Capitolo 61

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-Niall- 


Sentii odore di cibo provenire dalla suite dei 5sos e immediatamente entrai senza esitare. 

Ero affamato! 

I miei occhi si addolcirono, la mia mascella cadde a terra quando trovai Leah al loro tavolo, insieme a Noelle. 

Cosa stavano facendo lì? 

Una volta che parlai, Leah corse fuori, superandomi. 

Avevo bisogno di parlarle... 

"Beh non stare fermo lì, seguila!" Noelle mi guardò ed io gemetti, voltandomi e correndo dopo di lei. 

Quando arrivai in fondo al corridoio, Leah era già in ascensore con le lacrime agli occhi. 

Prima che le porte si chiudessero, feci una corsa ed entrai. 

Lei ansimò e mi guardò triste. 

"Leah, per favore fammi parlare." la pregai, guardandola disperatamente. 

"Niall, io... perchè non potevi dirmelo tu che la frequentazione con un'altra ragazza è una finzione? L-l'ho dovuto sentire da Harry... sai almeno quanto mi abbia ferito non venirlo a sapere da te? Ovviamente non significo più nulla per te ormai." pianse, rompendomi il cuore. Non mi era mai piaciuto vederla piangere. E mi sentivo più che in colpa, notando che fossi io a causare il suo dolore. 

"Leah, ascolta... m-mi dispiace." sussurrai. "Guardami." la pregai disperatamente per il suo evitare il contatto visivo. 

"Lasciami stare, Niall." disse amaramente, lanciandomi un'occhiata e asciugandosi le lacrime. 

"No, sai cosa, non ti lascerò mai più stare Leah." ero sul punto di piangere. 

Sembrò rimaner spiazzata dalle mie parole, e finalmente fissò il suo sguardo sul mio. "Lo.. pensi davvero?" 

"Non mi interessa più, farei di tutto per te." 


-Leah- 


Le sue parole fecero svolazzare il mio cuore, proprio come i vecchi tempo. 

Ma... sapevo che mi fosse mancato molto, nel profondo di questa mente testarda. 

"Niall, devo dirti una cosa." sospirai rumorosamente. 

"Cosa?" chiese disperato. 

"Ero Norma, la tipa del pollo." sbottai, mordendomi il labbro. 

"Oh mio Dio, era come se conoscessi quella voce!" sulla sua passò un'espressione di sollievo ed io trattenni un sorriso. 

"Perchè hai deciso di farmi uno scherzo telefonico?" 

"Non sarebbe dovuto essere uno scherzo, sono... solo stata vigliacca. D-dovevo dirti una cosa." 

"Beh... se non era pollo fritto, cos'era?" 

"Niall... ricordi cosa mi hai detto tre mesi fa all'aeroporto?" 

"Sì... certo." annuì. 

"Ok. Beh, non ti ho mai dato una risposta perchè la hostess ci metteva fretta." spiegai. 

Rimase in silenzio. "Va bene se non ti senti allo stesso modo, capisco perfettamente. Non piaccio mai a nessuna ragazza..." strinse le labbra. 

"No, Niall! Oh mio Dio. Mi sei piaciuto da quando mi hai baciato quella volta con i paparazzi. Sei perfetto. Sei tutto quello di cui ha bisogno una ragazza, più di quanto abbia bisogno una ragazza." dissi, gesticolando. 

La mascella di Niall toccò terra, ed io sospirai avvicinandomi e appoggiando le mie labbra sulle sue in un bacio piuttosto appassionato. 

Le mie dita si allacciarono al suo collo, e lo attirai a me mentre le sue braccia si posizionarono attorno alla mia vita. 

Le sue soffici labbra erano sensazionali sulle mie, la sensazione che mi fosse mancato davvero molto. 

Sberluccichii era tutto quello che riuscissi a vedere in quel momento. 


-Noelle- 


"Devo andare..." mi scusai, guardando i quattro. 

"Stai attenta, gli altri ragazzi sono nella stanza di fianco." Ahston mi avvertì. 

"Capito." sorrisi, prendendo il mio piatto e quello di Leah, andando via con naturalezza e loro risero. 

"A dopo!" Michael sbraitò. 

"Ciao!" Calum lo seguì. 

"Ciao piccola!" Luke sorrise. 

ECCO ANCORA QUELLA COSA DEL PICCOLA. DIO COS'AVEVA QUESTA GENTE STRANIERA?! 

Scoppiarono tutti a ridere, ed io arrossii pesantemente. 

L'avevo detto ad alta voce, vero?... 

"Fate finta che io non l'abbia detto." osservai, annuendo. "DIO BASTA RIDERE." finsi di piangere, andandomene in modo teatrale chiudendo la porta dietro di me. 

Riuscendo a tornare nella mia camera d'hotel, chiusi la porta dietro di me per trovare... 

Harry. 

COSA CI STAVA FACENDO QUEL RICCIO NELLA MIA CAMERA?! OH CAVOLO NON AVEVO CHIUSO LA PORTA. 

Sussurrai un dannazione tra i denti. 

Sul punto di girarmi per andare, corse velocemente dietro di me e bloccò la porta con il suo corpo, ed io mi schiantai contro di lui e ansimai. 

"Noelle..." 

Scossi la testa in modo testardo, cercando di correre verso la mia camera da letto, ma Mr. Gambe Lunghe mi battè ancora, ed io ansimai. 

"La smetterai di cercare di scappare da me?!" era ovviamente frustrato a causa della mia testardaggine. 

"NO!" urlai, solleticandolo così che si spostasse. 

Punzecchiandolo intorno alle sue costole e sullo stomaco, lui schiamazzò, con uno sguardo divertito in faccia. Volevo ridere, ma trattenni tutto in quel momento. 

Dopo esserci riuscita, entrai velocemente in camera e chiusi la porta a chiave. 

"Noelle, per favore lasciami spiegare!" 

"No, hai avuto l'occasione di farlo tre mesi fa Harry!" sospirai, sedendomi sul letto. "E poi, come hai fatto a scoprire dove fossimo?!" sbuffai, accendendo la tv. 

Seguì il silenzio, suggerendomi che probabilmente fosse andato via. 

"Grazie." ringraziai mentalmente chiunque l'avesse fatto andare via. 

Dopo un momento, sentii una chitarra suonare. 

Inarcai le sopracciglia. 

E poi realizzai. 

Stava cantando, a me. 



Paparazzi (One Direction)- ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora