillenhall dei giorni peggiori. Carlson ad esempio, è questa specie di surfista dai capelli biondi e lunghi e le spalle larghe, un fottuto modello mancato che per qualche strana ragione carica e scarica i camion che portano la merce. L'ho visto una volta alla caffetteria, sedeva in angolo assorto nel suo cellulare mentre beveva una soda tra un turno e l'altro. Se Johanne scrive a me messaggi privati di quel tipo, suppongo a lui mandi direttamente foto di nudo, artistiche o erotiche che siano. Forse già se la fanno o forse, ed è un ipotesi, non c'ho mai capito un cazzo di come ragionano le donne, perché noi uomini andiamo semplicemente verso quella che percepiamo più bella e attraente, sempre per quei discorsi di evoluzione e programmazione genetica, mentre le donne sono attratte da cose sottili, da uno sguardo, una parola non detta, o forse, mi sto solamente illudendo mentre procrastino davanti al suo messaggio. In tutta questa tempesta di dubbi, ho dimenticato di ragionare sul fatto che la signorina Bakker mi abbia chiamato sex machine, nonostante le abbia detto di non farlo, seppur tra i denti e in maniera poco convincente. Quando torno sulla terra e ricordo di essere sposato, mi rendo conto sia un fatto abbastanza incriminante, l'avere una ragazza stupenda chiamarti macchina del sesso, quasi lei sapesse qualcosa che non dovrebbe sapere, quasi, Maryanne potrebbe dire se un giorno gli capitasse il messaggio per le mani, io e Johanne avessimo scopato come ricci a sua insaputa. Quante allusioni sessuali possono esserci in 29 parole e 1 emoji pigiate in due righe? Mentre continuo ad osservare quel messaggio, nella speranza che questo mi riveli una verità nascosta riguardo il suo perché, comincio a chiedermi se non sia il caso di ammonire questa insolente monella, scriverle un bel "signorina, le ricordo che sono un uomo sposato e che certe cose che lei ha scritto, potrebbero essere interpretate malamente dalla mia compagna. La prego di non scrivermi più in privato". Se fossi una persona di principio, starei scrivendo questo preciso messaggio con il migliore degli intenti, invece, poiché sono come sono, sto rimuginando sul fatto che un messaggio del genere potrebbe umiliarla a tal modo che diventerebbe definitivamente e irresolubilmente mia. La vergogna e l'imbarazzo, l'umiliazione, sono emozioni catartiche che ti scuotono dentro a tal punto dal renderti la preda perfetta. O forse sarebbe semplicemente la fine definitiva di ogni mia segreta speranza. Compongo il messaggio passivo-aggressivo e con il dito, gioco a pochi millimetri dal tasto d'invio, provando un inebriante senso di potere di fronte al mio ignoto destino. Un singolo messaggio che potrebbe, in ambo i casi, distruggermi la vita. O resto un uomo felicemente sposato diventando una sorta di eroe dell'amore, o mando a puttane un matrimonio per una passione giovanile priva di una qualsiasi certezza. Come sarebbe la mia vita con Johanne? Per prima cosa, non ho ancora risposto alla domanda sull'età. Quanti anni ha questa dea rossa? Ci sono diversi gradi di giovinezza, si va da quella fin troppo acerba, seppur legale, sia ben chiaro, a quella che comincia a diventare affascinante seppur mantenendo quell'aria ribelle. In quale posizione collocare Johanne Bakker nella linea del tempo? A questa domanda si può rispondere solamente con il tempo e con un assidua frequentazione, quindi, uscendoci assieme, frequentandola, conoscendola, cosa che potrei fare solamente rinunciando a Maryanne. O no? Ho le palle per una relazione al di fuori del mio matrimonio? Ok, un uscita per due chiacchiere è cosa di poco conto, può essere sbagliato certo, ma nessuno è mai finito in prigione per una cosa simile. Ma se dovessi seriamente invaghirmi di questa donna-ragazza, allora quello sarebbe un bel problema e poi, non c'è da fidarsi del mio giudizio in questo caso, perché sono sicuro che il pisello opererebbe le sue manipolazioni mentali per farmi infilare tra le gambe della nuova arrivata, non curante del fatto che staremo perdendo le gambe di quella che abbiamo sposato. E' così che ragiono e non ci possono essere vie di mezzo. Mi rifiuto categoricamente di avere una relazione extra coniugale, perché posso essere un vile porco segaiolo e malato di pornografia, ma anche io ho i miei limiti. Dopo estenuanti riflessioni e dopo aver scritto e riscritto decine di varianti dello stesso messaggio, dopo aver provato anche a scrivere qualcosa di più amichevole come un banale "sono stato occupato ma torno presto a trovarti", scelgo di optare, con un estrema forza d'animo, la via della noncuranza, decidendo di far finta di ignorare completamente il suo messaggio, che a conti fatti è la via più neutra per mantenere la propria innocenza e castità di fronte a Maryanne e allo stesso tempo far arrovellare la bella Johanne. E' una soluzione noiosa, lo so, ma credo sia la più giusta. Non dovrei aver tempo per queste cose, ma la verità è che ne ho fin troppo e per il momento non ho altra soluzione che fantasticare su Johanne e pensare e ripensare a quel dannato messaggio.  

Sex Doll (COMPLETO)Where stories live. Discover now