Louis
-Credo sia ora che tu vada in ufficio.. Cloe.- Non smetto di ridere.
-Certo.. e tu vieni con me!- È più ubriaca di quanto pensassi.
Però il padre ne sarebbe felice, immagino.
-Certo.. e io vengo con te.-
Cloe
Entriamo nel cortile e Katy ci saluta gentilmente. Louis è con gli occhi splalancati e in ascensore non posso fare altro che sorridergli innocentememte.
Il mio ufficio è come lo avevo lasciato, perfetto e in ordine come sempre. Mi accomodo alla mia scrivania e Louis rimane in piedi appoggiato al muro. Prendo il fascicolo che non ho terminato di analizzare e comincio a lavorarci su.
Mio padre entra dalla porta a scrigno:
-Cloe.. È l'ultimo per la B.C.C.-
Poggia il fascicolo sulla mia scrivania ma io non lo degno di uno sguardo.
-Adesso è la tua guardia del corpo?- Dice quando si accorge di Louis che lo guardava divertito.
-Certo che sí.- Rispondo con noncuranza.
Quando mio padre esce dall'ufficio ridiamo a crepapelle.Continuo a lavorare mentre Louis mi fissa ancora lí impalato.
-Cos'hai da fissare?- Lo guardo accigliata.
-Certo che questo "Cos'hai da fissare?" ce lo hai sempre in bocca!- Mi imita.
Mi fingo incredula. Non ci avevo pensato.
-Smettila di prendermi in giro!- Metto la testa tra le mie mani.
Si avvicina a me e mi prende per i polsi sollevandomi dalla sedia di pelle nera. Sono così vicina a lui che sento il suo respiro affannoso.
Suona il suo cellulare e mi allontano per permettere che lui risponda.
-Pronto.. si, sono io-
-Certo, quando dovrei venire?-
-Perfetto.. alla settimana prossima allora!-
Riattacca.
-Rag&Bone, il contratto da modello. Mi hanno accettato Cloe.. mi hanno accettato!- Mi solleva ed io avvolgo le gambe intorno alla sua vita e le braccia intorno al suo collo. Sono così felice per lui, non vedo l'ora che ricominci a lavorare. Non avrei mai voluto creare così tanti problemi a lui e a sua madre e farò il possibile perché lui recuperi ciò che gli ho portato via.
-Bene..- Mi rimette a terra.- Devo dare la notizia a mia madre.. e tu vieni con me.- Prende le chiavi della mia auto e si avvia alla porta.
-Cosa? Louis.. non sono pronta per conoscere tua madre. Ho bevuto, sono uno straccio!- Si volta e mi guarda.
-Quando mi hai detto che sarei venuto con te nel tuo ufficio io ho fiatato?- Santo cielo!
Aspetta una mia risposta.
-No..-
-Bene.. ti sei risposta da sola.-
Louis
-Puoi almeno permettere che mi dia una sistemata? Mi hai portata via dall'ufficio senza preavviso!- È la quinta volta che sbraita che vuole cambiarsi.
Di lei non ne avrò mai abbastanza.
Parcheggio fuori ad un negozio di abbigliamento, uno di quelli semplici che frequento io.
- Ti accontenterai di questo.. Cloe. Non ti aspettare che ti riporti a casa o alla fifth avenue.- La guardo esasperato.
-No.. va bene così. Ci metterò un attimo.- Esce dall'auto ed io la seguo dentro.
È esattamente un'ora e un quarto che scambia e ricambia tutti i capi del negozio, non credo ne sia rimasto qualcuno.
-Cloe..- Apro la tenda del camerino e per sua fortuna ha un completo in dosso.
-Lou.. non riesco a decidere.- Mi guarda rattristata.
- Non essere nervosa.- La abbraccio.-Sei perfetta in qualunque modo, anche come stavi prima. Mia madre non nota il modo in cui sei vestita, a lei basta aver visto quanto mi hai reso felice.- Brillano gli occhi ad entrambi.
-Immagino che odierà già mio padre..-
Rido a crepapelle.
-Questo non posso negartelo!-
La prendo per un braccio trascinandola alla cassa. Si sorprende per aver speso così poco per un autfit che, a mio ovviso, le sta benissimo.
La cassiera ci guarda storto mentre le diciamo che gli abiti che paghiamo li ha giá Cloe in dosso. Non avrà mai visto una matta come lei.
-Aspetta Lou!-
Amo quando mi chiama in quel modo.
La seguo di nuovo in camerino.
Raccoglie i suoi capelli in una lunga coda, poi mi guarda e mi sorride.
-Possiamo andare.- Sussurra.
-Sei bellissima.- Rispondo.
Le do un bacio sulle labbra ed usciamo dal negozio. Cloe trema per il nervosismo e durante il viaggio tengo una mano sul suo ginocchio per calmarla.Respira affannosamente ed io non posso che sperare che mia madre le piaccia.
Arriviamo al portone della mia abitazione e la guardo.
-Sei pronta?-
-Pronta.- Sembra che stia convincendo più lei stessa che me.
Busso al campanello.
Cloe
Quando bussa al campanello mi sento di svenire, le mie gambe tremano così tanto che non mi reggono.
-Tesoro!- Quella che deve essere per forza una cugina di Louis lo abbraccia forte ed io rido imbarazzata.
-Tu.. tu sei Cloe!- Corre ad abbracciare anche me ed io ricambio imbarazzata
Guardo Louis che nel frattempo si mette una mano davanti alla bocca in evidente imbarazzo maggiore del mio.
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Insegnami Ad Essere Migliore
RomanceCloe Brown, figlia del grande Thomas Brown, dopo essersi laureata in Scienze Economiche alla New York University decide di intraprendere la carriera di suo padre. Louis Anderson, commesso di 'Trader Joe's' (uno dei green market della zona), vive co...