Cuore bianco.
Occhi bianchi.
Luna bianca.
Cielo bianco.
Notte bianca.
Acqua bianca.
Sangue bianco.
Tutto bianco.
Lasciare aperta la finestra della camera degli ospiti era stata un'ottima idea. Attraverso la nostra forza e la nostra velocità riuscimmo a saltare e a entrare nella mia nuova stanza. Mi guardai intorno, tolsi il cappotto e lo gettai sul mio letto.
Aprii l'armadio e presi un abito molto semplice, di merletto verde. Intanto Kol si tolse il cappotto e i guanti.
- Puoi aiutarmi? - gli chiesi mettendomi di spalle.
Mentre slacciava il corsetto mi venne in mente Klaus. Non doveva essere nella mia mente, doveva sparire. Mi voltai velocemente e presi il volto di Kol. Chiusi gli occhi e lo baciai. Poggiò violentemente le sue mani sui miei fianchi e li strinse.
Dovevo lasciarlo andare, dovevo dimenticarlo.
Cosa c'era di romantico in quello che stavo facendo? Nulla, assolutamente nulla.
- Kol.. - sussurrai scostandomi.
- Clare.. - rispose sottovoce.
- Ho bisogno che tu vada a cambiarti -
- Non vuoi che mi vedano con la camicia piena di sangue? -
- No - risposi tenendo lo sguardo basso - Non voglio che ti vedano senza -
Credo che sorrise divertito dal mio atteggiamento, riprese il suo cappotto e uscì silenziosamente dalla stanza. Rimasi in piedi a fissare il nulla. Mi guardai allo specchio e vidi le mie mani, il mio vestito e il mio collo sporchi di sangue ormai secco. Abbassai lo sguardo e sciacquai le mani nella ciotola che si trovava sul comodino.
Cosa stavo combinando? Cosa avevo intenzione di fare?
Poi mi preparai.
...
Continuavo a sentirmi confusa, soprattutto quando vedevo Kol e Klaus o quando li immaginavo insieme. Rappresentavano le mie due anime che combattevano tra loro per possedermi interamente. Una parte voleva rendermi ingenua, l'altra un mostro.
Scesi le scale lentamente tenendo lo sguardo fisso davanti a me.
- Signorina Rose, finalmente ci avete raggiunto - disse il signor Landerson sorridendo - Non vi abbiamo sentiti rientrare -
- Siamo silenziosi - risposi per poi notare che Elijah mi stava fissando attentamente.
- Vi siete divertiti? -
- Nathan già te ne ho parlato, è stata una bellissima serata - rispose Kol sorridendo al suo amico.
- Perfetta direi - aggiunsi.
Un maggiordomo mi porse un calice.
- Credo che tu non debba bere -
- E perché mai Elijah? Il signor Landerson è qui con noi, dobbiamo festeggiare - risposi alzando il bicchiere per poi bere tutto d'un fiato.
Il signor Landerson rise.
- La signorina Rose ha perfettamente ragione, dobbiamo festeggiare -
- Mi hanno detto che i tuoi affari procedono molto bene -
- Elijah - lo guardai e gli sorrisi - Non credo che sia il momento giusto per parlare di affari -
- Oh no signorina Rose, non preoccupatevi. Si Elijah, gli affari vanno benissimo. Ci sono state delle complicazioni ma credo che riuscirò ad arginarle presto -
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You were my family.
أدب الهواةClare Rose vive nella campagna vicina alla grande e rumorosa città di New Orleans. Dietro le grandi feste riempite di calici di champagne e musica dal vivo si nascondono infiniti misteri. Sono proprio quest'ultimi a creare una rete di problemi spav...