La mattina, non ebbi un dolce risveglio come avevo sperato dal momento in cui avevo preso sonno (ma chi voglio prendere per il culo, oramai avevo fatto l'abitudine ai bruschi risvegli, quindi non dovevo rimanerci poi così male). Non appena aprii gli occhi, la figura di Corsius mi prese a schiaffi, metaforicamente parlando; anche perché se ci avesse provato veramente lo avrei spedito insieme ai suoi antenati.
- Ora tu mi spieghi cosa ci fa lui nel tuo letto - disse, come se stesse cercando di formulare una domanda. Mi stropicciai gli occhi e mi sedetti, ancora persa nel mondo dei sogni. Mi viene spontaneo chiedermi perché mi devono sempre disturbare quando voglio dormire, insomma nessuno gliel'ha insegnata un minimo di educazione?
- Buongiorno anche a te! - esordii, sbadigliando. Poco dopo capii perché il vampiro era tanto infuriato, quando mi voltai a guardare il mio migliore amico potei ammirare che, non solo era scoperto, indossava semplicemente un paio di box. Be' tutti i torti ad incavolarsi non ce li aveva, ma non ci stavamo frequentando, perciò la ramanzina non ero costretta a subirmela.
- Sveglialo e mandalo via immediatamente - m'intimò Corsius, che intanto aveva lasciato che i suoi occhi diventassero rossi per la rabbia.
- Sta dormendo. Ieri sera abbiamo avuto una nottata... - Non terminai la frase per paura che andasse su tutte le furie, più di quanto non lo era già. Però, mi ricordai che con i vampiri non si possono lasciare le frasi a metà. - ... difficile - conclusi.
Corsius parve diffidare delle mie parole. Be' peggio per lui. Non ero io quella che stava raccontando stronzate. Il vampiro incrociò le braccia ed aggrottò la fronte.
- Avete cinque minuti per prepararvi - disse, come se stesse impartendo un ordine.
- Sai essere molto rompicoglioni quando ti ci metti, lo sai? -
Corsius abbozzò un sorriso. - Lo prendo come un complimento, ma poupée - gemette. Si avvicinò a me e mi regalò un dolce bacio sulla fronte che mi lasciò totalmente spiazzata, incapace di proferir parola. Avrei dovuto reagire in malo modo? Non lo so, ma comunque non m'importava, perché tanto ero incapace di muovere i miei muscoli. Ero diventata una bambolina, e questo mi faceva veramente incazzare.
Quando Corsius uscì dalla mia stanza, ripresi in mano le redini della mia vita e fu quasi un sollievo, se non fosse stato per Bryan che continuava a dormire beatamente accanto a me. Mi girai a guardarlo e non potei fare a meno di sorridere. Era così innocente mentre dormiva. Sembrava un bambino piccolo. Un sorriso beffardo gli evidenziava in modo anche troppo provocante il viso, facendomi venir voglia di strapparglielo di dosso. Possibile che anche quando dormiva doveva essere spensierato? Forse ero io che avevo bisogno di distrarmi, dopotutto.
Mi avvicinai furtivamente a Bryan e gli posai una mano sul braccio, per scuoterlo. - Ehi... -
Per tutta risposta, il Cacciatore mi donò un mugolio, segno che stava ancora fra le braccia di Morfeo. Mi venne da sorridere, perché la sua beata innocenza era qualcosa di totalmente disarmante. Scesi dal letto e andai a prepararmi, avrei svegliato Bryan dopo. Quando entrai in bagno per fare la pipì, capii perché ieri sera ero più suscettibile del solito. Mestruazioni, grandioso!
Andai indietro con la testa e sbattei contro il muro. - Ahi! - urlai.
La porta del bagno si aprì ed entrò Bryan, camminando a mo' di morto vivente.
Mi portai istintivamente le braccia sulle cosce e le incrociai. Mi schiarii la voce per fargli avvertire la mia presenza, che sembrava non aver notato. Era imbarazzante, santo cielo!
- Fai con comodo, mi raccomando - esordii sarcastica, mentre Bryan si stava lavando la faccia. Al ché, dopo essersi tamponato la faccia con l'asciugamano, mi guardò in silenzio, col viso assonnato e privo di espressione. Non riuscivo a vedere attraverso la sua impossibilità, né era previsto che ci riuscissi.
- Scusami - disse, diventando immediatamente paonazzo, come se si fosse reso conto che c'ero anche io solo in quel momento. - Pensavo che fossi già uscita. -
Uscì chiudendo la porta. Mi sbrigai ad infilarmi l'assorbente (che nemmeno entrava!) ed uscii dal bagno.
- Certo che sei proprio rincoglionito! - sbottai, esasperata. Bryan si era seduto sul letto e stava recuperando le scarpe che erano finite lì sotto.
- Ehi, mi sono appena svegliato. Abbi pietà di me, tigre! -
- Abbiamo meno di due minuti per uscire dalla stanza vestiti, dopodiché entrerà Corsius e non voglio sapere che cosa ci farà - sintetizzai. Mi sorpresi anche io della freddezza con la quale riassunsi la situazione, non solo Bryan.
- Perfetto - commentò, usando un tono ironico.
In tutta la mia vita, non avevo conosciuto una persona che mi faceva sorridere anche nella situazioni più drammatiche. Bryan era l'unica eccezione. La sua ironia mi avrebbe fatto sorridere anche se mi fossi trovata sul letto di morte, il che è positivo fino a quando non incontri un vampiro millenario che ti potrebbe staccare la testa.
Aprii l'armadio e presi i vestiti. - Quando sei in presenza di Corsius non fare battute. Te lo chiedo per favore. -
Bryan sbuffò. - D'accordo - disse, scocciato.
Chiusi l'armadio ed iniziai a spogliarmi, non preoccupandomi di mostrare la mia nudità all'unico uomo "attivo" della mia vita, che tra l'altro non mi considerava nemmeno abbastanza donna da desiderare di stare con me. Era questo che mi urtava di Bryan, e non sarebbe mai cambiato.
- Certo che potresti pure mostrare un minimo di pudore, Dev. Questo comportamento non si addice proprio a te - mi rimproverò. Non appena finii di far passare la testa nel buco della maglietta, mi misi ad osservarlo.
- Mi spieghi quale cazzo è il tuo problema? - gli chiesi, incazzata.
- Il mio problema, cara Devee, è che ti comporti come una donna di strada! Non ti riconosco più. -
- Hai mai pensato che sono donna? Oppure mi vedi solo come Devee e mi consideri un sesso apparte?! -
- Certo che no! So benissimo che sei una donna, una splendida donna, se me lo concedi. Ma nonostante questo, non posso occuparmi anche del problema ormoni, non qui, non ora - urlò Bryan, pentendosi subito dopo di quello che ha detto.
- Grandioso. Ora fammi il cazzo di piacere di uscire da questa stanza. -
- Devee, io... Non volevo... -
- Esci. Immediatamente. Da. Quella. Fottutissima. Porta. - scandii perfettamente.
Bryan non disse nulla. Finì di allacciarsi le scarpe e se ne andò dalla stanza, lasciandomi con il cuore infranto e sull'orlo di un pianto disperatorio.
Quando chiuse la porta dietro di sé, e quindi ebbi la certezza di essere finalmente sola, mi rannicchiai contro l'angolo dell'armadio a muro ed iniziai a piangere, sfogandomi del tutto una buona volta. Mi sentivo così sola, perché, in realtà, lo ero. Ero sola da quando la mia famiglia era morta. Da quando Corsius li aveva uccisi. Sola, ecco cos'ero. Che mi piacesse o meno, lo ero. Da quando erano morti, avevo iniziato a cavarmela da sola fino al giorno in cui incontrai Bryan. Con lui imparai di nuovo a fidarmi di qualcuno, ad amare. Ora, invece, tutto stava andando nuovamente storto. Perdere Bryan sarebbe significato perdere per la seconda volta i miei genitori.
E non ero pronta ad una seconda morte, non quando potevo fare qualcosa per impedirlo.......................................................
Angioletti,
Eccomi tornata! Ve l'avevo detto che non avreste dovuto aspettare poi così tanto per il nuovo capitolo. Spero comunque che vi sia piaciuto. La vostra ship attuale qual è? Fatemelo sapere con un commento!
Un abbraccio,Marts :3
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Vampire Slayer
VampireVINCITORE DEI WATTYS 2016 TRAMA «Non prendermi in giro perché ti ucciderò nel sonno!» Sin da quando ero bambina, sono stata addestrata a odiare le creature della notte. I miei genitori mi avevano affidata a un maestro che m'insegnò tutto quello che...