Capitolo 26

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Che bello l'autunno. I suoi colori, il vento, i vestiti caldi. Tutto perfetto. Quell'autunno però era diverso, era strano. In quell'autunno io mi stavo esercitando a diventare una strega. Cercavo di mantenere il controllo, di pronunciare delle parole in francese. Era tutto così strano. Inoltre eravamo tornati nella mia vecchia casa per prendere dei vestiti e il libro misterioso. Mi accompagnò Marcel e per la prima volta scambiai delle parole con lui.

- mi dispiace tanto per quello che vi è successo... - disse lui.

- anche a me - dissi tenendo stretto tra le braccia il libro di mia madre.

- stiamo ancora cercando di capire chi ha lanciato quell'incantesimo sulla vostra stanza -

- non ce n'è bisogno. Non mi interessa - dissi con tono distaccato e tenendo la testa bassa.

- stasera ci sarà un festa a casa Mikaelson, per voi -

- una festa per me? -

- si. Vi conosceranno come una loro cugina così penseranno che siete una vampira e niente di più-
disse sorridendo.

- non è meglio essere una semplice strega? - dissi con voce ovvia come se quello che avessi detto fosse normale.

- no... capirebbero chi siete e siete troppo speciale per essere rapita o torturata - disse sorpassandomi con sguardo preoccupato. Respirai profondamente e tornammo a casa Mikaelson. Li sentii parlare di me ma cercai di non pensarci troppo. Mi spiegarono che quel libro era qualcosa di più complicato, un grimorio. Era un libro pieno di incantesimi della mia famiglia, di mia madre in quel caso.

- e cosa dovrei farci? - dissi.

- devi esercitarti con questi incantesimi e inoltre dobbiamo controllare che non siano pericolosi - disse Charles.

- che vuol dire pericolosi? - dissi preoccupata.

- potrebbero esserci degli incantesimi di magia nera nel grimorio. Non vogliamo evocare nessuno spirito - disse Kol.

- bene... - guardai il libro tra le mie mani.

- su continuiamo - disse Kol prendendo il libro e cominciando a sfogliarlo. Mi disse di concentrarmi su qualcosa che vedevo. Magari su una foglia, su un fiore, su una goccia d'acqua. Su qualcosa che mi desse calma.

- adesso cerca di farla muovere. Le parole ti verranno da sole. Senza accorgertene pronuncerai qualcosa - mi disse con tono calmo e rilassato Charles. Annuii e cercai di concentrarmi su quello che mi aveva consigliato Kol ma non ci riuscii. L'unica a cui pensavo era il grimorio che era tra le mani di Kol. Respirai profondamente e guardai attentamente il libro.

- flottuers, soulevée, flottuers, soulevée, flottuers, soulevée... - cominciai a sussurrare. Charles mi guardava attentamente e prestava attenzione ad ogni mio gesto. Lentamente il libro cominciò a muoversi, a fluttuare nell'aria.

- ve l'avevo detto! Ce l'avrebbe fatta! - disse urlando e ridendo Charles. Era davvero fiero di me. Il libro era sulla testa di Kol ed io mi sentivo sempre peggio, sempre più debole eppure forte. Gli occhi cominciarono a bruciarmi. Il libro cominciò a girare sulle nostre teste.

- Dio, Charles fermatela - disse Rebekah spaventata.

- oddio... ma che ha... - Elijah mi stava fissando spaventato.

- i suoi occhi... - disse Niklaus guardandomi. Il suo sguardo mi riportò alla realtà e scossi la testa. Intanto il grimorio cadde sulla testa di Marcel con grande velocità. Mi guardai intorno spaesata. I poteri avevano preso, come al solito, il sopravvento su di me. Sbuffai, presi il libro da terra e lo diedi a Charles.

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