Cloe
Ieri sera siamo state allo stesso locale dell'altra volta. Sandy aveva chiamato delle sue amiche per stare in compagnia ma si è accorta presto che quella di riandare in quel posto non era stata una buona idea.
Esco dalla doccia e indosso la mia vestaglia di raso avorio per poi avvolgere i miei capelli in un asciugamano.
Tra poco arriveranno la truccatrice e il parrucchiere, Sandy ha voluto regalarmeli perché voleva che fossi "perfetta" per oggi.
Non lo sono, non lo sono per niente. Mi sento incompleta.. e il giorno del mio compleanno non è mai stato così insensato per me.La truccatrice mi ha praticamente trasformata ed il parrucchiere mi ha acconciato i capelli in una cascata di lunghi ricci. Devo ammettere che mi vedo più bella del solito. Prima di indossare il vestito scendo a controllare che sia tutto apposto. Il salone è una sala ricevimenti sui toni del rosa cipria ed un gruppo di violinisti è sistemato in un angolo. Il catering lavora agli ultimi dettagli e distribuisce gli aperitivi ai primi ospiti. Mi fermo sulla grande scalinata e decido di tornare sopra. Non credo di scendere, non ho alcuna voglia di festeggiare.
Louis
Scendo dall'auto e vado verso la villa. Spero che a Cloe piaccia il ciondolo che le ho acquistato stamattina.. non sarà un Tiffany&Co, ma ho comunque speso gran parte dei miei risparmi.
Un signore ben vestito mi accoglie e mi chiede il nome.
-Louis Anderson.- Gli dico.
-Mi scusi, signor Anderson. Il signor Brown ha esplicitamente chiesto di non farla entrare.-
Non ci posso credere..
Lo saluto cortesemente e vado verso l'auto per andarmene. Non so ora cosa farò.. non voglio che pensi che non voglio più vederla, mi manca molto. Chiudo la portiera dell'auto e metto in moto.
Sto per partire quando vedo Sandy, la ragazza del locale, che corre verso la mia auto. Esco dalla portiera e lei mi raggiunge.
-Aspetta, Louis. Non andare via! Lei tiene al fatto che tu sia qui.. per favore.- Parla affannosamente, credo che si sia fatta una gran bella corsa.-Non andrei via.. se suo padre non avesse ordinato di non farmi entrare.- Sono stanco di questa storia.
-Cosa? Fai sul serio? Oh mio Dio.. aspetta qui, ci penso io.-
Corre verso la villa ed entra. Io attendo lì che torni qualcuno.Cloe
Bussano alla porta.. è Sam.
-Cloe.. Cloe!- Urla entrando.
-Santo cielo, Sam. Cosa urli?- Sono distesa sul letto ad aspettare che finisca la serata.
-Cloe.. cosa fai ancora in questo stato? Sono le 20.30.. saresti dovuta essere giù un'ora fa!.- Mi tira per un braccio per farmi alzare.
-Non ha senso, Sam. Louis non c'è.. non posso credere che non sia venuto. Capisco che sia arrabbiato, ma è il mio compleanno, diamine! Sapevo che non sarebbe venuto.. ma ci speravo!- Rispondo.. e la abbraccio.
-Cloe.. non crederai alle tue orecchie. Louis è giù, ma tuo padre ha ordinato di non farlo entrare. Vestiti, fai in fretta e vallo a prendere. Non possono dire di no alla festeggiata! Sbrigati..-
Oh mio Dio!-Sam.. ma sei sicura?- Raccolgo in fretta il vestito, tolgo la vestaglia e comincio ad infilarlo. Sam mi aiuta mentre continua a parlare.
Sto tremando.-Certo Cloe! Sapessi come stava.. l'ho fermato giusto in tempo.. era così giù di morale che mi ha fatto pena. Ahh a proposito!- Mi alza la cerniera ed io mi siedo sul letto per infilare i sandali di raso rosa cipria.
-Dobbiamo fare i conti.. non mi hai detto nulla di tutto quello che stava succedendo. Se non avessi visto la rivista non saprei ancora nulla!- Rido sommessamente, sono cosí felice!
Ho infilato i sandali. Sciolgo i capelli e mi guardo al grande specchio dell'armadio .-Come sto.. Sam?- mi sistemo il vestito.
-Sei perfetta.. dovresti vedere lui!- Non vedo l'ora di vederlo.
-Bene.. vado!-
-Vai!- Mi lascia un bacio sulla guancia ed io corro per le scale. Non posso credere che sia venuto.. e sono sempre più incazzata con mio padre per non averlo fatto entrare.
Corro verso il viale del giardino ed al cancello lo vedo in lontananza: è ancora dall'altro lato della strada, più bello che mai.
Il cretino in ghingheri con la lista degli invitati tenta di fermarmi ma io prendo in mano la lunghezza del mio vestito e attraverso la strada. Quando mi vede da lontano si mette una mano davanti alla bocca. Corro verso di lui e quando lo raggiungo lo abbraccio così forte da soffocarlo, lui ricambia.
Mi solleva da terra.-Mi sei mancata.- Mi sussurra.
Ora sto impazzendo.
-Anche tu, Louis. Anche tu!- Mi rimette coi piedi a terra.
-Sei bellissima!- Esclama prendendomi il viso tra le mani.
-Dovresti guardarti, prima di parlare di me.- Lo prendo per mano e lo conduco verso la villa. Che la serata abbia inizio!
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Insegnami Ad Essere Migliore
RomanceCloe Brown, figlia del grande Thomas Brown, dopo essersi laureata in Scienze Economiche alla New York University decide di intraprendere la carriera di suo padre. Louis Anderson, commesso di 'Trader Joe's' (uno dei green market della zona), vive co...