Era una proposta un po' troppo azzardata, lo riconobbi immediatamente, ma non sapevo a chi altro rivolgermi. Non potevo rischiare che qualcuno dei discendenti della stirpe di Corsius venisse a conoscenza dei miei piani. Avrei rischiato di essere rinchiusa per sempre dentro una cella fino alla fine dei miei giorni, conoscendo bene il vampiro con cui avevo a che fare.
Potevo fidarmi di Abel? Non lo sapevo, ma non avevo nessun altro tra le creature della notte a cui chiedere. Era il solo che si era dimostrato "amichevole" con me, già dal primo giorno (anche se a primo impatto non era stato carinissimo, dato che il suo pensiero era quello di mangiarmi).
Abel mi fissò impietrito. Per un brevissimo attimo, mi passò per la mente l'idea che fosse una statua.
– Perché non dici niente? – gli domandai confusa.
Nessuna risposta.
Agitai una mano davanti al suo viso, in modo da fargli sbattere almeno le palpebre. – Ehi, sei connesso sul pianeta Terra? –
– Fai sul serio? – mi domandò, alzando un sopracciglio. Per prenderlo in giro lo feci anch'io.
– Cos'è che ti turba, oh grande Abel? – dissi, facendo la voce maschile.
– Non prendermi in giro, Devee. Non sto scherzando. – Sembrava seriamente preoccupato, anche se non riuscivo a comprenderne il motivo. Non poteva davvero pensare che non avrei fatto niente e che mi sarei comportata come una perfetta serva, non era da me.
– Abel, non ti sto prendendo in giro. I-io non posso restare qui, Corsius ha in mente qualcosa che ha a che fare con me e la mia famiglia ed io sono in dovere di impedirglielo, anche a costo di far uccidere il mio maestro. –
Abel non si preoccupò a nascondere il suo stupore, che fece trasparire come l'acqua in un bicchiere di vetro. – Non capisci che è rischioso mettersi contro di lui? –
– E cosa dovrei fare, fingere che tutto vada bene? Lui mi ha privata del libero arbitrio, Abel! Tu che faresti al mio posto? – gli chiesi, infuriata.
– Mi ucciderei – disse semplicemente.
Non riuscivo più a reggermi in piedi, ero troppo stanca per quello che nei giorni precedenti mi era accaduto. Mi accasciai al suolo, toccando la neve con le mani nude. Era così candida e fredda, proprio come i mostri con i quali vivevo.
Avevo paura, mentirei se affermassi il contrario. Non potevo fidarmi di nessuno, eccetto Abel che sembrava molto protettivo nei miei confronti. Poteva contendersela benissimo con Bryan.
Certo, non potevo negare di essere rimasta colpita dalle parole di Abel; se c'era un vampiro del quale ero straconvinta che non si sarebbe mai tolto la vita, quello era proprio lui. Mi era sempre parso come colui che riesce a superare tutti i problemi a testa alta, riuscendo a trovare sempre un modo per andare avanti...Abel si abbassò accanto a me e mi posò la mano sulla spalla. – Non sei sola, Devee – mi sussurrò. Il calore del suo alito che andò a schiantarsi contro il mio orecchio, procurandomi un leggero brivido.
– Questa è una bugia, sai bene che noi Cacciatori siamo destinati a rimanere da soli. – Alzai lo sguardo per incontrare il suo, ritrovandomi davanti una preoccupazione che non sapevo come far dissolvere.
– Finché avrai questi pensieri, non riuscirai mai a far avvicinare le persone a te. –
– E chi ti dice che io voglio far avvicinare le persone? Chi ti dice che non sia io che voglio tenerle a debita distanza? – iniziavo ad innervosirmi mano a mano che passavano i secondi.
– Andiamo, non mentirmi. Sappiamo entrambi che dopo quello che ti ha fatto Corsius cerchi il più possibile di stare con qualcuno. –
Touché.
– Ti comporteresti esattamente come me se fossi costretto a vivere con la persona che ti ha portato via tutto ciò che avevi di più caro al mondo, Abel! –
Abel si alzò in piedi, porgendomi subito dopo la sua mano affinché la prendessi. Allungai la mano e, proprio come feci quando ero una bambina, afferrai la mano per mettermi in piedi.
Il sorriso che mi mostrò non appena la presi mi scaldò il cuore. – Ti aiuterò ad ogni costo, Devee. Te lo prometto – mi disse, baciandomi sulla fronte.
Per la prima volta in tutta la mia breve esistenza, mi sentii travolgere da tante emozioni che non conoscevo e alle quali non sapevo dare un nome.
Guardai Abel dritto negli occhi e gli sorrisi.
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Angioletti,
Sono tornata! Buon San Valentino a tutti quanti, miei carissimi lettori. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se non è molto lungo. E' da tanto tempo che non aggiorno questa storia e voglio scusarmi con voi. Ho avuto molte cose da fare e poco tempo per farle, ma ora sono di nuovo qui e vi prometto che cercherò in tutti i modi di farmi perdonare. XD Perciò via i forconi e i fucili e godetevi questo capitolo. Mi raccomando commentate in molti e pazientate una massimo una settimana per il nuovo capitolo, presto arriverà!
Se non mi seguite, fatelo e seguite le altre storie perché sono molto carine. Inoltre volevo ricordarvi che è uscito il mio libro LE CRONACHE DI LAFYEN - IL RISVEGLIO DELLE GUARDIANE, lo trovate su lulu.com e nella mia bio trovate il link diretto.
Un abbraccio, Lady Mars :3
P.S. grazie per i 37K di letture!
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Vampire Slayer
VampiriVINCITORE DEI WATTYS 2016 TRAMA «Non prendermi in giro perché ti ucciderò nel sonno!» Sin da quando ero bambina, sono stata addestrata a odiare le creature della notte. I miei genitori mi avevano affidata a un maestro che m'insegnò tutto quello che...