Attento, Lou!

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Cloe

Spazzolo i miei capelli ancora bagnati e, dopo averli asciugati, indosso il mio vestito nero. Non mi sta bene come quello di Silvian Heach, ma può bastare. Stasera fa molto freddo, tra una settimana è natale e New York è gelida.

Prendo dall'armadio un lungo cardigan in lana nero e lo indosso,  poi raccolgo la mia pochette e le chiavi da sopra al letto. Alla fine del corridoio scendo il primo gradino della scalinata e sento una voce, quella di mio padre.

-No Katy, l'ho fatta sparire.- Katy.. lo sapevo!

Rimango ad ascoltare.

-Certo, tra poco scenderà.-

-Non lo so, ma le relazioni erano troppo simili a quelle di Robert.-

-No, non può essere. Non è così astuta.-

Io? Certo che no..

Mi cadono accidentalmente le chiavi ed il rumore risuona in salone. Accidenti!

-Certo Signore, a più tardi.- Improvvisa e chiude la conversazione.

Maledetto.

-Papà io sono pronta!- Annuncio mentre scendo le scale.

-Vai a prendere Louis?- Finge di sorridere.

-Certo!- Apro la porta e varco la soglia, chiudendomela alle spalle. Ho indossato la catenina che mi ha regalato Louis, spero ne rimanga felice.

                                -

Louis

Non ho raccontato a mia madre di Nadine, troverebbe il modo di cancellare il contratto, anche se credo se ne accorgerà presto: Rag&Bone non è una qualunque casa di moda.

Non so cosa provo per Cloe, so soltanto che il pensiero di perderla non mi piace per nulla, e la mia testa mi dice di prendere qualsiasi direzione che non sia quella di Nadine.

Sto giocando col fuoco e lo so, non dovrei. La direzione mi ha inviato un s.m.s., domani ho il primo servizio da Joffry Photographer e non sono per nulla eccitato. Non so che tipo di servizio sia e Nadine accanto a me è pericolosa.

Cloe starà per arrivare ed io non vedo l'ora di vederla. Sono così confuso. Ecco cosa mi ha fatto Cloe, mi ha scomposto. Quando l'ho baciata sbattendola su quella ringhiera è stato diverso, il cuore mi stava salendo per la gola e la volevo così tanto. La volevo dentro, dentro il mio petto. Sentivo il bisogno di stringerla forte, di farla mia e quando l'ho avuta mi sono sentito rinato. Lei mi scompone e ricompone nello stesso momento, Nadine mi ha distrutto e Cloe mi ha ricomposto. È così e non credevo che lo avrei mai ammesso.

Ero pazzo di Nadine, ma era un ossessione. Non so cosa fosse, ma con Cloe mi sento diverso. Amo il suo sorriso quando fa la timida, amo la sua voce mentre facciamo l'amore, amo ogni cosa che la compone, è totalmente perfetta. Ma non credo di amare lei.. non credo che si possa cambiare pagina. Quello che è stato è stato e sarà per sempre.

Suona il cellulare.

-Lou, sono fuori.-

-Scendo Cloe..- Le rispondo.

Nel corridoio mi guardo allo specchio, sistemo i capelli e vado alla porta.

-A più tardi!- Urlo.

-Attento Lou!- Mi risponde mia madre.

Chiudo la porta e scendo le scale del condominio. Ora si che sono eccitato, non per domani, non per ieri, non per Nadine. Sono eccitato ora, per Cloe.

Insegnami Ad Essere MiglioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora