Louis
-Puoi stare qui stasera. Lì c'è il mio letto, lo divideremo in due.- Cloe continua a cercare tra i suoi vestiti qualcosa che mi entri.
-Cloe- Mi avvicino lentamente a lei - non ce n'è bisogno, sto bene così. Mi basta che ci sia tu accanto a me, vieni qui.-
Senza esitare viene tra le mie braccia ed io non posso fare a meno che pensare a quanto sia bella, e a quanto mi sia mancato il profumo dei suoi capelli.
La sento singhiozzare e capisco che qualcosa non va.
-Cloe.. perchè piangi?- Le sollevo il mento per poterla guardare negli occhi.
-Mi sembra che tutto ci si rivolti contro Louis.- Le lacrime ora rigano incessantemente il suo viso.
-Prima mio padre.. poi l'azienda, Nadine, l'incidente ed ora questo. Non riesco a vederti felice, lo capisci? E allora non riesco ad esserlo neanch'io. Saremo mai felici, senza che niente e nessuno diventi una preoccupazione?-
-Cloe.. smettila di singhiozzare. E' che prima di ottenere la felicità, bisogna guadagnarsela. Noi fino ad ora abbiamo saputo affrontare ogni ostacolo e ti prometto che supereremo anche questa. Prima o poi saremo felici, okay?-
Cloe annuisce, anche se sembra voglia convincere più se stessa che me.
-Secondo te, come potremmo mai dire di essere felici se prima non sappiamo cosa significa non esserlo? E' così che dobbiamo giustificare ciò che ci succede. Credi che io sia felice di ciò che ho vissuto stasera? E' ovvio che io sia felice che mio padre sia vivo, ma non riesco a non odiarlo per il suo egoismo. Ho pagato tutti i suoi debiti sudando e risparmiando anche sul nostro cibo, e lui torna dal nulla. Magari pretende anche che noi lo capiamo... non so quale sia la sua giustificazione, so solo che non credo di poterlo perdonare.-
Mi sfogo con lei, era tutta la sera che volevo dirlo. Da quando lei non c'è stata, ho capito che per ammettere qualcosa, ho bisogno di dirlo a lei. E' come se lo confidassi a me stesso.
-Scusami, tu sei in questa situazione ed io mi azzardo a piangere. Capisco cosa tu possa provare, io ti sarò vicina. Ti amo, Lou.-
La amo anch'io, più di qualunque altra cosa.
-Ti amo Cloe, con me potrai piangere quanto vuoi e tutte le volte che vuoi, tanto poi amo farti sorridere.-
Non riesce a trattenere un sorriso.
La tiro a me prendendola per un braccio e lei sussulta al nostro contatto. Nonostante il tempo che è passato continua ad essere timida con me.
Quando è a pochi centimetri di distanza dalle mie labbra mi avvicino e la bacio. Un bacio dolce ma deciso. Avevo bisogno di lei, le sue labbra sono l'unico luogo in cui mi sento sicuro e a casa mia.
La sollevo dolcemente e lei cinge la mia vita con le sue gambe.
-Andiamo a riposare, ti va?-
Lei annuisce.
Vado verso il suo letto senza staccare mai i miei occhi dai suoi.
-Stenditi- Cloe si siede lentamente sul suo letto, io la copro con le coperte prima di fare il giro del letto e distendermi accanto a lei.
Cingo le sue braccia con le mie e mi copro con le sue stesse coperte, restando coi miei sudici vestiti.
E' qui che voglio stare, non importa come. E' così che cado in un sonno profondo.
Sogno un bambino felice che gioca a calcio con suo padre, un uomo che mi somiglia parecchio. Sogno una vita felice, con Cloe.
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Insegnami Ad Essere Migliore
RomanceCloe Brown, figlia del grande Thomas Brown, dopo essersi laureata in Scienze Economiche alla New York University decide di intraprendere la carriera di suo padre. Louis Anderson, commesso di 'Trader Joe's' (uno dei green market della zona), vive co...