- Beh... tutto è cominciato qualche anno prima della tua nascita. Io e tua madre eravamo nel bosco e abbiamo visto Klaus e suo fratello squarciare la gola ad un uomo - disse zia Moe guardando le sue dita - Come sai tua madre amava disegnare come te e il volto di Niklaus, uno dei due, le rimase impresso nella mente, così lo disegnò - appena sentii quel nome mi si gelò il sangue - Poi cercammo su alcuni libri e trovammo questi "vampiri" e scoprimmo chi erano in realtà i Mikaelson. .-
- Bene... - dissi alzando lo sguardo - Ed io cosa c'entro? -
- Non volevamo fartelo scoprire tutto qui... - disse sorridendo.
-Per questo non li ho mai visti? - chiesi sospettosa.
- Esattamente... abbiamo capito quando uscivano, a che ora entravano. Si cose così - disse con la voce tremante.
Stava mentendo?
- E il giorno del mio compleanno li incontro? -
- Beh si... è stata una coincidenza -
- Devo fidarmi? - dissi guardandola negli occhi.
- Se non ti fidi della tua famiglia, di chi dovresti? - A dir la verità non mi convinceva quello che aveva detto. Era tutto troppo semplice.
- E per Julie che mi dici? -
- Beh... la sua famiglia è molto amica dei Mikaelson e hanno deciso di restare per la festa di stasera - disse zia Moe. Questa volta il suo tono di voce era molto convincente.
- E dimmi loro sanno cosa sono i Mikaelson? - lei annuì guardando verso il basso - Anche Julie?- dissi urlando.
- No... non credo - mi presi la testa tra le mani e sbuffai.
- Dalle pagine del diario di mia madre sembrava che conosceste bene i Mikaelson. E l'altro giorno volevano parlarti. Loro conoscono voi -
- Li abbiamo minacciati una volta ma poi non ci siamo più visti -
- Perché ti hanno invitato alla loro festa? Perché pretendi che ci venga anche io?
- Io non pretendo nulla Clare, pensavo potesse farti piacere. Ora smettila con le domande, ti ho spiegato come stanno le cose e tu dovresti solo stare alla larga dai Mikaelson -
- Eppure mi stai chiedendo di venire con te -
Non rispose.
- Voglio che tu veda di cosa sono capaci Clare - disse sottovoce.
'Già lo so zia Moe, ho visto Klaus'.
- Lo sai zia Moe... hai ragione. Basta. Sono stanca di sentirmi dire bugie - dissi per poi salire in camera. Lei venne dietro di me.
- Clare aspetta. Non ti ho raccontato nessuna bugia -
- Ah no? - dissi voltandomi. Quando mi vide rimase dispiaciuta. Stavo piangendo.
- Clare... - disse abbracciandomi. Io la strinsi. Avevo bisogno di qualcuno.
-sono successe troppe cose strane in questi giorni-
- No tesoro - disse guardandomi negli occhi - Sta andando tutto bene. Non preoccuparti dei Mikaelson. Non ti faranno del male. Devi solo stare calma - sorrise.
E se non fossero stati loro a farmi del male?
- Si... - dissi asciugandomi le lacrime .
- Forza andiamo di sotto, così mi aiuti con i capelli - Andammo giù e si sedette - Mi raccomando aggiustali bene -
Io sorrisi. Per quanto le volevo bene non mi fidavo più come prima. Non mi fidavo di nessuno. Tutto era strano, c'era una parte della storia che mancava. Forse davvero era tutta mia immaginazione. Forse quegli sguardi c'erano sempre stati e mi ero fatta condizionare dalla presenza dei Mikaelson. Appena finii sentimmo un rumore e aprimmo la porta. Non pioveva più e il cielo era pieno di nuvole. Per quanto sembrasse presto, erano già le nove di sera. Fuori la porta c'era una piccola carrozza. Un ragazzo si avvicinò a noi.

STAI LEGGENDO
You were my family.
FanfictionClare Rose vive nella campagna vicina alla grande e rumorosa città di New Orleans. Dietro le grandi feste riempite di calici di champagne e musica dal vivo si nascondono infiniti misteri. Sono proprio quest'ultimi a creare una rete di problemi spav...