Il mattino seguente mi svegliai a causa della luce del sole che entrava in stanza. Per un secondo mi sentii smarrita ma purtroppo subito ricordai quello che era successo. Mi stropicciai gli occhi e mi guardai intorno. Adesso riuscivo a vedere la stanza. I mobili erano meno antichi degli altri e c'era un enorme specchio sulla parete di fronte al letto. Il pavimento era in legno, sembrava quercia. Inoltre c'era una libreria purtroppo senza libri. Mi alzai dal letto e guardai fuori la finestra. Affacciava su una delle strade di New Orleans. Mi sembrava abbastanza presto. All'improvviso qualcuno bussò alla porta così mi girai di scatto e sussurrai un "prego". La porta si aprì e vidi un uomo entrare. Era abbastanza vecchio e aveva un naso arcuato che lo imbruttiva.
- Buongiorno signorina Clare. Io sono Peter e sono a vostra disposizione. Avete bisogno di qualcosa? - chiese lui gentile.
- ho bisogno di lavarmi... - risposi a bassa voce.
- Certo. Prego di qua - disse il servo invitandomi ad uscire dalla camera. Il corridoio era abbastanza lungo. Poi mi indicò una porta.
- i vostri vestiti sono già dentro. Quando avete finito venite di sotto nella sala da pranzo. I Mikaelson vi attendono - disse.
Io annuii e aprì la porta del bagno. Era davvero grande e al centro della stanza c'era una meravigliosa vasca. Inoltre c'era una poltroncina dove era poggiato un vestito giallo davvero bello. La stanza profumava di rose ed era stupenda. Le pareti erano piene di piccoli fiori realizzati a mano. Chiusi la porta e mi guardai intorno. Ero nella casa dei Mikaelson e stavo per lavarmi. Avevo sempre sognato di entrare in quella casa ma in quel momento volevo solo andare via. Sospirai e aprii il rubinetto della vasca. Il rumore dell'acqua era davvero rilassante. Chiusi il rubinetto e mi slacciai il vestito che lasciai cadere sul pavimento freddo. Mi immersi nell'acqua calda e chiusi gli occhi. Non avevo mai fatto un bagno così rilassante. Tutte le preoccupazioni per poco scomparirono. Poi uscii dalla vasca e mi asciugai. Guardai il vestito e poi lo specchio. Quando lo indossai capii che non riuscivo ad abbottonarlo. Non sapevo cosa fare così infilai le scarpe ed uscii dal bagno. Vidi Klaus uscire da una stanza. Quando lo vidi mi brillarono gli occhi, lo ricordo. Lui mi guardò e vide che mi mantenevo il vestito.
Arrossii imbarazzata.
- Giratevi - disse impaziente. Io lo feci e lui delicatamente infilò i bottoni fessure. A volte mi sfiorava. Poi mi mise la mani sulle spalle e mi fece voltare. Lo guardai negli occhi poi abbassai lo sguardo e cominciai a scendere le scale. Quando lo guardai negli occhi provai un orribile senso di rabbia ma anche di calma.
Arrivata di sotto il servo anziano mi accompagnò nella sala da pranzo. Vidi Elijah seduto a capo tavola. Aveva un vestito stupendo, gli stava benissimo.
- Buongiorno...- dissi a bassa voce.
- Buongiorno signorina Clare - disse Kol alzandosi e spostandomi la sedia per farmi sedere. Così feci. Marcel e Rebekah erano sempre di fronte a me mentre questa volta era Kol ad essere seduto vicino a me - Vi piace il vestito? - chiese sorridente Kol.
- Si ma non è il mio genere - dissi guardando il mio piatto vuoto. La tavola era ben apparecchiata. La tovaglia era stupenda, bianca con tanti fiori gialli. C'era frutta, latte, biscotti, addirittura marmellata e sembrava tutto delizioso. Poi entrò Klaus nella stanza e si sedette anche lui a capo tavola.
- Bene, bene tutti già qui? - chiese Klaus facendosi versare dal servo del tè nella sua tazzina.
- Beh fratello, oggi comincia l'allenamento di Clare. Dobbiamo sbrigarci -
- Per me potete andare molto lentamente - dissi prendendo un biscotto.
- Scusa ma dovresti aspettare noi e poi usa un tovagliolino non voglio i tuoi stupidi germi - disse Rebekah.

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You were my family.
FanfictionClare Rose vive nella campagna vicina alla grande e rumorosa città di New Orleans. Dietro le grandi feste riempite di calici di champagne e musica dal vivo si nascondono infiniti misteri. Sono proprio quest'ultimi a creare una rete di problemi spav...