Partiamo?

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É mattina presto. Sento un urlo che proviene dalla cucina, mi sveglio di scatto e poi vedo Giada saltare sul letto urlando come una pazza.

"Ti rendi conto di cosa ho appena letto?"

Mi chiede con gli occhi lucidi.

"Mmh no. Cosa hai letto di così eccitante dal farti urlare così tanto svegliando quasi i miei che sono nell'altra stanza alle sette di sabato mattina?"

Le rispondo stropicciandomi gli occhi.

"Benji e Fede. Faranno il primo raduno a Roma, domani.
E io devo andarci assolutamente!"

Continua ad urleggiare in modo isterico.

"Ah. Buon per te allora!"

Rispondo nuovamente girandomi dall'altra parte del letto.

"É inutile dire che tu verrai."

Afferma ovvia, come se fosse scontato.

"Cosa? Ma io non li seguo, cosa vengo a fare? Giada ti prego."

Mormoro poi infilandomi sotto il cuscino, senza voler sentir più nulla.

"Non voglio stare da sola.
Prendiamo il treno domani mattina, pranziamo a Roma e poi li aspettiamo in piazza. Oh andiamo, so che hai sempre avuto un debole per Federico!"

Ammicca con un sorrisetto malizioso.

"Beh si, a dir la verità é un bel ragazzo: ma ad una condizione."

Cerco quindi di lasciarmi andare, stando ancora sotto il cuscino.

"Quale?"

Mi chiede pronta, credo, a tutto.

"Prima del raduno voglio fare shopping da Sephora."

La butto sul ridere, perché sì, avrà diciassette anni, ma la devi trattare come se fosse una bambina di dieci.

"Nessun problema, non ci credo. Li vedrò per la prima volta, Benjamin e la mia fissa per lui."

Ecco appunto, a volte mi chiedo con che persone mi devo rapportare ogni giorno!

"Secondo me Federico é decisamente più attraente, staremo a vedere. Andiamo a fare colazione?"

Eh già, cercare di cambiare discorso frutta sempre.

"Sì, ho fame."

Così velocemente facciamo qualche pancake e ci mettiamo sopra la nutella. Direi che ormai ci sono abituata, a casa mia con Giada, si mangiano solo e sempre quelli, a volte mi chiedo se non si stufi mai.

Vado a vestirmi, stupido dire che lascio la cucina sporca, non sarò mai la ragazza modello, bisogna rinunciarci, del tipo: "lasciate ogni speranza o voi che entrate nella mia vita."

Metto leggins neri e una maglia abbastanza lunga, che lascia la schiena un pò scoperta dato che ha molti tagli dietro, e converse nere basse. I capelli sciolti biondi e abbastanza lisci sulla schiena.
Un pò di mascara sugli occhi ed esco con Giada avvisando i miei che annuiscono un pò assonnati mentre li avvisto scendere le scale.

Giada ha i capelli neri, lisci, un pò più corti dei miei, li raccoglie in una coda alta così che gli arrivino sulle spalle. Oggi porta una canotta verde abbastanza accesa, pantaloni corti neri e vans anch'esse nere.
Facciamo una passeggiata nel nostro paese, Pescara, per poi arrivare a casa di mia nonna.

24 Hours.» ||Federico Rossi🎈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora