Spookers. (Parte IV)

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Da ora in poi possiamo dividerci, c'è solo da decidere quale delle tre attrazioni principali visitare per prima tra :

•Haunted House

•Disturbia

•Cornevil

Facendo un veloce giro nel parco, specialmente scrutando esternamente le attrazioni, possiamo notare che attori vestiti da zombie, streghe, pazzi usciti da manicomi (probabilmente direttamente dall'Haunted House in quanto fosse una casa stregata trasformata in manicomio), vampiri, licantropi e molti altri vagavano soli, spesso guardandoci in modi alquanto strani e spesse volte entrando nelle tre attrazioni, quasi a turni.

Le descrizioni che Greta aveva trovato sull'apposito sito, rispecchiano molto la realtà che stiamo osservando.. Bisogna solo abituarsi un pò all'ambiente, e io e Greta sono sicura riusciremo presto.
Spesse volte essi ci toccano anche solo le spalle per farci sussultare e devo ammettere che è abbastanza strano nelle prime volte..

Ma comunque decidiamo di entrare nell'Haunted House, ci ispira molto.

Facciamo circa mezz'ora di fila e nel frattempo possiamo osservare finestre che sbattono,un gelido vento che ogni tanto ci provoca brividi alla schiena, urla di persone che sono all'interno, passi pesanti e croci al contrario.. Iniziamo bene, davvero davvero bene.

Cerchiamo di rimanere lucide e pensare che siamo venute qui solo ed esclusivamente per divertirci ed infatti ci prendiamo per mano e riusciamo ad entrare.

In teoria bisognerebbe fare il percorso nel manicomio in fila indiana ma col cazzo, è già abbastanza inquietante così come cosa.
Io e Greta ci teniamo per mano dato che non sappiamo cosa aspettarci, in questo momento regna il silenzio.

Ci troviamo in un largo e lungo corridoio, sembra quasi una specie di ospedale, in alcuni tratti mal ridotto.

Non vediamo nessuno e ci sembra anche abbastanza strano visto che diverse persone sono entrate prima di noi.

Cerchiamo di captare qualunque suono possibile, non sappiamo dove andare e nell'aria c'è un odore quasi nauseante.

Dopo pochi istanti sentiamo dei passi arrivare nella nostra direzione, non vedendo nessuno dietro ed avanti a noi, però.
Aspettando qualche altro minuto (forse due o tre) continuando ad ascoltare il rumore dei passi notiamo che si stanno avvicinando a noi, e chiunque esso sia trascina un qualcosa con se e beh, sì, in questo momento stiamo iniziando entrambe ad avere ansia, anche se, qualche secondo dopo riusciamo ad intravedere l'ombra di qualcuno.. o qualcosa, appena dietro l'angolo, a qualche metro di distanza da noi.

Una figura, un uomo, vestito probabilmente solo di un camice color azzurrino, pochi capelli intesta, e da lì il taglio ben visibile che aveva in quel determinato punto.

Non so se riesco a descrivere la faccia di Greta nel momento in cui ha visto quell'essere, ma so bene che l'ho tirata via per il braccio appena ho visto il martello enorme che esso trascinava dietro sè, seguito dal suo:

"GO AWAY!"

Urlato, guardandoci in maniera davvero seriale.

Dopo aver raggiunto una certa distanza da quella figura ed aver capito perché non riuscivamo a trovare le ragazze che sono entrate prima di noi essendo già scappate dall'uomo con la crisi di nervi, riusciamo ad intravedere delle grandissime "finestre" in vetro ai lati del grande corridoio che stiamo continuando a percorrere. Esse sono molto simili a quelle che sono presenti anche in Italia, e che, in parole povere, servono solo per dare a vedere cosa c'è nella stanza affianco al corridoio che era il nostro tragitto principale.

24 Hours.» ||Federico Rossi🎈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora