Che cosa siamo in realtà? Davvero i Cacciatori sono convinti di poter cacciare i mostri? In tutti questi anni, credevo di aver trovato le risposte a queste domande, ma mi sbagliavo. Non potevo uccidere i mostri senza diventarlo anch'io. Pian piano l'oscurità mi ha divorata, trasformandomi in ciò per cui mi sono battuta e ho cacciato. In quel momento sentivo di aver perso tutto. I miei sani principi. La mia dignità. Quel che restava della mia famiglia. Tutto. La verità è che Corsius aveva vinto ed io avevo perso. Non ero riuscita ad oppormi al suo volere.
Stavo sudando freddo, e avevo il respiro affannato. Bryan mi mise una mano sulla fronte. – Ehi, è tutto passato. – No, non era tutto passato. Aveva vinto. Corsius aveva vinto, mentre io no. Si era approfittato della mia debolezza, mentre ero vulnerabile. Me l'avrebbe pagata per questo.
- No! – urlai, isterica. Lacrime causate dal nervoso scesero sulle mie guance. Mi portai le mani alla bocca ed iniziai a piangere di più. Non era possibile. Avevo deluso i miei genitori. Mia madre. Le avevo promesso che non avrei mai e poi mai permesso ad un vampiro di prendere il controllo della mia mente.
- Devee... - Bryan non sapeva che cosa dire per consolarmi. Mi abbracciò, stringendomi forte a sé. Provò a consolarmi, ma non ci riuscì. Non poteva cancellare quello che era successo. Non esisteva una bacchetta magica che invertisse il tempo. Dovevo accettare il mio nuovo destino. Non ero più una Cacciatrice, ormai.
- Troveremo un modo. Te lo prometto – mi disse, con la testa vicino alla mia. Con una mano mi asciugò le lacrime e mi diede un bacio sulla fronte. Perché proprio a me? Mi sentivo una completa fallita. Quando mia zia lo sarebbe venuto a sapere, mi avrebbe ripudiata da quella casa e cancellato dai registri di famiglia. No, non doveva scoprirlo. Nessuno lo sarebbe dovuto venire a sapere. Doveva restare un segreto.
Alzai lo sguardo a guardare Bryan. Avevo ancora gli occhi lucidi e le guance bagnate. – Bryan – iniziai. Lui si limitò a guardarmi aspettando che parlassi. - Promettimi che non dirai a nessuno quello che è successo stanotte. Ho bisogno della tua parola. –
Un po' esitante, Bryan mi rispose: - Sì. Sì, te lo giuro. –
Forse era rimasta un pizzico di speranza, per me. Ma per la mia anima non si poteva più fare nulla. Ormai era stata macchiata dal marchio di un vampiro.
- Ora cerca di dormire, però. Domani dovremmo partire per andare all'Inferno. Rimarrò qui con te.–
Coincidenze? No, non credo. Non ho mai creduto alle coincidenze. Corsius ha aspettato che mi fossi iscritta in quella scuola per marchiarmi. Aveva messo in atto il suo piano.
Bryan si sdraiò al mio fianco e mi accarezzò i capelli. Lo conoscevo da una vita, eravamo come fratelli. Ci siamo presi sempre cura l'uno dell'altra e lo faremo per sempre. Lui era stato una di quelle persone che hanno influenzato molto il periodo della perdita dei miei genitori. Mi ha aiutata a superarla. Dio solo sa quante notti ha passato nella mia stanza a consolarmi quando piangevo disperatamente, cercando di soffocare le lacrime nel cuscino. Gli volevo un bene dell'anima, anche se non ebbi mai il coraggio di dirglielo.
Era il mio angelo.
Restò sveglio ad accarezzarmi i capelli per tutto il tempo, fino a quando non mi addormentai sopra la sua cassa toracica, cullata dal suo dolce profumo di limone.
La mattina seguente, dopo aver portato tutti i bagagli in macchina, partimmo per casa mia. C'erano delle cose che dovevo assolutamente portarmi dietro, se dovevo stare in quella maledetta scuola. Oltre al mio arsenale, avevo anche una delle mie magliette preferite con scritto: "TOCCAMI E SARAI CIBO PER VERMI". Me l'ero fatta fare qualche tempo prima, solo per ironia e la indossavo esclusivamente quando andavo a caccia. Ma visto che stavo per andare in una scuola piena di mostri, mi sembrava giusto portamela appresso. D'altronde, sono una persona molto ironica.
Quando la indossai, mi godetti le facce strabiliate di Bryan e Mitch. – Però, è...-
- È sicuramente adatta alla situazione – concluse Bryan.
- Lo so, sì! – commentai con un sorriso a trentadue denti. Ci stavo veramente riuscendo. Stavo sopprimendo il desiderio di rivelare a Mitch quello che ero diventata. Speravo solo che non lo sarebbe venuto a scoprire. Forse avevo sottovalutato le mie capacità teatrali.
Dopo aver riempito quattro valige più altre due che erano in macchina, ero finalmente pronta per buttarmi nella vasca degli squali ed iniziare un nuovo capitolo. Oppure proseguire l'avventura. Dipende dai punti di vista. Non avevo dimenticato il vero obbiettivo per cui stavo andando lì. Ed era quello di scoprire dove Corsius avesse rinchiuso il mio Maestro. Anche se, ora che aveva ciò che voleva non riuscivo lo stesso a capire perché non ci avesse restituito la sua testa su un piatto d'argento. Che stesse cambiando le sue abitudini? Può darsi. Ma rimaneva comunque un mostro, che aveva fatto una cosa molto disonesta, tra l'altro. Volevo vendicarmi ad ogni costo.
Una volta saliti in macchina, iniziammo tutti e tre ad innervosirci. Stavamo per buttarci letteralmente nella fossa dei leoni. Praticamente era un suicidio. Così, per sdrammatizzare, Bryan se ne uscì con una sfida. – Vediamo quanti mostri uccidiamo durante l'arco dell'anno scolastico. Alla fine, faremo una classifica e colui che arriverà ultimo sarà costretto a pagare la cena agli altri due. –
Era un po' stupida come sfida, ma almeno era servita a farci distrarre un po' e a sdrammatizzare la situazione. E devo ammettere che aveva funzionato, per un po'.
Mitch si voltò verso di me. - Ma che cosa è successo la scorsa notte? Ho sentito delle urla provenire dalla tua camera da letto. – Non sapevo cosa raccontargli.
- Ecco... -
- Ha avuto un incubo – intervenne Bryan, coprendomi le spalle. Scambiai una fugace occhiata di ringraziamento e tornai a fissare Mitch.
– Sì, ho fatto solo un brutto sogno. –
- Stavo andando in cucina per andare a prendere un bicchiere d'acqua, quando l'ho sentita gridare. –
- Che cosa hai sognato? – mi domandò.
Bryan si girò a guardarmi. – Già, piacerebbe saperlo anche a me. - Spalancai gli occhi. Gli avevo chiesto di non parlare, eppure non mi fece capire che non aveva nessuna intenzione di esaudire la mia richiesta.
- N-non me lo ricordo più – mentii. Forse ero riuscita a darla a bere a Mitch, ma non di certo a Bryan, che continuava a fissarmi con disapprovazione. Sapevo benissimo da me che gli avrei dovuto raccontare la verità, però non potevo. Anche se lui non mi avrebbe giudicata, non mi potevo fidare abbastanza; sarebbe andato a raccontare tutto a zia Esmeralda. Allora il Consiglio lo avrebbe scoperto in meno di un'ora. No. A parte Bryan, nessun altro avrebbe dovuto scoprire il legame che mi univa a Corsius.
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Cacciatori,
cosa ne pensate di questo nuovo capitolo? L'ho fatto un po' più lungo degli altri, perché continuate a lamentarvi della brevità di questi capitoli. Spero che lo apprezzerete. Anyway, vi è piaciuto? Spero che non sia troppo presto per parlare di SHIP... ma non posso farne a meno. Allora, ecco la mia lista con i rispettivi nomi. Come al solito fatemi sapere nei commenti chi preferite e perché. ;p
Deryan (Devee - Bryan)
Demitch (Devee -Mitch) Anche se sono cugini, ma shhh. Nelle ship tutto è possibile.
Dersius (Devee - Corsius) Che non so perché, ma credo che sarà quella più votata.
Lasciate una stellina se vi è piaciuto il capitolo e ricordatevi: COMMENTATE, COMMENTATE, COMMENTATE! Un abbraccio.
Con odio e amore,
- Martina :3
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Vampire Slayer
VampirosVINCITORE DEI WATTYS 2016 TRAMA «Non prendermi in giro perché ti ucciderò nel sonno!» Sin da quando ero bambina, sono stata addestrata a odiare le creature della notte. I miei genitori mi avevano affidata a un maestro che m'insegnò tutto quello che...