24 Hours.» ||Federico Rossi🎈

Curiosità?

La mia mente inizia a vagare, quel ragazzo ha idee sconfinate a differenza mia. Non riesco ad arrivare ad una conclusione, una sorpresa? Sarebbe capace di tutto, lui e la sua pazzia.

"Mi sto già facendo film mentali, non deludermi."

Rispondo, mandando il messaggio con un pó di euforia.

Che poi, quali film mentali? Non avevo idea di cosa lui potesse combinare, di cosa frullava nel suo cervello e a dir la verità speravo seriamente fosse qualcosa all'infuori di Amici, o almeno dagli studi televisivi visto che per quanto io potessi amare quel programma, le ragazze che spingevano per farsi spazio e piazzarsi nelle gradinate vicino a me: "la ragazza di Federico" e in più stare nella stessa sala con Elena che ballava e ogni tanto lanciava occhiatine a Federico, non era il massimo.

Per non parlare di come guardava me, le poche volte che il suo sguardo si posava sul mio riusciva a mettermi soggezione, disagio e se proprio dovrei dirla tutta avrei avuto voglia di andare da Federico e scrivergli in fronte con un pennarello nero (possibilmente indelebile) in maiuscolo:
"Sono fidanzato, te lo ricordi?"
Così Elena mi avrebbe potuto avere sempre nei suoi pensieri, come evidentemente c'era già Federico.

Lo schermo del mio caro iPhone si illumina, la risposta di Federico.

"Stai tranquilla. Ti mando un bacio, o forse due."

Rispondo in fretta.

"Smettila di fare il cattivone, si sa che non puoi resistermi."

Lo invio con un sorrisino che inizia a farsi spazio sul mio volto, lui sa che se nei due c'é una cattiva, beh quella sono io.

"Già, poi domani vedremo chi sarà quella che non riuscirà a resistermi."

Cosa?

Inizio veramente a pensare che voglia organizzare una qualche sorpresa ad Amici per me. D'altronde mi aveva già chiamato per farmi vedere la puntata nel backstage, figuriamoci se adesso si mette in testa di farmi salire sul palco chi lo ferma più.

"Mh vedremo, se lo dici tu poi!"

Mi siedo sul letto, ultimamente non passa giorno in cui io riesca a dormire tranquillamente, anche per sciocchezze, ed appunto riesco ad addormentarmi dopo svariati tentativi.
Il mattino dopo, faccio ormai tranquillamente quella che era diventata la mia routine il sabato. Questa volta mi aspetta il treno delle otto, quindi mi sveglio giusto un'ora prima, metto le mie converse bianche alte, jeans chiari abbastanza larghi per stare comoda, un maglioncino anch'esso chiaro con alcune sfumature sul turchese.

Scendo sotto, un pó svogliata, ma ancora intenta a pensare ai messaggi di Federico, quel ragazzo sa come incuriosirmi.

Prendo un pò di latte e lo intingo con qualche goccia di caffè, rubo uno dei cupcake trovato sotto la mensola della cucina insieme agli altri che la zia ha portato forse ieri e cerco di godermi quei pochi momenti di tranquillità che vengono ovviamente interrotti dallo strimpellare della chitarra acustica di mio fratello,un regalo di Natale geniale, adatto per fracassare i miei timpani, un applauso a mamma e papà oserei dire.

Quindi mi alzo ancora una volta dal comodo e alto sgabello dirigendomi al divano del salotto per prendere la borsa e il telefono immerso nei cuscini, facendo caso così al mio notevole ritardo, ho un quarto d'ora, devo andare.

Prendo la giacca, niente sciarpa per oggi, avrei tardato ancor di più, rivolgo un saluto a Davide che scende proprio adesso e mi dirigo prendendo il tutto in stazione.

E quindi si, dovrei esserci, tutta intera per lo più. Il treno arriva e mi sento diversa, é la prima volta che faccio il viaggio da sola, mamma si era offerta di venire ma ho preferito che per oggi andasse così, la prossima settimana vedremo. Certo, la mancanza di Giada c'è ma è una cosa che con il tempo avrei imparato a gestire, se lei non ha bisogno di me perché io avrei avuto bisogno di lei?