Capitolo 67

2K 99 27
                                    

La strada era buia eppure riuscivo ad immaginarla alla luce del sole. Immaginavo me stessa correre e percepire l'erba fresca sotto ai miei piedi. 

La testa faceva male e sentivo tante voci risuonare nella mia mente. Spinsi con la mia forza la porta di casa e socchiusi gli occhi quando la polvere mi colpì. Era difficile riuscire a distinguere le immagini che si erano unite per formare una grande chiazza nera. Mentre mi guardavo intorno in cerca di fiammiferi, comparve una forte luce nel camino. Il fuoco era stato acceso e di certo non ero stata io a farlo.

Chiusi la porta e mi avvicinai alle fiamme. Le osservai attentamente e ripensai a Julie, morta proprio a causa del fuoco.

- Mi fa piacere vederti qui Clare - 

Mi voltai curiosa, non spaventata. Volevo sapere cosa mi stesse accadendo e per una volta, la paura non avrebbe preso il sopravvento. Eppure lì, non c'era nessuno. 

- Chi sei e dove sei? - 

- Sono qui ma in realtà non ci sono -

Continuai a guardarmi intorno cercando di percepire anche un singolo movimento. Ma niente, non c'era nessuno.

- Mi hai lasciato tu il disegno? - chiesi tenendo stretto tra le mani il foglio.

- Io ti ho lasciato una prova - 

- Una prova? - ripetei confusa - E di cosa? - 

- Del fatto che ti manca una parte della storia -

- Di che parli?... - 

- Guarda le fiamme Clare, guardale attentamente - 

- Guarda le fiamme Clare, guardale attentamente - 

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi voltai e feci come mi disse la voce. Le fiamme sembrarono alzarsi ma in realtà stava accadendo nella mia testa. Vedevo scene della mia vita a rallentatore: mia madre, i Mikaelson, Julie, zia Moe, Charles, Mason, Amanda, il signor Landerson, Jacob e.. poi le fiamme divennero nere. Indietreggiai per non essere bruciata ma il fuoco mi raggiunse e velocemente mi inghiottì. Riaprii gli occhi e mi guardai intorno. Ero a terra e avevo la fronte sudata.

Riaprii la mano destra e mi accorsi che il foglio era diventato cenere. 

- C'è un vuoto nella tua mente. Una voragine che ti sta consumando, tu vuoi ricordare - 

- Cosa dovrei ricordare? - alzai la voce.

- Perché lo chiedi a me? - 

- Si può sapere che diamine ci faccio qui? - 

- Tu ci sei venuta e se l'hai fatto vuol dire che c'è qualcosa che ti turba - deglutii - Vuoi risposte - sussurrò e il suo sussurro rimbombò in tutta la piccola casa - Vuoi sapere perché il tuo controllo sta vacillando e perché ti senti così confusa. Eri tornata a vivere la tua vecchia vita, quella che tanto adoravi. La panetteria, le passeggiate, l'amica fidata. Era tutto perfetto, tutto - 

You were my family.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora