Tempo dopo

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UN MESE DOPO

Cloe

Esco dal mio ufficio e percorro i chiari corridoi del nuovo edificio. Fare la modella mi piaceva, lo ammetto, ma ho deciso che non fosse giusto gettare la mia laurea in un cassetto. Amavo studiare nel campo dell'economia, e la cosa per cui disprezzo più mio padre attualmente è il fatto che non mi abbia mai fatto sfruttare le mie capacità.

Oggi sembra che anche le porte scorrevoli dell'uscita siano "addormentate". È così che funziona: quando si ha fretta, tutto sembra andare lentamente.

Mentre sono intenta a scendere i troppi gradini in marmo bianco per raggiungere l'auto, il cellulare prende a squillare, i fogli che un attimo prima erano nella valigetta sono sparpagliati sui gradini sino alla strada ed il mio cellulare decide di fermarsi dopo aver sceso almeno due gradini in salti. Fantastico!

Lo afferro velocemente mentre provo con tutta me stessa a non inciampare mentre raccolgo tutti i documenti sul pavimento e, quando guardo lo schermo del cellulare, mi rendo conto di non essermi mai sentita più sbadata di così.

-Max!- È il saluto più gentile che io possa dedicargli in questo momento.

-Cloe.. ma dove sei finita? Sei in ritardo!- Lo so, lo so.

-Max, sto arrivando. Sai che quando vado di fretta finisco per fare solo guai e peggioro le cose.- Ci si mette anche lui ora.

-Logorroica, farai meglio a sbrigarti! Ci vediamo al solito posto, al solito orario?- Metto in moto e non posso credere di esserci riuscita.

-Certo, pensi tu a tutto? Scusa, ma non ho tempo.- Sembro una bimba imbronciata.

-Penso a tutto io. A dopo.- Per fortuna che esiste lui...

Louis

-Louis, ti ho detto che la vedrai dopo. Ho organizzato tutto, dammi almeno la soddisfazione di venire con me!- Ci sta ancora provando?

-Mamma, è il giorno del mio compleanno, diamine! Non potevi spostare l'appuntamento a domani?- Comincio ad incazzarmi. Corro freneticamente per la casa in cerca di qualcosa di decente da mettere e lei continua a starmi dietro.

-Louis, quest'uomo ha un appuntamento con noi da un pezzo. Purtroppo era disponibile solo oggi. Ci andiamo, ti fai vedere, firmiamo il contratto ed andiamo via.- In realtà si tratta di lavoro, potrebbe essere un'occasione importante. "Quest'uomo", (come lo chiama lei) dev'essere un pezzo grosso e ha chiesto di me perché gli facessi da modello in una campagna pubblicitaria.

-Dov'è l'appuntamento?- Mi volto per la prima volta a guardarla.

-Al ristorante che ti piace tanto.- Cosa?

-Fammi capire. Hai fatto venire QUELL'uomo in QUEL ristorante?- È pazza sul serio.

-Ha detto che avrebbe cercato un ristorante dove cenare e ha chiesto che lo raggiungessimo lì. Io gli ho consigliato quello, è l'unico che conosco.- Emette una risata che tenta di nascondere, ma non mi sfugge.

-D'accordo, sbrighiamoci.- Afferro le chiavi dell'auto e aspetto che mia madre mi segua fuori di casa.

Insegnami Ad Essere MiglioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora