Capitolo 3

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-Noelle- 

Ero in trappola.  Avevo cercato di scappare verso la mia macchina o verso l'oceano, ma ero  stata riportata indietro dallo stesso ragazzo forzuto. 

"VI HO DETTO TANTE VOLTE RAGAZZI CHE PERDERO' IL LAVORO SE NON ME NE VADO DI QUI." urlo battendo i pugni sulla sua schiena. 

"Non ho avuto il tuo nome nei precedenti dieci minuti, tesoro. Qual è?" Chiese Harry con nonchalance. 

Sospirai, zoppiacando. 

Quando non risposi, sembrò richiedere la stessa domanda sulla nostra via del ritorno. 

"Perchè io?" Chiesi curiosa. 

"Cosa?" 

"Perchè io... perchè hai notato me." 

"Be non l'ho fatto. Ho notato la tua macchina fotografica, è andata così." La sua voce vibrò contro al sulla sua ampia schiena, cosa che io sentii. 

Rimpiango di aver fatto cadere la mia macchina fotografica. Se non l'avessi fatto, sarei andata via venti minuti fa. 

Meditai, i miei pensieri mi sormontavano mentre lui camminava in silenzio. 

"Quindi siamo davvero senza cuore?" La domanda venne fuori senza rendermene conto. 

Mi morsi il labbro. "Mi dispiace, non devi rispondere." 

Lui mi rimise sui miei piedi inaspettatamente ed io ansimai. 

"Ne facevi parte?" Alzò la voce, con uno sguardo iroso in volto. 

Scossi la testa marcatamente, avendo la lingua legata. Diventai ancora più nervosa. "Oh dio, no no! Non c'ero." 

"Allora come fai a saperlo? Sai cosa, per un secondo, ho pensato che fossi normale. ho cercato di convincermi che non fossi uno di quei schifosi paparazzi. Ma davvero, non c'è alcuna differenza." Cominciò ad allontanarsi, lasciandomi lì. 

Non era quello che volevo che lui e i ragazzi pensassero? 

"E' STATO IL MIO COLLEGA!" Urlai. 

vedendo che si fermò, probabilmente mi aveva sentita. 

"E ancora non sei dalla nostra parte?" 

"Cosa diavolo ti sembro? La tua assistente personale?" urlai, cosa che attirò l'attenzione degli altri. 

Oh oh. 

Mi affrettai verso il ragazzo, tirandolo per la maglietta e su un lato. 

"Ascolta. Ho capito. Capisco come vi trattano e insistono ogni volta. Voglio solo che tu sappia che non sono una di loro. Faccio il loro stesso lavoro, ma veramente, lo faccio per i soldi e per la passione per la fotografia." 

La sua espressione sembrò cambiare per quello che avevo detto, un piccolo sorriso rimpiazzò il suo cipiglio qualche attimo dopo. 

"Quiiiindi. Suppongo che questo andrà sulle copertine dei giornali e in tv ora?" disse, socchiudendo gli occhi leggermente, a causa del sole. 

"Cosa?" chiesi confusa. 

Lui indicò a sinistra, e trovai un paio di ragazzi dell'alveare scattare delle foto di me ed Harry. 

"Oh Madre mia." I miei occhi si spalancarono mentre Harry mi guardava con la stessa espressione. "Dobbiamo separarci." mi affrettai a dire. "Quando i paparazzi te lo chiedono, digli che è stato tutto un fraintendimento." 

"Pensi che crederanno a questa merda?" imprecò. Non ero mai a mio agio con le imprecazioni...

"Uh per favore dì cacca o caccola." Lo corressi. "E inventati qualcosa." 

Paparazzi (One Direction)- ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora