Calmati, Cloe.

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Cloe

Entro nell'ufficio di mio padre senza accendere le luci, quella della luna può bastare.

Quando mi avvicino agli scaffali l'ultima cartella è sparita, tutte le altre invece ci sono.

-Maledizione!- Urlo prendendomi la testa tra le mani.

Louis sussulta.

-Ha fatto sparire quella cartella Lou! Ha capito che non sono poi tanto stupida..-  Continuo a cercare tra le cartelle.

-Sei sicura di aver controllato bene?- Mi viene accanto.

- Si Lou.. ne sono sicura. Era l'ultima, l'ultima rimasta!- Continuo con tono alto.

-Capiremo di cosa si tratta Cloe..-

-Ma come? Come! Non credevo di avere un padre così stronzo.. non può essere.-  Louis mi prende tra le braccia e mi stringe forte.

-Cosa credi che ti stia nascondendo?-
Sussurra.

-Non lo so.. ma dev'essere qualcosa di grosso. Tra quelle cartelle c'erano tutti gli affari conclusi. Le mie relazioni, quelle che ho stilato in un mese mezzo di fottuta perdita di tempo, saranno state gettate in chissà quale camino della città!  Nessuna Lou, nessuna è presente tra quei documenti.-
Gesticolo indicando la quantità inimmaginabile di fascicoli ordinati come se non fossero mai stati scaraventati sul pavimento.

-Calmati, Cloe.- Viene di fronte a me e mette una mano tra i capelli.

Louis è l'unico che sta dalla mia parte. Mio padre, quello che poco più di due mesi fa credevo il mio mondo, mi nasconde qualcosa. Adesso tutto ciò che ho è Louis, le sue mani e i suoi sorrisi.

Prendo la sua mano ancora nel miei capelli e me la porto alla vita, poi lo bacio. Porto le mani al suo collo continuando a baciarlo, lui sussulta.

Porto una mano ai suoi jeans sbottonandoli abilmente e prendendo la sua erezione tra le mani. Louis mi solleva e mi porta alla scrivania prima di liberarsi della sua T-Shirt. Lo ammiro cogli occhi sgranati e lui comincia a sbottonare il mio miniabito in jeans. Quando rimango in reggiseno, mutande, autoreggenti e tacchi alti si piega in ginocchio e abbassa le cerniere ai miei stivali. Mi guarda negli occhi e con le mani sfila le mie calze, nel frattempo sono costretta a stringere le cosce per non venire.

Stira i muscoli del collo e divarica le mie gambe prima di prendere l'elastico dei miei slip tra i denti.

Scende delicatamente fino ai piedi portando con se gli slip. Non mi ha ancora toccata ed è giá troppo. Il fatto che lo stiamo facendo nell'ufficio di mio padre lo rende ancora più erotico.

Si rialza e comincia a baciarmi avidamente mentre con le mani abbasso i suoi jeans.

Mentre lo guardo negli occhi è giá dentro di me. Comincia a muoversi lentamente ed io sono persa attorno a lui. È così bello.. ed io non ne avrò mai abbastanza. Getto la testa all'indietro e lui prende il gancio del mio reggiseno sulla schiena prima di eliminarlo definitivamente.

Gli prendo i capelli tra le dita e bacio il suo collo mentre lui continua a fare miracoli su di me. È capace di sciogliere tutta la tensione dentro di me con solo una carezza, è così strano provare emozioni del genere, è così strano sentirsi unica per qualcuno.

Mi perdo nei miei pensieri mentre mi perdo in lui. Mi tremano le gambe e non riesco a contenermi, lui evidentemente se ne accorge e mi solleva, stringo le gambe intorno alla sua vita e veniamo insieme, più uniti che mai. Affondo la testa nel suo collo e lui mi stringe respirando il mio profumo, senza mai lasciare i miei lunghi capelli biondi.

Insegnami Ad Essere MiglioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora