Spookers. (Parte V)

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"Perché non dovrei voltarmi, Greta?"

Le chiedo con un briciolo di panico nella voce.

"Non farlo e basta, credo sia meglio procedere a passo svelto."

Mi dice trascinandomi via per un braccio.

Camminiamo quindi, trovando spesso attori travestiti completamente di nero che attraversavano questo "tunnel" facendoci fermare all'improvviso di tanto in tanto.

La cosa forse più assurda che ci sia successa è forse stato il ragazzo avente capelli disordinati, cotonati, con un'ascia tra le mani il quale ci avrebbe chiesto se avevamo bisogno d'aiuto ed al quale abbiamo risposto guardandoci in contemporanea e correndo via.
Mannò non siamo fifone, ci ha solo assalito una leggera fame, pff.. 😅
No okay, quel ragazzo era daavvero spaventoso.

Alla fine del percorso aprendo una porta davvero grande ed anch'essa fluorescente si trovano due pagliacci con la faccia bianca, i capelli azzurri e la classica bocca rossa.
Io e Greta avevamo completamente dimenticato questo particolare e di conseguenza perdiamo circa dieci anni di vita appena questi saltando fuori dal nulla ci porgono la mano (la quale non mi sono, io personalmente, subito fidata a dare) e ci dirigono verso Cornevil.

È ormai sera, e di conseguenza dico a Greta di tirar fuori la torcia che abbiamo portato da casa, dato che servirà anche per questo livello.

I pagliacci, che tra l'altro si sono dileguati, ci lasciano all'entrata.

C'è poca gente che come noi aspetta di entrare. E se devo dirla tutta, credo anche che questo sarà il gioco che più ricorderemo una volta tornate a casa. Cioè ma scherziamo? Si sentono urla di gruppi di ragazzi da qui! Io e Greta tra l'altro da sole, vorrei proprio vedere quando riusciremo a trovare l'uscita del gioco.. Secondo me infatti, saremo le uniche due cretine che verranno prese di forza e cacciate via per esser troppo spaventate nell'aprire gli occhi.

Appena ci fanno entrare infatti iniziamo male, vediamo due pazzi vestiti con una tuta impermeabile bianca che corrono dietro un gruppo di ragazzi urlanti, presi dal panico.

Ci sbrighiamo quindi a percorrere quel tratto di strada segnata per terra da persone che già ci son passate su.

Sentiamo uno strano rumore da dietro dopo diversi minuti che camminiamo (quasi) tranquillamente. Cerchiamo di girarci e puntiamo la torcia dietro di noi, e ci vengono letteralmente addosso due uomini muniti di motoseghe, spero e credo fossero finte, almeno.

Ci siamo ovviamente impanicate e abbiamo infatti sbagliato strada tante di quelle volte che avevamo davvero perso il conto.

Dopo circa quindici minuti forse di pace, ci fermiamo per qualche secondo cercando di fare il punto della situazione ed orientarci, anche se, quello che c'era intorno a noi era solo verde, erba alta e robe varie.

Sentiamo all'improvviso strattonarci ed essere entrambe tirate per un braccio, queste persone non ho idea da cosa siano vestite, perché hanno una maschera rosea e i capelli cotonati, una tuta bianca larghissima e aiuto non lo so, la torcia serve purtroppo a ben poco.

Quindi non si sa come ci ritroviamo "sballottate" è un termine italiano o l'ho appena inventato io?

Fatto sta che comunque, sentiamo tante mani che ci sfiorano, persone che ci parlano, e tutto questo sembra così tanto inquietante nel contesto.

Spookers è davvero una bella esperienza per gli amanti di questo genere, ma se io e Greta ci siamo spaventate non voglio immaginare quanto si sarebbero spaventate persone che si spaventano appunto facilmente.
Di conseguenza non è per tutti ma io ripeto, è così assurdo e folle..
Non avrei mai pensato che io potessi arrivare a fare certe cose, e sinceramente ne sono felice, una persona nel corso soprattutto della sua adolescenza deve cambiare, deve esprimersi, deve amare, fare nuove amicizie, pazzie, conoscere persone nuove, ci sarebbero così tante cose da fare, no, una vita intera non basterebbe!

Comunque, alla fine, non so neanche io in che cavolo di modo (forse a via di spintoni) siamo riuscite ad uscire. Ma comunque sapevamo che non saremo riuscite a trovare l'uscita😅

Perfetto, ora dobbiamo solo uscire, trovare l'hotel qui vicino e dormire, voglio dormire, aiuto.

Torcia vieni a noi, in nostro soccorso.

Quindi usciamo, senza quasi nessuna interruzione e ci dirigiamo verso le indicazioni che il nostro telefono ci rivolge. In un certo senso dovremmo esserci, la posizione che ci danno è un pò incerta però qui intorno non ci sono poi molti edifici, hanno fatto bene a costruire un parco divertimenti del genere in questo posto, è l'ideale. Un pò isolato e comunque anche abbastanza difficile da trovare, se non ci fossero stati gli addetti saremo arrivate forse alle quattro di pomeriggio, per dire.

Riusciamo dopo svariati tentativi e falsi allarmi a trovare il nostro hotel, Greta in reception spiega che avevamo appunto prenotato e non so cos'altro dice perché giustamente lei comunica bene in inglese, è spigliata, io forse riesco a spiccicare due parole dopo averci riflettuto un'ora e mezza, anche se c'è da dire che adoro quella lingua, credo sia la più bella, forse insieme allo spagnolo.

Fatto sta, che ci danno le chiavi e saliamo in camera distrutte, accendo internet e faccio sapere a mamma di star bene, che altrimenti anche se ho diciannove anni, si preoccupa.
Le mamme, tutte uguali se riguardo queste situazioni.

La Menchi dorme profondamente e il sto davvero per addormentarmi sul display del telefono, quindi metto via tutto e spengo la lampada al mio fianco sul comodino.

Domani torniamo a casa, è stata davvero una bella esperienza, perché no, da fare magari un'altra volta in futuro.









Ciaaao a tutte, come state?
Io sto cercando di continuare quella piccola sorpresina per dicembre, vediamo se riesco dai!

Spero io non vi stia deludendo, so che volete tornino i #Miderico ma abbiate pazienza, forse qualche possibilità c'è.. O forse no.🙈

La foto sopra è mia quindi se la usate taggatemi, per piacere. 👆🏼

Al prossimo. xx

24 Hours.» ||Federico Rossi🎈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora