Clare Rose vive nella campagna vicina alla grande e rumorosa città di New Orleans. Dietro le grandi feste riempite di calici di champagne e musica dal vivo si nascondono infiniti misteri. Sono proprio quest'ultimi a creare una rete di problemi spav...
Sposto i rami che sono vicino al mio viso. Faccio attenzione a non inciampare nelle grandi radici cresciute sul terreno. È tutto buio e mi sembra di essere da tutt'altra parte rispetto alla città. Impreco a causa degli alberi.
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All'improvviso vedo uno luce comparire davanti ai miei occhi.
- Sei arrivata proprio all'ultimo momento - afferma guardando il suo orologio da taschino.
- Lo so, avevo dimenticato che il tempo scorresse così in fretta - dico coprendomi gli occhi fino a quando la luce non diventa tenue.
- L'importante è che tu sia qui - sussurra e tende un braccio verso di me.
- Certo.. - mi avvicino e prendo controvoglia la sua mano.
- Com'è andata? Non mi sembri molto scombussolata -
- Lo sai se sono scombussolata o meno - rispondo infastidita.
- Non hai tutti i torti.. beh sei felice di essere tornata qui? -
- Certo.. senti possiamo fare in fretta? -
- Perché Clare? - alza un sopracciglio - Hai di meglio da fare? -
- No.. - rispondo.
- Ecco.. - mi accarezza la guancia con le sue dita affusolate - Devi restare tutto il tempo che voglio, lo sai.. -
- Da quando mi chiami a quando te ne vai, lo so -
- Ecco, brava -
Tengo lo sguardo basso, non riesco a guardarlo. Non voglio, mi fa male guardare quegli occhi. Lascio che mi stringa a sé nonostante tutto ciò che voglio è scappare via e lui lo sa bene. Lui sa sempre tutto.
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- Ti ho portato questi - dico mostrandogli il sacchetto pieno di bignè.
- Grazie - mi sorride - Sei stata gentile -
Accenno un sorriso e lascio che continui ad accarezzarmi. Non vedo l'ora di andare via.
.....
Apro gli occhi. Sono rimasta a dormire nella boutique dopo averla ripulita. Ho riposato sul divano bordeaux accanto alla cassa ma non è affatto comodo. Le serrande sono chiuse ed è tutto esageratamente buio. Mi alzo e guardo il mio orologio.
