Il bigliettino.

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Tornata a casa, poggio i miei acquisti sulla poltrona. Non riesco a non pensare agli occhi di quel ragazzo, al suo viso stranito e alle sue labbra.
Mi dirigo in bagno e comincio a prepararmi, metto un tubino azzurro e dei sandali dorati prima di mettere un po di fondotinta, blush e mascara.
Chiamo Sandy.

-Pronto, Sandy? Io sono pronta, sto per uscire. Ti passo a prendere tra giusto 15 minuti?-

-Certo Cloe, ti sto aspettando!-

-Ok, arrivo.-

Prendo le chiavi della mia Audi r8 ed esco di casa.

Sandy apre la portiera dell'auto ed entra. È bellissima: indossa un completo color porpora composto da una camicetta e un pantalone a palazzo su tacco 12. Ha i capeli raccolti in un ordinatissimo chignon ed un trucco fantastico, non mi sentiró mai alla sua altezza.

-Dove andiamo?- Le chiedo.

-In un posto mooolto carino!- Mi risponde con un sorriso a 32 denti.

Entriamo nella discoteca dopo aver corrotto il buttafuori che per i nostri 21 anni non voleva farci entrare.
Ci accomodiamo ed ordiniamo i soliti Cuba Libre, poi Sandy mi dice di dover andare in bagno.

-

Sono sola da circa mezz'ora, Sandy si è fermata sulla pista da ballo con dei ragazzi. Decido di alzarmi, non mi sento a mio agio in questo posto. Sandy mi aveva detto che mi avrebbe portato in un posto diverso, ma qui sono tutti così strani, così sciatti.

Mi avvicino al bancone e chiedo un whisky. Il cameriere me lo porge e io mi volto ad osservare la pista. Intravedo un viso conosciuto e un brivido mi percorre la schiena. Il ragazzo della 14th St., è lui! Sta ballando con Sandy e non so perché, mi provoca fastidio. Sto pensando di andare a ballare, ma non sono per nulla capace. Mi alzo e mi avvento verso la pista, non so cosa sto facendo ma non riesco a fermarmi.

Faccio finta di non vedere lui e tiro per il braccio Sandy. Ancheggiamo insieme a tempo di musica e io faccio sollevare di proposito il mio tubino mettendo in mostra le mie sottili cosce.
Prendo con una mano i miei lunghi capelli biondi tenendoli in pugno e sfoggiando il mio migliore sorriso continuo a scatenarmi. Mi volto per guardare lui e mi accorgo che mi fissa, è fin troppo bello. Mi faccio coraggio e mi avvicino.

-Tu..qui??- Mi precede.

-Potrei farti la stessa domanda!- Rispondo mentre continuo ad ancheggiare con lui.
Mi avvicino a lui e istintivamente gli avvolgo le braccia intorno al collo.

-Posso sapere almeno il tuo nome?- Sussurro al suo orecchio.

-Sono Louis, Louis Anderson. E tu?-

-Cloe Brown.- Rispondo prima di mordermi il labbro inferiore.

Smette di ballare e si stacca le mie baccia dal collo prendendomi la mano e trascinandomi via dalla pista.

Mi dirige fuori e si poggia alla mia R8 rossa, accanto a me.

-Non credi che non siamo degni di poggiarci a questa auto?- Dice piuttosto serio.

-Credo di essere degna di poggiarmi alla mia auto, non credi?- Rispondo piuttosto imbarazzata.

Spalanca gli occhi.
-Cooosa? Questa è la tua auto? Non credo di essere nemmeno degno di starti vicino!- Mi scruta da capo a piedi.

-Sono la figlia di Thomas Brown. E comunque, ti sembrerà strano.. ma stavo pensando la stessa cosa!- Rispondo sorridendo.

-Cosa? Starai scherzando spero. Probabilmente sono il ragazzo più umile che tu abbia mai conosciuto, non ho nemmeno mai visto un auto del genere!- Afferma con aria interrogativa.

-Mi riferivo ad altro, piuttosto che all'aspetto economico.- Mi dirigo verso il marciapiedi giocherellando con un piede e disponendomi di fronte a lui che è ancora poggiato alla mia auto.

-A cosa ti riferisci?- Si acciglia.

Sorrido imbarazzata.
-Ti sei guardato allo specchio?- Lo guardo dritto negli occhi, stavolta mi fermo di fronte a lui.

-Ora capisco!- Sposta lo sguardo prima a destra e poi a sinistra per poi guardarmi negli occhi.

-Perché non mi guardi?-

-È una delle cose più difficili che abbia mai provato a fare. Il tuo ragazzo?-

Continuo a non spostare gli occhi dai suoi, sperando che lo faccia anche lui.
Accidenti, è così bello.

-Come fai ad essere così sicuro che io abbia un ragazzo?-

-Ti sei guardata allo specchio?- Mi dice mordendosi il labbro inferiore. Stavolta mi guarda, è davvero troppo.

-Eh giá.. ho un ragazzo. Non ti aspettare che sia bello come te, Pero è carino. Mi ama, credo. Vive in italia, è proprietario della catena dei 'Best Western' .. ma vorrei tanto che vivesse qui, spesso mi sento così sola.. e la tua?- Abbasso lo sguardo.

-Sono solo.. non è ancora arrivata qualcuna che mi abbia stregato- Risponde sorridendo, accigliandosi.

Lo guardo stranita.

Da lontano sento una voce che mi chiama, Sandy.

-Mi dispiace, devo andare.- Lo guardo e mi avvicino per salutarlo.

-Aspetta.. tieni!- Tira un bigliettino dalla tasca e me lo porge.

Lo afferro, le nostre mani si toccano. Gli sorrido e cammino veloce sulle mie Loboutin dorate, lui mi fissa ancora.
Domani parto per l'Italia, vado da Adam, spero gradisca la mia sorpresa.

-

Spazio autrice.

Quale sarà la migliore sorpresa per una donna che da tempo non vede il suo uomo?

Grazie perché mi sostenete sempre.

Marikapell

Insegnami Ad Essere MiglioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora