Perdo le parole.

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Sono felice di sentire tali parole uscire dalla bocca di Federico, spero siano veritiere.

"Quindi a breve lei se la prenderà anche con me?"

Chiedo a Federico, che si spera la conosca più di me.

"L'idea non deve nemmeno sfiorarle la mente."

Mi appoggia, se così vogliamo dire.
Ed in ogni caso la sua affermazione mi fa tirare un sospiro di sollievo.

"Fu così che Michela trovò Francesca con un affilato coltello in mano nascosta sotto il letto di camera sua."

Conclude Benjamin con il suo solito fare teatrale.

"Sei così rassicurante."

Gli rispondo un pò storta, ma al solo pensiero di incontrarla mi vengono i brividi, non voglio avere più nulla a che fare con lei.

"Potresti evitare di metterti sempre in mezzo?"

Vedo Greta dare una veloce gomitata sulle costole a Benjamin appena termina di pronunciare la frase.

"E tu di essere così drammatica?"

Le risponde ovvio lui.
Ben è il classico tipo da risposta sempre pronta, non so come faccia ma è comunque un aspetto del suo carattere che apprezzo, mi fa ridere.

"Ti va di salire un pò sopra? Solo per un pò di tranquillità."

Mi chiede Federico, voltandosi dal mio lato e dando le spalle ai due che continuano a battibeccarsi nascondendo sorrisi.
In teoria tra poco dovremmo andare a cenare ed in più Ben e Greta sono scesi qui giù pochi minuti fa, abbiamo avuto modo di avere qualche minuto per stare da soli, chissà loro cosa penserebbero se dovessimo salire in questo istante in camera, per giunta da soli. Sarebbe proprio il caso di declinare l'invito, ma non posso negare che io salirei volentieri anche solo per una chiacchierata. So che quando siamo soli con me è più aperto, credo sia sempre stato così.

"Li lasciamo soli?"

Indico i due finti "non innamorati" dietro le sue spalle che puntualmente stanno facendo come se noi non esistessimo, ma è giusto così, probabilmente ora mi porterà con la forza al piano di sopra.

"Staranno bene."

Si limita a rispondermi incrociando senza nessuna pressione le sue dita con le mie, come se io possa appena sentirlo, giusto per ricordarmi che lui c'è, c'è sempre stato e forse sempre una piccola parte di lui sarà con me.
Un minimo ricordo di quello che un giorno forse potrà essere un felice passato o perché no un triste passato, magari ancora, un raggiante presente, ma per certi discorsi credo ci sia ancora tempo.

Mentre lo seguo su per le scale vedo Federico lanciare un'occhiata quasi di avvertimento a Benjamin che annuisce alzando gli occhi al cielo.
Portando la mia persona a forse due gradini di differenza da lui non posso fare a meno di notare il tatuaggio dietro al collo, dedicato al padre. Mi è sempre piaciuto particolarmente, ha un cuore grande.

Entriamo nella sua stanza.
Lui apre la porta e quasi faccio irruzione sul letto stracolmo di cuscini. Avrà fatto richiesta per averne di più?
So che ha il vizio di dormire con tre o più cuscini, ma questi saranno nove o dieci. Sorrido istintivamente al pensiero e lui sembra notarlo.

"Accomodati."

Risponde ai miei pensieri indicando con la mano sinistra il letto.
Detto ciò tolgo le mie scarpe alte poggiandole al fianco del comodino in modo ordinato e mi distendo sopra di essi. Sono di diverse grandezze, morbidi fin troppo ed alcuni sembrano essere di tessuti lavorati.

24 Hours.» ||Federico Rossi🎈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora