Pianto

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Cloe

-Da quando ti ha conosciuta è cambiato. In Nadine ha trovato solo un rifugio dopo la scomparsa di suo padre, nulla di piu.. credimi. Non può saperlo nessuno meglio di me, sono sua madre.- Spiega.

-Da quanto la conosceva?- Sbotto camminando verso il divano.

-Cloe.. non sono venuta qui a parlare di lei.-

-Da quanto la conosceva?- Ripeto voltandomi a guardarla.

-Da circa tre anni. Ma non è quella la cosa più importante... ha sempre voluto dirtelo.. da quando ti conosce. Non aveva il coraggio Cloe. Aveva paura di perderti. Anzi.. aveva il terrore, e adesso si è avverato.-

Ho un colpo al cuore. Può anche essere vero ma tutto ció non è una giustificazione.

-Credevo avessimo superato la fase della paura. Avevamo imparato a fidarci l'uno dell'altro. Mi spiega adesso come posso fidarmi dinuovo di lui?-

Lei si acciglia.

-Cloe è solo questione di orgoglio. Leggo dai tuoi occhi che lo vuoi, che ti manca al solo pensiero di non rivederlo più. Non sai come sta.-

Parla così solo perché è sua madre. È la madre più dolce e premurosa del mondo.

-La ringrazio di essere venuta..-Cerco di liquidarla. Parlare di ció che è successo mi innervosisce non poco.

-Cloe.. per favore..Non parlarmi così. Io devo andare.. ma tu pensaci.- Risponde.

Ci ho ripensato.

-Aspetti!-

Lei si volta a guardarmi. .

-Di quale casino parlava quando ci siamo conosciute?- Le chiedo.

Va verso il divano e si accomoda, io la raggiungo e mi ci metto di fronte, sulla poltrona.

-Ascolta. Si sono conosciuti da Trader Joe's. Facevano entrambi i commessi ed inizialmente era lei quella invaghita di lui. Hanno passato un pó di notti insieme, lui in realtà lo faceva solo per passatempo, credimi. Poi le cose si sono evolute. Lui ci stava perché era abituato, non perché l'amava. Ma hanno passato tanto tempo insieme, io conoscevo anche i miei consuoceri. Poi le cose sono cambiate, lei ha cominciato a stare con chiunque capitasse, lui beveva.. e quanto beveva! Ma non faceva nulla per farle capire che sapeva tutto, semplicemente ci stava male perché non aveva il coraggio di interrompere una relazione a cui era abituato. Non riusciva a concepire una vita senza Nadine, si sentiva una nullità perché lei lo aveva tirato fuori dall'ostilità verso ogni tipo di relazione. Con Nadine aveva accettato un rapporto  solo perché gli dava piacere fisico, e la sua paura di perderla era dello stesso tipo: una paura di mancanza in senso fisico. Non posso dimenticare quando Louis tornó a casa dicendomi che aveva passato la notte con te. Ho capito da subito che aveva sentito qualcosa di diverso, lontano dal solo piacere fisico. È per questo che ti ripeteva che eri diversa, ció che gli hai fatto provare non era suo solito, e inizialmente lo ha addirittura spaventato. Non credeva minimamente che si potessero provare sensazioni simili, al di fuori del piacere. Con te ha accettato una vera relazione Cloe, senza porre limiti ai suoi sentimenti. Adesso si è reso conto solo della nullità di ció che aveva passato prima, tra di loro adesso resta solo una complicità inevitabile, ma ti ho già spiegato da cosa dipende. Poi lei è rimasta incinta, lui si era messo l'anima in pace: avrebbe avuto una famiglia da portare avanti. Quando ha saputo che non era suo è stato un trauma per lui:
si è reso conto di aver perso. Il suo problema non era di aver perso Nadine, il suo problema era di aver perso e basta. Doveva cercarsi qualcun altra che gli avrebbe fatto passare del tempo. Poi dopo aver litigato con Nadine per la cinquantesima volta, ha incontrato te. Erano tornati a casa dopo aver passato la mattinata al lavoro, me lo ha raccontato lui. Avevano cominciato a litigare dinuovo perché Louis voleva che abortisse per continuare la loro relazione. Lui era pronto a stare con lei nonostante sapesse che lo tradiva continuamente, ma non gli importava. Non sai quanto gli ho ripetuto di dirti la verità.. ma aveva paura che fossi scappata per il fatto che ha accettato questo tipo di relazione. Con te voleva cominciare una nuova vita, imboccare una nuova strada, e pensava che tornare sui vecchi ricordi avrebbe solo fatto del male alla sua vera, nuova relazione. Il suo problema, adesso, non è solo di aver perso. Il suo problema è che ha perso te.-

Sto piangendo. Sto letteralmente piangendo.

-Ho solo bisogno di tempo.. adesso.-
Lei mi sorride prima di alzarsi e di andare verso la porta.

-Pensaci Cloe.. e credimi. Nessuno conosce Louis meglio di me.- Poi si volta ed esce da casa mia, immergendosi nel mio troppo-grande-giardino.

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