Motivi

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Cloe

Ho appena indossato la vestaglia di raso avorio più comoda che ho. Raccolgo i capelli in un asciugamani ed esco dal bagno di camera mia.
Avevo bisogno di una doccia fredda che mi facesse sentire in un mondo parallelo e per un attimo ho dimenticato tutto. Non riesco a farmi passare di mente la scena a cui ho assistito alla Rag&Bone, a dire la verità è perché sono incredula. Non me lo aspettavo davvero, era l'ultima cosa che poteva venirmi in mente. Immaginare Louis che vive con Nadine mi lacera dentro, e costringo me stessa a non pensare a se l'avesse sposata. L'ha tradito, è chiaro. Se non fosse successo lui non mi avrebbe mai conosciuta, noi non saremmo mai stati insieme. Mi sento usata, sfruttata per dimenticare. Il citofono interrompe i miei pensieri. Sbircio dalla finestra di camera mia ma il lungo viale non mi permette di vedere di chi si tratta. Scendo velocemente le scale e alzo la cornetta del citofono.

-Cloe.. sono io, Mrs Anderson!-

Mrs Anderson?

Non ho alcuna voglia di parlare di Louis, ma ho davvero bisogno di parlare con lei. Mia madre mi manca davvero e se sapesse che ho mandato via una signora da casa mia si strapperebbe tutti i capelli dal cuoio capelluto.

-Prego Mrs Anderson!- Rispondo e premo il pulsante per l'apertura del cancello esterno. Apro la mia porta blindata e attendo impaziente che mi raggiunga dopo aver percorso il viale del giardino. Ha un'espressione meravigliata e so per certo che non si aspettava fossi così ricca. Non capisco come abbia fatto ad arrivare fin qui, forse Louis l'ha accompagnata? Un brivido mi percorre la schiena nel pensare a Louis e a come possa stsre adesso.

-Come ha fatto ad arrivare fin qui?- Le chiedo mentre la saluto cortesemente. La faccio accomodare e lei sembra poco a suo agio.

-Oh Cloe.. sei così famosa che mi è bastato chiedere un pò di informazioni.-. Giusto, come ho fatto a non pensarci?

-Inoltre avevo visto la tua casa in qualche foto con Louis apparsa sui giornali.- Ah.. ecco.

Mi viene in mente della rivista di cui mi ha parlato Sam, forse parla di quella? È per quello che Nadine sapeva già tutto. Ora che ci penso, forse nemmeno lei sapeva della mia esistenza fino a quando non ha visto quella rivista. È per quello, evidentemente, che parlava con voce ferita ed incredula..  fino a quando non mi ha vista. Si è letteralmente trasformata in una vipera in quel momento!

-Oh.. capisco.- Rispondo.

-Ti starai chiedendo il motivo della visita..- Certo che si.

-Lei può comunque farmi visita quando vuole.- Azzardo.

Lei sorride cortesemente.

-Lo immaginavo, e ti ammiro per la tua dolcezza ed educazione.-  È senza dubbio una grande donna.

Poi continua. -Dunque.. credo tu non sappia un pó di cose che avrei il piacere di chiarirti. Capisco che tu non abbia alcuna  voglia di parlarne.. ma è tuo diritto sapere certe cose.- Comincio ad innervosirmi.

-Avrei preferito che me ne parlasse suo figlio, con tutto il rispetto.-

Lei annuisce comprensiva.

-Se non vuoi ascoltarmi sei libera di non farlo.. ma non credo tu sappia tutto. Non è nulla che riguarda la loro storia. Riguarda te e Louis, di quando ti ha conosciuta. Ricordi quando ti ho detto che hai tirato fuori Louis da un casino?- Mi chiede.

Annuisco.

-Bene, Ascoltami allora..-

Insegnami Ad Essere MiglioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora