Capitolo 10

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Ritornammo alla magione che erano ormai le dieci passate, trovammo fuori dal giardino i miei zii che si precipitarono (soprattutto Esmeralda) verso Mitch, come se fosse ritornato da una guerra durata anni. Dico io, okay che è molto pericoloso, d'accordo che ci avrebbe potuto lasciare le penne, ma santo cielo non lo stritolare come se fosse un bambino dell'asilo nido! Che poi neanche i bambini dell'asilo nido amano essere strapazzati.

- Mamma, così mi soffochi! – si lamentò mio cugino.

Bryan si stava godendo quella scenetta patetica, con un gran sorriso stampato sulle labbra commentò: - Amore, di mamma! –

Solo a me faceva venire l'orticaria? – Vado a farmi una doccia, puzzo di cadaveri ambulanti. –

In quel momento, Mitch si scollò la madre di dosso. – Aspetta, ti accompagno io. –

Mi voltai verso di lui, sbalordita. – No grazie. Non ho bisogno che qualcuno mi lavi la schiena – gli risposi, con totale impassibilità. Entrai in casa e salii la scalinata in marmo che portava alle camere da letto. La forza dell'abitudine mi portò a riaprire, dopo anni, la porta della stanza in cui dormivo da bambina. Era un po' cambiata da come me la ricordavo. Le pareti erano stare riverniciate e anche il mobilio non era più lo stesso.

Dal cassetto del comò presi un accappatoio ed andai in bagno. Una volta spogliata mi buttai sotto il getto d'acqua calda. Chiusi gli occhi, in modo da rilassare i muscoli del mio corpo. Cavolo, in quegli ultimi due giorni erano successe così tante cose che facevo fatica a riordinarle tutte. La cosa che più mi mandava in bestia, era che dovevo andare nella scuola del soprannaturale, piena di mostri pronti a saltarmi addosso. Be', non faceva alcuna differenza perché li avrei uccisi tutti quanti. Li avrei uccisi senza battere ciglio, se solo avessero osato avvicinarsi a me. Il problema principale, però, non erano i mostri che mi circondavano, ma bensì Corsius. Lui mi voleva lì per avermi sotto il suo controllo. Uno dei vampiri più antichi, appartenente alla dinastia più famosa mi voleva a sua completa disposizione. Beh, indovina un po'? Io non volevo essere la sua serva umana. Non con il carattere che mi ritrovavo, Corsius avrebbe avuto pane per i suoi denti, non sarebbe stato facile rendermi calma e docile.

Uscii dalla doccia e mi misi l'accappatoio. A piedi nudi andai verso l'armadio. Quando lo aprii, rimasi sorpresa nel vedere che c'erano ancora i vestiti della mamma e del papà. Le loro tenute. In quel momento mi venne un nodo alla gola, ma lo ricacciai immediatamente indietro. Non potevo permettermi di piangere, non ne avevo bisogno. «Piangere non li avrebbe riportati in vita» mi ero sempre ripetuta. Presi una delle magliette di mia madre e un paio di pantaloni neri. Quei capi, avevano ancora addosso il suo dolce profumo. Incredibile, a distanza di anni non era cambiato niente. Credevo di essere diventata più forte, ma mi sbagliavo. Sono rimasta attaccata ancora a quell'innocente bambina che ero.

Appena finii di vestirmi, mi sdraiai sopra il letto. Avevo assolutamente bisogno di dormire. Ogni fibra del mio corpo era esausta e pian piano si stava lasciando andare. Fin quando non chiusi gli occhi ed andai nel mondo dei sogni.

- Ma poupée, ci rivediamo ancora! – mi disse una voce familiare. Mi guardai intorno. Ero in una stanza completamente rivestita in pietra, senza finestre. Era illuminata solo da qualche torcia. Di fronte a me si innalzava un trono, sul quale c'era seduto un uomo con la pelle bianca come la neve e i capelli dello stesso colore delle piume dei corvi. Aveva indosso un completo composto da semplici pantaloni neri e una camicia bianca ricoperta di merletto.

Corsius.

- Sei bellissima. – Il mio primo istinto fu quello di abbassare lo sguardo. Avevo un vestito in stile gotico rosso scarlatto con il pizzo nero al decolté e alle maniche. Mi irrigidii a vederlo così. Sembrava strano. Sembrava debole.

- Avvicinati, ma poupée – mi ordinò, porgendomi la mano. Non volevo farlo. Non volevo cadere preda dei suoi atti perversi. Eppure... non potevo sottrarmi al suo volere. – Ascolta la mia voce, Devee. La senti? – La sua voce. Era diventata molto più calda. Era come ascoltare una dolce melodia; la stessa melodia che le mamme cantano ai loro figli quando li devono far addormentare. Quelle melodie sono molto rassicuranti, così era la voce di Corsius in quel momento. Era la dolce melodia della voce della mamma. Mi avvicinai cautamente verso di lui, finché non fui tanto vicina da potergli tendere la mia mano verso la sua. Lui la prese e molto velocemente mi ritrovai fra le sue braccia.

- Finalmente sei qui. Ti ho aspettata per così tanto tempo. –

- Che cosa vuoi da me? – domandai insicura. Sul volto del vampiro comparve un sorriso malizioso.

- Tutto – disse, avvicinando le sue labbra sempre più verso le mie. Sapevo di non potermi sottrarre. Era impossibile pensare lucidamente. Le sue labbra sapevano di rosa. Una rosa che pian piano stava appassendo. Quando Corsius si staccò da me, rimasi quasi delusa. Le sue labbra scesero verso il collo, dove affondò molto delicatamente le sue zanne, facendo uscire il mio sangue dello stesso colore del vestito: rosso scarlatto.

- Ora mi appartieni, ma poupée – mi sussurrò con un ghigno.

Mi guardai le mani, ormai sporche del mio sangue. No, non poteva essere realmente successo. – NO! – urlai con tutta l'aria che avevo nei polmoni.

Mi svegliai di soprassalto che era ormai notte inoltrata. Avevo dormito tantissimo. La porta della mia stanza si spalancò di colpo ed entrò Bryan, con il viso bianco come un lenzuolo. – Cosa ti succede? – mi domandò, mettendosi a sedere accanto a me.

- C-Corsius... -

- Cosa Devee? –

Non sapevo come dirglielo. Avevo paura, ma non potevo tenermelo per me. Quel figlio di puttana aveva aspettato che le mie difese si abbassassero. – Ha impresso il suo marchio. –

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Angioletti,

eccoci con un nuovo capitolo. Cosa ve ne pare? Vi sta piacendo la storia. Secondo voi come reagirà Devee nel prossimo capitolo? Vedremo un'uscita di testa del nostro caro Mitch? Ma soprattutto, riuscirà Devee a rompere il legame con Corsius? Lo scoprirete solo leggendo, miei cari angioletti *-*

Il gemellaggio di oggi, lo faccio con DolceAnto28 se vi piacciono le poesie, passate a dare una letta! ;)

- Martina :3

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