Vagavo per la città senza una meta, senza un obbiettivo. Solo vuoto. Decisi di andare a casa di Julie, vedere se era tornata, abbracciarla. Poi però mi tornò in mente ciò che era successo, ciò che avevo fatto. Così scossi la testa e mi voltai. Corsi indietro e spinsi tutto coloro che erano in città. Non potevo lasciarlo lì, senza dare una spiegazione a nessuno. In fondo ero diventata per dei minuti come loro. Avevo ucciso una persona e se non avessi avuto il potere di farla tornare in vita sarebbe rimasto un semplice corpo senza vita. Non sarei diventata il mostro che volevano. Io ero Clare Rose e dovevo capire cosa volevo dalla vita, da loro, da me stessa. Tornai nella stradina stretta ma non c'era nessuno a parte Klaus di spalle.
- Che ci fai qui? - mi chiese senza voltarsi.
- Dove è Marcel? -
- Dove dovrebbe essere e dovrei essere anche io -
- E perché non ci andate? - dissi.
- Perché avevo la certezza che sareste tornata - disse ridendo - Sapete quando lo avete ucciso mi avete proprio stupito -
- Non volevo -
- Oh vi prego è ovvio che lo volevate. Forse avete provato anche un senso di piacere quando avete visto che non respirava -
- Non sono così crudele - dissi.
- Signorina Clare con me potete essere onesta. Ho ucciso tante persone nella mia vita e conosco quel brivido di piacere che si prova - dissi voltandosi e avvicinandosi a me.
- Io non sono come voi - dissi con disgusto.
- Beh mi dispiace per voi ma avete ucciso una persona e ne avete goduto. Siete proprio come me -
- Forse avete ragione - dissi esasperata - Forse ho provato un brivido di piacere quando l'ho visto a terra ma non ho visto Marcel. Ho visto un vampiro, un essere crudele come voi che può generare solo disgusto e rabbia - dissi guardandolo ripugnata.
- E se ci fossi stato io a terra? Mi avreste riportato in vita? - spalancai gli occhi.
- Perché questa domanda? -
- Perché mi interessa sapere cosa pensate di me signorina Clare -
Cosa pensavo di lui? Tutto, pensavo tutto ciò che era possibile pensare.
- Non penso nulla di voi, contate così poco che non ho una considerazione su di voi -
- Da ciò che fate e da come mi guardate non si direbbe - disse sorridendo. Mi sentii morire.
- Perché come vi guardo? - dissi cercando di non balbettare.
- Mi guardate come io guardo il vostro collo. Mi fissate spesso come io fisso la vostra vena sul collo. Prestate attenzione a tutto ciò che faccio come io presto attenzione a voi. Direi che siete affascinata da me - disse ridendo. Diventai rossa, troppo rossa. Così rossa che lo feci sorridere.
- Mi dispiace deludervi ma se vi osservo lo faccio per altro. Lo faccio per vedere quanto potete essere cattivo e spregevole -
- Devo credervi? -
- Fate come volete, non mi interessa - dissi.
- Sapete signorina Clare io non riesco a capirvi -
- Beh non ditelo a me -
- Siete così vulnerabile eppure avete questo grande potere dentro di voi. E inoltre mi odiate così tanto. Tutti mi odiano ma diciamo che le signore poi con il tempo non più - disse sorridendo.
- mi dispiace informarvi che con me vi siete sbagliato -- Non credo - disse avvicinandosi sempre di più.
- Invece si. Forse quando sarete più gentile come vostro fratello, forse a quel punto vorrò avere a che fare con voi ma non accadrà mai - vidi il suo sguardo irrigidirsi.

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You were my family.
FanficClare Rose vive nella campagna vicina alla grande e rumorosa città di New Orleans. Dietro le grandi feste riempite di calici di champagne e musica dal vivo si nascondono infiniti misteri. Sono proprio quest'ultimi a creare una rete di problemi spav...