Confessioni

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Louis

Durante la cena, senza rendermene conto, guardo più volte il volto di mio padre. Ha un'aria così tranquilla, spensierata e incredibilmente felice.  Il suo stato d'animo non può fare altro che coinvolgermi, ed è per questo che non trovo davvero nulla che stasera mi renda triste. 

-Va tutto bene?- Per quanto io possa essere cresciuto, mia madre capisce sempre, e dico sempre, quando sono sovrappensiero.

-Si mamma, stavo solo pensando.- Le sorrido dolcemente e continuo a mangiare il mio primo piatto.

-Sono felice che alla fine sia tutto apposto. Hai visto? I tuoi sacrifici alla fine sono serviti a qualcosa.- Devo dire che, in questo momento, non c'è affermazione più vera di questa. 

Stavolta il mio sorriso più che essere dolce è davvero smagliante. 

Nella mia distrazione, degna di uno sbadato come me, la mia forchetta casca dal piatto e finisce prima sui miei pantaloni e poi a terra. 

-Scusa mamma, vado un attimo in bagno.- Mi alzo e provo a nascondere mentre corro in bagno l'imbarazzante macchia di pomodoro che mi si è piazzata sul cavallo dei pantaloni. Sembro letteralmente una ragazza in pieno periodo mestruale.

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Per quanto io possa ancora provare a strofinare, la maledetta macchia non si decide a sparire. 

-Lou.. tutto bene?- Più la guardo e più penso di essere davvero fortunato. E' davvero la ragazza più bella del mondo. 

-Ehm.. diciamo di sì. Mi sono macchiato col pomodoro e la macchia non vuole andare via.- Si avvicina a me provando a trattenere una risata, anche se alla fine non riesce nel suo intento. 

-Stai ridendo di me?- Poggio il fazzoletto di stoffa sul lavandino e mi volto verso di lei prendendola per i fianchi. 

-Oh no, non lo farei mai..- E continua, stavolta senza provare in alcun modo a trattenere la risata.

-Bene bene.. stasera me la paghi eh.- Avvicino il mio viso all'incavo del suo collo ed inizio a baciarla delicatamente. 

-Se è questo il modo in cui devo ripagare i miei errori, imparerò a sbagliare più frequentemente.- Mi fa impazzire.

-Sei astuta, mh?-  Amo torturarle dolcemente il punto al di sotto dell'orecchio.

-Avevi dubbi?- Mi sorride, stavolta guardandomi negli occhi. Le sue iridi sono più profonde del solito, hanno un non so chè di nuovo, di più lucido.

-Affatto.- E quando poggia le mani sulle mie spalle e si stringe a me non posso fare altro che ricordare quanto la amo, ma soprattutto tutto ciò che, insieme, abbiamo superato. 

Mentre la stringo tra le mie baccia sento che il mio mondo è lei, e sento soprattutto che anche se non è proprio il modo in cui lei merita che glielo si chieda, è il momento giusto. 


-Ascolta Cloe..- Si stacca da me e mi guarda con aria preoccupata. -Ho.. ho pensato tanto alla 

nostra storia, a ciò che abbiamo passato ed a tutto quello che hai fatto per me. E.. diciamo che sono arrivato ad un conclusione.- Cloe ora ha la fronte corrucciata,  forse perchè mi sto dilungando un po' troppo, ma voglio godermi al massimo questo momento. 

-Devo preoccuparmi, Lou?- Sbuffo una risata e le prendo la mano. 

-No.. cioè forse. Scusa, intendo che forse devo farlo io.- La sua espressione diventa sempre più interrogativa. 

Tiro fuori la scatolina di velluto e mi metto in ginocchio. I suoi occhi, che erano già più lucidi del solito, si riempiono di lacrime e sorridono per la felicità. 

-Cloe, vuoi diventare mia moglie?- La sua prima lacrima scende ed io non posso che rimettermi in piedi e sollevarla da terra. 


Lei mi stringe più forte che può, e non c'è risposta più bella che potessi avere.



Cloe


Non penso di aver mai provato in vita mia più gioia di così. 

Amo Louis più della mia vita e non vedo perchè io non debba dirgli di si. 

So anche che anch'io avrei una cosa da dirgli, ma non so se questo sia il momento giusto e nemmeno se riuscirò ancora a trattenere il segreto.


Quando mi rimette a terra il mio respiro è diventato accelerato e le mie lacrime non cessano di fuoriuscire dagli occhi. Faccio un respiro profondo e con tutta la paura che in fondo so di avere, provo a tirar fuori ciò che anch'io ho da dire. 

-Lou.. Io, io..- Le parole fanno fatica ad uscire.

-Cloe se.. se credi di voler aspettare ancora del tempo io..- Ma cosa ha capito?

-No Louis, no.  Anch'io ho una cosa da dirti.- Ammetto.

-Bene, è il momento delle confessioni questo.- Sbuffa una risata e stringe ancor di più le mie mani guardandomi negli occhi, proprio come se stesse cercando di capire ciò che devo dirgli.

-Io... sono incinta.- E il suo sorriso diventa così grande da coinvolgere anche i suoi occhi.


Ed ora si che posso considerarmi completa. 



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