Clare Rose vive nella campagna vicina alla grande e rumorosa città di New Orleans. Dietro le grandi feste riempite di calici di champagne e musica dal vivo si nascondono infiniti misteri. Sono proprio quest'ultimi a creare una rete di problemi spav...
La casa Mikaelson era grandissima e ben arredata. C'erano molti dipinti che rappresentavano loro. Scendemmo le scale e ci dirigemmo verso una porta, la porta della sala da pranzo. Erano già tutti seduti. Klaus era a capo tavola e anche Kol. Rebekah era seduta vicino a Marcel e rimanevano giusto due posti. Ero rimasta sulla soglia della porta.
- Prego - disse Elijah spostando la sedia per farmi sedere. Io abbassai lo sguardo e mi sedetti.
- Bene... - disse Kol guardandomi. Intanto Elijah si era seduto accanto a me.
- Che venga portato il pranzo - disse Klaus ridendo. Io guardai Elijah e mi sorrise. Entrarono due ragazze, ben vestite e un cameriere con in mano un vassoio.
- Spero che vi piaccia il pollo. Gliel'ho fatto fare a posta per voi - disse Kol sorridendo.
- Non dovrebbe lamentarsi - disse Rebekah.
- ..e voi che mangiate? - dissi cominciando a preoccuparmi.
- Il nostro pranzo è proprio qui - disse Klaus sorridendo e prendendo il polso di una delle due ragazze. Cominciai a vedere le vene e all'improvviso affondò i canini nel braccio della povera ragazza. Mi disgustò da morire così voltai la faccia e chiusi gli occhi.
- Non vi piace? - disse Klaus ridendo e leccandisi le dita sporche di sangue.
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- Siete disgustoso - dissi io guardandolo. Il sangue gli colava dalla bocca.
- Beh anche Elijah è disgustoso. E poi questa è la nostra casa, potete andare via. Nessuno vi trattiene -
- Io si, Niklaus - disse Elijah.
- Avete ragione Niklaus ma se vado via di qui non tornerò più e non vi aiuterò. A proposito a cosa vi servo? - dissi guardandoli con aria di sfida.
- Per un incantesimo - disse Kol.
-i Incantesimo? Vorrei sapere i dettagli - incrociai le braccia al petto.
- Per essere una semplice ragazza di campagna avete un bel carattere - disse Rebekah - E anche una bella lingua... mi dispiacerebbe strapparvela -
- A me invece farebbe molto piacere se voi mi diceste perché mi avete rovinato la vita - risposi con il suo stesso tono.
- Signorina Clare... - mi richiamò Elijah.
- No scusate ma non posso far finta di nulla. Sono in una stanza con dei vampiri che tra l'altro da un giorno all'altro hanno deciso di raccontarmi la storia della mia vita. Sono nella stessa stanza di un vampiro pazzo che era uno sciamano, di una vampira antipatica che è sempre attaccata ad un altro vampiro. Si vede lontano un miglio che si piacciono. E poi sono nella stanza dove state voi che siete la persona più gentile che abbia mai incontrato ma che comunque è un vampiro. E per finire sono nella stessa stanza di un vampiro psicopatico, arrogante, che non riesce a mantenere il controllo e che beve sangue davanti a me e che inoltre mi ha salvato la vita l'altra notte ed ora si comporta come un bastardo. Quindi no, non mi calmo - dissi tutto d'un fiato. Avevo parlato davvero troppo. Vidi negli occhi di tutti della rabbia ma soprattutto stupore.