Orgoglio

119 10 0
                                    

Cloe

Lo raggiungo e mi ci piazzo davanti, lui mi guarda stranito.

-Salve William, io sono Cloe Anderson.- Gli porgo la mano.

Faccio caso al fatto che è diventato pallido.

Poi si ricompone.

-Salve Cloe.. io sono William, come già noto che sai.- Fa un sorriso ironico. Non so perché ma lo odio giá dai suoi modi di fare.

-Già. Ehhm.. la tua posizione nel discorso non mi era ben chiara. Potresti chiarirmi che ruolo hai in questo affare?-

-William! Eccoti! Ci sta aspettando.. sbrigati!-

Il tizio sospira dal sollievo e segue Katy verso il giardino. Gli ha parato il culo, quella puttana.

La serata la passo cercando il suo volto, senza trovarlo in alcun posto.

Mio padre e tutta l'azienda, e dico TUTTA, si sono polverizzati.

-Cloe.. cosa ne dici di andarcene?- Louis è appoggiato svogliatamente ad una delle pareti della sala. Devo ammettere che ho fatto una cazzata a farlo venire, non l'ho degnato di una parola perché ero troppo impegnata a capire quale sia il mio lavoro.

Louis

Non ci sarei mai venuto. Avevo l' intenzione di parlare a Cloe della mia vita, di ciò che è stato Louis un tempo, con Nadine. In realtà ha solo pensato a cercare quelle teste di cazzo di Thomas e William.

Non so cosa ci faccio qui.

-Certo Lou, andiamo.-

In macchina non le rivolgo la parola e lei fa lo stesso.

Di bene in peggio.

Quando si ferma fuori alla mia abitazione la guardo.

-Buonanotte..- Sussurro.

-Anche a te.- Risponde.

Nessuna scusa, nessun dispiacere. Non si è minimamente accorta di avermi trascurato.

Scendo dalla portiera e lei va via.

Sono un disastro, un enorme disastro.

Insegnami Ad Essere MiglioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora