Angioletti, innanzitutto volevo ringraziarvi per le 16'100 letture! Siete dei tesori, e grazie a voi sono riuscita ad arrivare undicesima nella sezione "Vampiri". Non so come ringraziarvi, se non dedicandovi questo capitolo. Spero che vi piaccia! Un abbraccio e buona lettura.
Martina :3
P.S. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, a presto ;')
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In una maniera molto umana, il bambino preside smise di ridere poco a poco, finché nei suoi occhi continuò a luccicare soltanto una sorta d'ironia che non era per niente rassicurante: rammentava lo sguardo con cui un falco osserva una serpe. – Sei molto coraggiosa... oppure molto stupida – commentò l'immortale.
- Come dicevo, sembra proprio un film. –
Tutti parvero ignorare la mia battuta ironica. Il ragazzino immortale si alzò dalla sua sedia e si avvicinò a me. Riuscivo ad avvertire il potere che emanava, era lascivo. Molto probabilmente si nutriva di lussuria, oltre che di sangue; dati i suoi secoli non mi sarei sorpresa affatto se ne fosse stato capace.
- Non mi sono ancora presentato, il mio nome è Aloysius. Sono uno dei cinque Vampiri Antichi. – La convinzione con la quale pronunciò il suo nome e la sua posizione nel ceto sociale era ammirevole. Mi ero dimenticata quanto erano vanitosi i vampiri, credevo che sono Corsius fosse così, invece mi dovetti ricredere. Che fossero solo dei presuntuosi senza cervello? Probabile.
- Credevo che non mi avresti mai rivelato il tuo nome. Ebbene, io sono Devee Hamilton. –
- So perfettamente chi sei, Cacciatrice. E devo ammettere che è un piacere incontrare la donna che ha fatto impazzire uno dei più anziani vampiri. –
- Be', lo stesso non posso dire io. Per me non è affatto piacevole fare la tua conoscenza, Aloysius. – Avevo deciso di mettere da parte le formalità, d'altro canto non facevano proprio per me. Dargli del tu stava a significare che non mi facevo intimorire da uno che sarebbe dovuto morire millenni or sono. Gli avrei portato rispetto solo se si fosse trovato sul fondo di una bara e non fosse stato in grado di riaprire più gli occhi, perché ridotto in un pugno di cenere.
- Che cosa sai dell'Ordine dei Cinque? – mi domandò Aloysius, iniziando a girare intorno a me. Odiavo quando qualcuno mi ronzava intorno come un avvoltoio, mi faceva salire l'ansia. Mi scansai dal punto in cui ero ferma, per far capire al piccolo preside che non avevo nessuna intenzione di essere trattata come una criminale sotto processo. Di solito ero io che facevo domande, non il contrario.
- So soltanto che è un antico ordine di vampiri. Gli Anziani, per così dire. –
- Non sai molto, allora. Eppure, ti ritieni idonea a darci la caccia. Voglio sapere il motivo di tanta sfrontatezza. –
- Sai chi sono, Aloysius. Saprai sicuramente cosa mi ha spinta ad intraprendere questo percorso senza ritorno. – Guardai lui, poi osservai di nuovo il branco di mostri.
- Comincio a capire perché Corsius ha una passione morbosa nei tuoi confronti... - borbottò Aloysius, in tono asciutto, privo di umorismo. La sua voce stava perdendo il tono musicale e lo faceva a poco a poco, come il ghiaccio che si scioglie se messo al sole.
- Credo che converrai con me sul fatto che Corsius sia un maniaco sessuale – intervenni, non lasciando trasparire alcun segno di divertimento. A dire la verità, ero stanca, arrabbiata e spaventata. Mi sarebbe molto piaciuto chiudere quella ridicola faccenda ed arrivare al sodo il prima possibile.
Aloysius tornò a sedersi accanto ai suoi seguaci, incrociando le mani. – Non posso comandare le scelte di Corsius, non ne sono in grado. Il mio consiglio è di dimostrarti buona e di essere appagante nei suoi confronti – mi suggerì.
- Sappiamo entrambi che questo non potrà mai accadere. Perché ostinarsi a continuare con questa farsa? – gli domandai cinica. Volevo sapere fino a dove si sarebbe spinto. Non riuscivo a capire per quale motivo non contraddiceva Corsius. Ne era in grado, ma per qualche ragione era come se fosse sottomesso a lui. La sua infelicità impregnava le pareti come il sangue di cui tanto bramava il sapore.
- Hai conosciuto molto bene Corsius, eppure non ne sei spaventata. Perché? –
Sbuffai. Non mi piaceva quando qualcuno rispondeva alle mie domande con altre domande. – Odio Corsius, anche se ho paura di lui non posso permettermi di darlo a vedere. –
- La maggior parte degli umani, se sapesse che fosse cercata da un vampiro, si metterebbe ad urlare. Tu non reagisci così e questo mi fa molto incuriosire. –
- Non credo che risolverebbe i miei problemi iniziare ad urlare come una gallina, non credi anche tu? – Aloysius abbozzò un sorriso compiaciuto.
- Hai ragione, Cacciatrice – ammise. – Ora puoi ritornare alle tue lezioni. Spero che la permanenza in questa accademia ti faccia cambiare idea su noi "mostri". –
Prima di voltarmi ed uscire dalla stanza, gli sorrisi beffardamente rispondendogli: - Ne dubito, ma grazie per aver fiducia in me. –
Uscii dalla stanza, seguita da Francy. Avevo l'impressione che sarebbe diventata il mio cagnolino e che non mi avrebbe mai lasciata un attimo da sola. Forse perché glielo aveva ordinato Corsius in persona. Erano ormai giorni che non lo vedevo, ed iniziavo a domandarmi dove diamine fosse finito. Quando qualcuno non si fa vedere per un po' di tempo fa pensare solo ad una cosa: che sta architettando qualcosa. Sicura come la morte, non mi sarebbe piaciuto scoprire di cosa si trattava.
Mentre percorrevo il corridoio per avviarmi alla prossima lezione, mi voltai a guardare Francy - che continuava a camminare a testa bassa.
– Senti... credi che sia possibile saltare la prossima lezione? – le domandai.
Francy tirò su il viso e mi guardò di sbieco. – Perché vorresti saltare la lezione? –
– Voglio accertarmi che Mitch e Bryan stiano bene. –
– In teoria non potresti, tra due ore ci sarà la pausa spuntino e ci riuniamo tutti nel salone grande per la cena. Potresti incontrarli lì – mi suggerì.
– È che non ho tanta voglia di partecipare alle lezioni, stasera. Infondo è la mia prima notte qui, vorrei farci un attimo l'abitudine. Mi capisci, vero? –
– Sì, certo. Ti capisco perfettamente. –
– Allora spero non ti dispiacerà se andrò in camera mia a distendermi un po' sul letto – aggiunsi, iniziandomi a dirigere dalla parte opposta.
– Affatto. Ci vediamo dopo e casomai ti porto un panino. –
Le sorrisi calorosamente. – Sarebbe magnifico. Grazie ancora, Francy. –
– Ma figurati. – E mentre la figura di Francy si faceva sempre più distante ed oscura, ero sempre più vicina all'essere in pace con me stessa.
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Vampire Slayer
VampireVINCITORE DEI WATTYS 2016 TRAMA «Non prendermi in giro perché ti ucciderò nel sonno!» Sin da quando ero bambina, sono stata addestrata a odiare le creature della notte. I miei genitori mi avevano affidata a un maestro che m'insegnò tutto quello che...