Entriamo in vari negozi, compriamo alcune maglie, io dei pantaloni neri con davvero tanti strappi, una felpa bordeaux che abbiamo preso io e Federico uguale.
Stiamo ancora un pò insieme e a mezzogiorno torniamo alla macchina per andare a casa. Federico mi porta per qualche minuto dietro la casa di Ben, é un pò dispiaciuto, sa che adesso sarà impegnato con l'ultimo pezzo da registrare, poi si fermeranno per Amici. Mi mancherà, siamo nelle ultime giornate calde di agosto e decidiamo di vederci il mese prossimo per il famoso concerto di Ed che Ben e Giada andranno a vedere. Loro registrano a Milano, dove si terrà il concerto, prenderemo in affitto una casa, e ci staremo io e lui, visto che abbiamo amici matti-psicopatici che vogliono passare ben quattro notti davanti allo stadio per essere in prima fila, e ho detto tutto.
Un ultimo bacio, non so descriverlo, un ennesima sensazione strana.
Di lui, sento il suo contatto, le sue mani nei miei capelli che pian piano sposta per circondare il mio collo e avvicinarmi a lui. Le mie mani dietro il suo ciuffo e il suo sorriso vicino al mio orecchio.
'Devi andare' mi dice.
'Non mi sembra questo il momento' dico quasi ridendo sotto il suo collo. Aggiungendo 'O ti vuoi liberare di me, come nella chiamata?!' lui ride, mi da un leggero bacio sotto la mandibola.'Ancora con la chiamata? Scusami."
mi dice baciandomi la guancia e poi guardandomi negli occhi.
'Non scusarti, sai che lo dico per prenderti in giro.' dico sorridendo.
Mi da un ultimo bacio, mi lascio andare con lui. Poi mi riporta dagli altri.
Saluto Ben. E salutandoli ripartiamo. Mia mamma mi dice che le piace come ragazzo, insomma é contenta.
Appena torniamo a casa, dopo aver preso mio fratello e portato Giada a casa mi butto sul letto con le cuffie nelle orecchie, sperando che questa giornata passi in fretta.***
Ed in realtà quella giornata non fu l'unica a passare in fretta, perché oltre ad essa passo' molto in fretta anche il mese che mi divideva da Federico.
Infatti mi sembrò quasi in un secondo di ritrovarmi a fare le valige per Milano.
Adesso é inizio settembre, sono le quattro del mattino, ho salutato i miei alle otto di ieri, sarei andata a prendere Giada per poi lasciare la macchina nel parcheggio della stazione, per prendere poi il treno per Milano appunto, é da tanto che speravo di visitarla. Una settimana a Milano, assurdo. Da soli, io e Federico, per cinque giorni, e gli altri due con Ben e Giada. Metto una canotta bianca, una gonna nera a ruota lunga appena sopra il ginocchio, converse basse bianche e occhiali neri da sole tanto per non far notare le occhiaie ancora un pò evidenti anche sotto il correttore. Un filo di eye liner, matita rossa sulle labbra per farle risaltare sulla mia pelle chiara e per spezzare un pò, e un'ampia borsa bianca. Giada é visibilmente assonnata, e non é la sola! Arriviamo alla stazione con due grandi trolley. Mando una mia foto a fede, si vede che sono già esausta.
Adesso sono le cinque.
Dovremo arrivare a Milano per le nove.Ci addormentiamo ovviamente, io sulla sua spalla, lei sul finestrino del treno.
Federico mi risponde appena mi sveglio, sono le otto, abbiamo dormito tre ore, anzi, mi correggo, io ho dormito tre ore.
Giada é vicino a me con le cuffie."Sei sveglia da molto?"
Le chiedo.
"Diciamo."
Risponde.
"Potevi svegliarmi."
"No dai, mi hanno fatto compagnia le cuffie e le urla di un bambino."
Asserisce ironica.
"Immagino."
Ridiamo.
Metto anch'io le cuffie e il tempo passa abbastanza velocemente. Tra una canzone e l'altra, da Story of my life a Quello che resta.
Amo quella canzone.Poco dopo entrano due signore. Iniziano a parlare tra loro e poi a prendere confidenza con noi chiedendoci dove eravamo dirette, così parliamo, sono solo delle simpatiche anziane signore che vogliono parlare.
E appena diciamo loro che Giada ha diciassette anni e io diciotto rimangono un pò sbalordite. Raccontiamo loro che Giada sarebbe andata al concerto di Ed con l'amico del mio ragazzo (così definiamo Ben a loro per farla breve) e che io sarei rimasta con Federico, ovvero il mio ragazzo a Milano.
Faccio anche vedere loro una foto e rimangono colpite, dicono sia un bel ragazzo e io annuisco timidamente mandando un messaggio a lui."Tesorino, hai fatto colpo su due anziane in treno!"
Ricevendo un "Cosa?!" da lui che non capiva ovviamente cosa volessi far intendere.
Il tempo passa ancora più velocemente con loro, mi fanno ridere davvero.
Giada sorride e ogni tanto mi guarda in modo strano, quasi volesse dirmi "Tu sei più pazza di loro due."Così ci racconta che loro abitano a Venezia, e che sono di ritorno da una vacanza solo loro due, visto che sono vedove entrambe, e i loro figli ormai sono grandi. Rimango colpita dalla loro forza, avranno 60-65 anni.
Poi pian piano ci accorgiamo che la nostra fermata é tra pochi minuti, le due ore sono passate davvero in fretta, come del resto quest'ultimo periodo.
Sono un pò malinconica a lasciare le due signore, diventate simpatiche ormai, ma d'altra parte non vedo l'ora di stritolare Federico.
"Signore, la nostra fermata é arrivata. Mi dispiace lasciarvi, ma non vedo l'ora di abbracciare il mio fidanzato di nuovo" sorridendo.
Anche loro un pò dispiaciute ci salutano dicendoci:
"Alla prossima allora!"Scendiamo dal treno. Sono le nove in punto, perfetto.
Mando un messaggio a Federico dicendo lui che stiamo andando verso il duomo, a Milano centro.
Poi alzo lo sguardo, non credo ai miei occhi, davvero.
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24 Hours.» ||Federico Rossi🎈
Fanfiction"Guardami un attimo negli occhi." Gli chiedo, alzando con delicatezza il suo mento con una mano. Mi guarda, per qualche secondo, poi cerca di distogliere i suoi occhi dai miei, nuovamente imperlati di lacrime. "Cos'hai? Cercherò di capire, ma spi...