Non sapevo fosse lei.

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Louis

Apro la porta di casa e mia madre mi viene incontro con aria preoccupata.

-Com'è andata?-

Okay, è ora di dirglielo.

Mi faccio forza e sputo: -Nadine è la modella dei miei stessi servizi fotografici.- Lei non fiata, ha l'aria impassibile, come se se lo aspettasse.

Vado verso la mia camera e mi chiudo la porta alle spalle.

Adesso devo concentrarmi su Cloe, devo solo inventarmi qualcosa per stasera, non voglio deluderla.

Torno in cucina e mi siedo a tavola.

-Vuoi cenare?- Mi chiede mia madre.

-Si.- Un "Si." secco.

Poi però continuo:

-Mamma, non sapevo fosse lei la modella. Speravo davvero di cambiare strada.- Ho la voce tremolante, ho paura che reagisca male.

-Lo immagino. Quanto durerà?- Comincia a preparare la cena.

Non ho molta fame ma fuori la neve ha smesso di cadere e posso "sfruttarla", una serata diversa non è sicuramente quella che si passa a cenare in un locale.

-Altri tre servizi fotografici.-

Annuisce ma non commenta.

Vibra il cellulare.

"Puoi almeno dirmi cosa indossare?"

Dice un messaggio di Cloe.

"Vestiti comoda, e se hai fame cena."
Rispondo e mi accorgo solo dopo aver inviato il messaggio che sto sorridendo come uno stupido.

"Ok." Risponde.

Mia madre mi mette davanti un piatto di pasta al sugo e, quando ho finito di mangiare ho in mente cosa fare.

Mi alzo da tavola e corro in camera.

Prendo il cellulare e faccio il numero di Raul.

-Raul, sono Louis.-

-Ehi, Louis. Da quanto non ci si sente?-

-Da molto tempo. Scusami, ma sai che non è stato un bel periodo ma.. è per quello che ti chiamo.- Ha ragione. Un tempo era il mio migliore amico, mi ha aiutato con la storia di Nadine e dopo aver conosciuto Cloe non l'ho più visto.

-Wow. Cosa posso fare per te?- Percepisco la sua ironia.

-Hai giá chiuso le piste?- Sbotto.

-Quale? Quella di pattinaggio?-

-No.. quella da sci.- Ammetto che sto ridendo di me stesso, ma sono curioso di vedere la faccia di Cloe.

-Si, da circa 10 minuti. Sono ancora qui. Cos'hai intensione di fare?-

Rido.

-Capisco.. una nuova cotta.-

-Non è una cotta.. è qualcosa di più serio.- Sussulta.

-Sono così felice! Ascolta. Adesso stavo per entrare in macchina, posso portarti le chiavi. Lascio nel loft maggiore due tutoni e due paia di scarponi, non credo tu abbia davvero intenzione di sciare.- Adesso è lui che ride.

-Non pensarla sempre a modo tuo! Voglio solo che ci divertiamo.-

-Certo Louis. Certo che si.- Si sta davvero prendendo gioco di me. Mi mancava, è ancora il mio migliore amico.

-Smettila.- Rido. -Ti aspetto.-

Mi saluta e riattacca.

È perfetto. Voglio giocare un po' con lei, vorrei farle conoscere un lato di me che mi ha fatto scoprire lei stessa.
È stata una settimana dura, e il nostro rapporto dovrebbe crescere, non retrocedere. Credo comunque di doverle parlare di Nadine ma, per stasera, non c'è alcuna fretta.

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