ANGIOLETTI!
Innanzitutto, grazie per le 17K letture, siete stupendi. Secondo, sono veramente fiera per aver raggiunto la 9a posizione in vampiri. Quindi, grazie infinite; senza di voi non ci sarei mai riuscita. Vorrei chiedervi - se vi andasse - di tradurlo in inglese (qualora, tra i miei lettori ci fosse qualcuno estremamente bravo con la lingua). Chi fosse interessato potrebbe scrivermi per messaggio privato, sarebbe stupendo. Vorrei tradurlo io, però ho il timore che la mia conoscenza della lingua sia troppo "scolastica". Detto questo, è il momento degli sponsor: vorrei consigliarvi l'account del mio amorino @shadowaker; scrive poesie - alcune delle quali hanno anche vinto dei premi. Se siete interessati, passateci!
Bando alle ciance, passiamo al capitolo! Commentate, fangirlate e lasciate una stellina se vi piacerà XD
- Martina :3
P.S. Se non sono nei vostri following, allora aggiungetemi perché so dove abitate ❤
......................................Ero decisa a cambiare strategia. Non potevo di certo aspettare che Corsius si facesse vivo, portandomi in dono qualcosa che non avrei di certo apprezzato. Magari sarei stata io a riservargli qualcosa di davvero speciale, come una pallottola placcata in argento dritta nel cuore ad esempio. Non volevo vedere la sua orrenda faccia in giro per l'accademia e men che meno viverci. Ma ho imparato che non si può avere tutto dalla vita, per cui preferisco affrontare i miei problemi a colpi di pistola.
Per tutta la notte non sono riuscita a chiudere occhio, così mi sono ritrovata a veder sorgere l'alba per la seconda volta in questa settimana, e la cosa mi mise di pessimo umore. Tutto stava nel decidere con chi prendermela e come sfogarmi, ma in quel momento volevo soltanto dormire: il resto poteva aspettare e avrebbe aspettato.
L'alba scivolò nel cielo come un manto di luce, sul quale il pianete Venere scintillava come un piccolo diamante.
Quando fui abbastanza sicura che tutta l'accademia era sprofondata in un sonno profondo, uscii dalla camera facendo molta attenzione a non svegliare la mia vicina di letto. A differenza dei vampiri, i licantropi non avevano bisogno di addormentarsi durante il giorno e non avevano quell'aspetto da cadaveri ambulanti.
Misi la testa fuori dalla porta che affacciava sul corridoio femminile. Regnava un silenzio tombale, ero fortunata. Dovevo solo cercare il corridoio maschile e trovare la stanza di Bryan o di Mitch. Ero più che sicura che a quell'ora erano già svegli. Mi sarei sentita a disagio se avessi scoperto che ero l'unica che non riusciva a prendere sonno.
Iniziai a percorrere il corridoio completamente oscurato dalle tende color notte – tipo quelle che si possono trovare in qualsiasi dormitorio maschile di un college.
Che tranquillità... pensai. Era il momento più adatto per uscire di nascosto e farsi una passeggiata per l'accademia terrore.
Riuscendo quasi a percepire quelli che dormivano nelle stanze, ebbi la tentazione di origliare a una porta per ascoltare il respiro dei vicini. Però non dovevo farlo, il mio obbiettivo era di trovare la camera dei Cacciatori e non avrei permesso a niente e a nessuno d'intralciare il mio cammino. Quando Francy era tornata dalla cena, mi aveva portato un panino che aveva preparato di fretta per non farsi scoprire dai professori; la regola voleva che gli studenti che non si presentavano durante il pasto, sarebbero rimasti a digiuno fino a quello successivo. Facile rispettare quella regola se tutti fossimo stati dei vampiri, però provatelo a dire ad un'adolescente in pieno sviluppo. Ma dovevo ritenermi anche fortunata, almeno la mia compagna di stanza non era un succhiasangue. Avrei dovuto rinchiuderla solo una volta al mese, durante la luna piena.
M'imbattei nel corridoio del lato opposto a quello dove era la mia camera. Non saprei dire come percepii che in quel lato del castello di Dracula c'erano le camere dei ragazzi, forse perché da sotto alcune porte usciva un tanfo infernale. Speravo solo di non dovermi mettere a combattere, avevo portato con me solo un pugnale di legno ed una pistola (perché era quello più vicino a me e non volevo che Francy si accorgesse che me l'ero svignata).
Volevo mettermi ad aprire ogni singola stanza, ma sapevo che non avrei finito nemmeno per l'anno dopo e di quel passo si sarebbe fatto notte e tutti i morti viventi sarebbero ritornati dal loro sonno cadaverico.
Dal fondo del corridoio sentii delle voci, stile risatine da post sbronza. Pregai con tutta me stessa che non ci fossero dentro anche Mitch e Bryan, dovevo assolutamente andare a controllare se fossero stati coinvolti anche quei due.
Strinsi la pistola ancora più forte, per infondermi coraggio. Non mi avrebbero potuto nuocere finché avessi tra le mani la mia amatissima Walter semiautomatica con il calibro di 7.65, era il mio gioiello. Feci irruzione nella stanza, non dicendo nulla. Tra i presenti qualcuno si lasciò sfuggire un gridolino di sorpresa – o perché stava venendo. Quel posto era un bordello, che schifo. C'erano ragazzi che fumavano erba, altri che sbattevano donne da qualsiasi parte; mi sentivo parecchio a disagio. In quell'accademia, il giorno era come la notte e secondo loro era normale svolgere queste cose alla luce del sole. Tra i membri del circolo dei drogati c'era anche il tizio che si era ritrovato un paletto nel cuore la sera prima. Stava fumando erba insieme a... Mitch?! Non riuscivo a credere che un tipo gracilino come mio cugino avesse avuto la forza di assumere droghe psichedeliche.
– Mitch! – borbottai. I suoi occhi erano spenti, come se non fosse lui. Si girò a guardarmi, mentre continuava a ridere sguaiatamente. Mi avvicinai a lui e gli mollai uno schiaffo in pieno viso. – Riprenditi, Cristo! – Niente, era partito per la tangente.
Il vampiro al quale avevo dolcemente donato una palettata nel cuore scoppiò a ridere, facendomi sorgere la fatidica domanda: «Ma perché non sta dormendo?»
– Vuoi unirti alla festa, Cacciatrice? – mi chiese il biondino. Il potere che emanava la sete di sangue, mi fece venir il voltastomaco. Aveva impregnato tutta la stanza, faceva veramente schifo.
– Grazie della proposta, ma passo – ribadii infastidita. Volevo solo riprendermi mio cugino ed andare via da questo posto.
– Be', sei una guastafeste.– Una ragazzina mi passò accanto, con un misero lenzuolo che le copriva le intimità,andò a sedersi in braccio al vampiro biondo, che non esitò un istante a nutrirsidi lei. Dio, come si può cadere facilmente in basso. Guardai il sangue della ragazza scenderle per tutto il corpo, e questo mi faceva venir voglia di piantare una pallottola nel cuore a quel bastardo.
– Mitch, andiamocene – gli ordinai, prendendolo per un braccio. Non misi tanta forza a tirarlo su, era leggero come una piuma. Mi chiesi come un tipo simile potesse essere un Cacciatore e appartenere alla famiglia Hamilton, era un disonore averlo come parente. Se zia Esmeralda lo avesse visto fraternizzare con coloro a cui diamo la caccia, lo avrebbe appeso ad una corda e lasciato cadere dalla torre dell'orologio della chiesa vicino alla loro magione.
– Credo che dovrebbe essere Mitch a scegliere, Devee – disse una voce alle mie spalle.
– E tu come ti permetti ad offrire droghe a minorenni? – Mi girai a guardare il ragazzo che aveva osato mettere bocca, ma rimasi paralizzata. Non riuscivo a muovere nessun passo verso di lui. Merda!
– Ci rivediamo ancora, poupée – esordì Corsius, con un sorriso beffardo stampato sul viso.
STAI LEGGENDO
Vampire Slayer
VampireVINCITORE DEI WATTYS 2016 TRAMA «Non prendermi in giro perché ti ucciderò nel sonno!» Sin da quando ero bambina, sono stata addestrata a odiare le creature della notte. I miei genitori mi avevano affidata a un maestro che m'insegnò tutto quello che...