Torna qui da me.

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Sandy mi trascina in camera sua, sbattendomi una rivista sul letto.

Non credo ai miei occhi.

"Cloe Brown con un commesso di Trader Joe's, Louis Anderson. Sarà il pezzo grosso dell'azienda?"

Recita con ironia la copertina della rivista, una di quelle pubblicate da mio padre.
Sono furiosa. Prendo la rivista e corro via sbattendo la porta d'entrata.

                                   -

-Papà.. cosa cazzo significa questo?!- Getto la rivista in aria sfrantumandola sul pavimento.

-Calmati, Cloe. Sai bene che questo è il mio lavoro!-

-Cosa..papà.. cosa diamine dici! Il tuo lavoro è spopolare la mia vita privata? È quello il tuo lavoro?!- Lo guardo in cagnesco. Sto urlando così forte che riesco a sentire l'eco fino al quinto piano.

Corro via prima che possa rompergli un vaso in testa. Sbatto la porta della mia camera e scoppio in lacrime. Lacrime amare.. lacrine di sangue.

Devo chiamare Louis.. non può sapere da qualcun altro. Non deve sapere.

Louis

Apro la porta di casa e trovo mia madre seduta al tavolo della cucina. Alza il capo ed ha lo sguardo vuoto.

-Mamma.. cosa è successo?- Mi avvicino.

-Ecco cosa.. Louis. Ecco!- Mi porge una rivista. Una foto di me e Cloe a Central park è la copertina. Deglutisco a fatica. Poso le chiavi della mia auto e mi accomodo accanto a mia madre.

"Cloe Brown con un commesso di Trader Joe's, Louis Anderson. Sarà il pezzo grosso dell'azienda?"

Non ho parole. Dev'essere stato suo padre. Non voglio, non posso credere ai miei occhi.

-Maledizione!- Getto in aria la rivista e corro in camera mia. Mi siedo sul letto esasperato, con la testa tra le mani.

Suona il cellulare.

-Louis... io devo parlarti.-
Sta piangendo, maledizione.. sta piangendo!

-Sto venendo. Sarò lì tra meno di 10 minuti. Non piangere.. cazzo! So tutto.-
Annuisce e riattacca.

Vado in cucina, prendo le chiavi e la rivista, poi esco di casa.

                                 -

Scendo dall'auto e le vado incontro. Ha lo sguardo perso nei miei occhi.
Mi abbraccia, mi stringe così forte. La sollevo e lei avvolge le gambe intorno alla mia vita. Continua a piangere.

-Non andare via.. ti prego. Non lasciarmi sola.

-Non voglio, piccola. Ma devo.-

-No, per favore no..- La rimetto a terra.

Comincia a piovere.

-Cloe.. tuo padre l'altra volta ha cercato di "corrompermi".- Mimo le virgolette. -Ha provato ad offrirmi dei soldi ed io, in cambio,avrei dovuto lasciarti perdere. Non ha funzionato, Cloe.. non avrei mai accettato una cosa simile.- Continuo col suo viso tra le mani. -Adesso.. adesso questo è troppo. Mi ha messo in ridicolo davanti a tutta New York, CI ha messo in ridicolo. Nessun super market mi vorrà più nemmeno come commesso, tutti rideranno perche il povero Louis Anderson  ci ha provato con la figlia di Thomas Brown.-Dico in una risata amara. -Tu per me non hai prezzo.. ma la tua vita si, ed io non voglio rovinarla. Dobbiamo stare lontani.. è per il nostro bene, prima che sia troppo tardi. Cerca di capire, per favore.. Cloe.-

La tiro a me e poggio la mia testa sul suo collo. Vorrei non conoscere il motivo.. ma mi scappa una lacrima. La pioggia comincia a farsi insistente. Alzo il capo ed asciugo la mia lacrima. Lei adesso sta davvero male. Prima che possa cambiare idea attraverso la strada e corro in auto, fuggendo per l'ennesima volta via da lei.

Vi ringrazio perché, anche se lentamente, aumentate giorno per giorno.

Louis continua a scappare.. tornerà  da lei?

Spolliciate!

Marikapell.

Insegnami Ad Essere MiglioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora