"Forse perché è per l'appunto disastrosa, come hai detto tu."
Mi ricorda, lui.
"Sei stata la persona più importante, per me"
Ripeto, in sottofondo io.
"Sono stato, non lo sono più."
Consolida lui.
"Potresti ancora esserlo, non credere che a me non manchi quello che eravamo."
Rispondo, sempre a testa alta.
"Come faccio a farti capire che mi sento decisamente in colpa per tutto quello che ti ho fatto?"
Appoggia la sua mano sopra la mia.
Siamo assolutamente ed indubbiamente due folli, incoerenti."Posso provare a crederci."
Non so se fidarmi, ma se è un sogno svegliatemi prima che possa fare cose di cui potrei pentirmi tra poche ore.
"Vorrei solo provare a sistemare tutto, sei così.. fredda nei miei confronti, ne hai senza dubbio tutte le ragioni, e sarà assurdo dirlo così ma tra pochi minuti salirai quelle fottute scale ed io continuerò ad impazzire su questo divano se andrai avanti con la tua indifferenza.
Puoi per favore stringermi ancora, dammi l'illusione di sentirti mia, per l'ultima volta, sul serio."Mi dice, ha gli occhi lucidi, ed una voce a dir poco straziata.
E beh, o è un ottimo attore oppure è trasparente, e credo che per stavolta dovrei prendere in considerazione la seconda opzione."Non devi nemmeno pensare di stare così. Non farlo più, davvero.
Starei in questo modo anch'io, e dobbiamo smetterla di farci del male."Gli sussurro scuotendo un pò la testa. Mi avvicino a lui, e avvolgo le mie braccia intorno al suo collo, stento a credere che lui me l'abbia chiesto in un certo modo, ma se può farlo sentire meglio, beh, sono pronta a farlo.
"Non andare più via."
Mi chiede. Non riesco a capire se il mio cuore stia accelerando o rallentando precipitevolmente.
So solo che ha avvolto le sue braccia intorno alla mia schiena e sento che stavolta non vuole davvero lasciarmi andare.
Ma in ogni caso una certa frase avrei potuto pronunciarla io, lui non ne avrebbe modo."Tu non darmi un motivo per farlo e stai certo che non succederà."
Cerco di dirgli. Ho la bocca asciutta, non ho più bevuto, e quest'argomento mi sta prosciugando.
Appena sente certe parole uscire dalla mia bocca riesce non so come a stringermi ancor più di prima, non mi sta facendo male, è delicato, ma anche se lo stesse facendo, non avrei trovato motivo per staccarmi da lui."Non succederà.
Ma almeno stanotte, resta."Ondeggia la sua voce affiancata ai miei capelli sciolti. Avrei comunque alcuni dubbi.
"So che ti sto chiedendo tanto, ma non lasciarmi da solo, di nuovo."
Si sposta, salendo su e giù con la mano destra, strofinandomi la schiena.
"Sopra c'è Ben."
Rispondo io, mi sento in dovere di staccarmi, non dovrebbe esserci così tanto contatto fisico tra noi. Ma non voglio tornare a guardare i suoi occhi pieni di lacrime.
"Non è la stessa cosa."
Appoggia la sua fronte sul mio collo.
Nient'altro."Tu non sei solo."
Rispondo io, un pò vuota dentro.
"È ciò che ho provato nell'ultimo periodo, sai?"
Mi risponde, sprofondando ancora di più verso di me.
"Avevi Francesca, le fans sempre vicine, Benjamin, la tua famiglia se avresti voluto."
Rispondo lui, non riesco a comprendere dove voglia arrivare.
"Mi mancava qualcosa."
Rilascia un sospiro, quasi come se si fosse liberato di un peso.
"Vuoi un animale da compagnia?"
Gli chiedo schietta ed ironica io.
Ride, mentre lo fa sento un piccolo morso sulla clavicola.
Mi attraversa un brivido che parte dalla schiena, mantengo le mie posizioni cercando di non tirare la testa indietro dandogli libero accesso a buona parte del mio collo, anche se so che non si sarebbe spinto oltre."Forse mi sono mancate le tue battutine stupide."
Ammette, e so, anche se non riesco a guardarlo, che ha alzato il sopracciglio sinistro.
Io vorrei aggiungere: "E a me sono mancati i tuoi baci nelle stazioni."
Ma resto zitta per non complicare ulteriormente la situazione.
Mi allontano gentilmente dalle sue braccia e sposto cautamente la sua testa via dal mio collo, resto seduta sulla sua gamba destra. Immettendo tra noi un pò di distanza, quella che basta, senza esagerare."Sai, è assurdo raccontartelo così ma, pochi minuti prima che tu arrivassi qui, frugando tra i cassetti ho trovato una piccola foto scattata da una Polaroid.
Non so come sia finita nel cassetto del mio comò ma è davvero.. dolce; ci siamo noi due."Prego Dio che la mia faccia non sia improvvisamente diventata rossa mentre lui corruga le sopracciglia, forse incuriosito da ciò che gli sto raccontando.
"Eravamo in una stazione, forse a Roma, non sono riuscita bene ad identificare quale essa fosse."
Continuo spiegando.
"E ti stavo baciando?"
Mi chiede imperterrito.
"...come hai fatto ad indovinare?"
Scappa una risatina nervosa dalla mia bocca, che cerco in un qual modo di nascondere.
"In certi casi sapevo fare solo quello."
Mi spunta un piccolo sorriso dopo la sua affermazione.
"Ho seriamente dubitato di tutto quello che eravamo, dopo la rottura."
Confesso lui, con un pò di malinconia e qualche dubbio.
"Non farlo mai più, tu non sei stata un errore, tantomeno 'noi' lo siamo stati, sono io quello che ha sbagliato, potresti dubitare di me, ma non di noi, non farlo."
Mi assicura. Lo sento quasi fragile, quando parla di se stesso.
"Guardami un attimo negli occhi."
Gli chiedo, alzando con delicatezza il suo mento con una mano.
Mi guarda, per qualche secondo, poi cerca di distogliere i suoi occhi dai miei, nuovamente imperlati di lacrime."Cos'hai? Cercherò di capire, ma spiegami."
Tento di dirgli. Prendendogli le guance tra le mie mani, accarezzandole.
"Mi porti ai limiti, va bene?
Abbiamo un dannato bisogno l'uno dell'altro, perché mi stai facendo questo?"Le sue parole dolci, pronunciate con un filo di voce mentre sta per piangere, mi bloccano i pensieri.
"Perché non sarebbe giusto."
Rispondo, avvicinandomi per la terza volta pericolosamente a lui.
Poggio la mia fronte sulla sua chiudendo gli occhi ed accarezzandogli i capelli.
Come se questo potesse in qualche modo calmarlo o farlo sentire meglio.
Ascolto in silenzio il suo respiro affannoso, i battiti del suo cuore aumentare e alcune delle sue lacrime finiscono anche sulle mie guance.I soggetti sopra siamo noi.😅
Al prossimo.xx
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24 Hours.» ||Federico Rossi🎈
Fanfiction"Guardami un attimo negli occhi." Gli chiedo, alzando con delicatezza il suo mento con una mano. Mi guarda, per qualche secondo, poi cerca di distogliere i suoi occhi dai miei, nuovamente imperlati di lacrime. "Cos'hai? Cercherò di capire, ma spi...