La passione ha il tuo nome. Capitolo 9

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Eric.

Anche questa volta, standogli lontano, nonostante dedico la mia attenzione alla missione, lei è nei miei pensieri più contorti. Emily è un chiodo fisso nella mia testa, pure quando prendo il sangue e faccio sesso con altre donne, perché più mi reprimo con lei, più la bramo perché ciò che sono diventato, quello non lo poteva cambiare più nessuno. Una volta varcata la soglia, non si poteva più tornare indietro.

Due notti e due giorni di ricerche senza mai riposare, muovendoci su indizi e scie degli umani scomparsi, uccidendo, lungo il percorso, diversi Vampiri che avevano collaborato con il demone. Con i miei fratelli e con i membri della nostra squadra, assegnati a quella regione, completi del nostro armamento, finalmente lo scoviamo, dopo aver rivoltato l'intero Piemonte. Muovendomi con Tom e Carl, cauti e silenziosi come il nulla, mentre gli altri sono appostati all'edificio, ci caliamo dal tetto decadente di un mattatoio, arrivando fino a dove un tempo c'erano le celle frigorifere e lui è proprio sotto la direzione della mia balestra. Dalla mia trasformazione ormai, mi ritrovo a far fronte a situazioni che, messe a prova per un uomo, sarebbero di certo state riprovevoli, ma per me non è più così. Nel mio mondo la regola dice: io vivo, tu muori. E quindi sono pronto a compiere un'altra esecuzione. Evitando di respirare, per il forte fetore di resti umani in decomposizione inchiodati alle pareti formando un'opera astratta, prendo la mira mentre lui è intento a maciullare e divorare la sua ultima vittima umana. Facendo cenno a Tom, di restare fermo, sgancio il dardo d'argento centrando il suo torace. L'uomo si riversa sul vecchio tavolo, ma non è ancora morto, allora scatto aiutando Tom a tenerlo immobile dando modo a Carl di strappargli il cuore e di bruciarlo, uccidendo definitivamente anche il demone che è in lui. Lasciandolo mi rialzo e Tom prendendo delle budella e mostrandocele, con ironia, mi dice <<per quello che ha combinato e per dove l'abbiamo trovato, potremmo nominarlo il macellaio>> <<già, e anche questa è fatta, ma adesso sbrighiamoci, questo tugurio puzza troppo>>. Richiamando il gruppo, ordino ad Alex, com'era consueto, di farlo a pezzi e di portare la testa ad Albert, mentre lo fa usando la sciabola, dico agli altri di ripulire tutto, giacché restava poco dei cadaveri per farli trovare e restituire alle famiglie delle vittime, e a John <<vieni via con me>>.

Appariamo in casa mia e dopo avergli versato un bicchiere di sangue, gli chiedo <<che cos'hai scoperto!>> <<Sono stato nella sua città natale, ho parlato con chiunque la conosca e ho scoperto solo che da piccola fu gravemente malata di meningite. In seguito, risulta che ebbe un incidente stradale che causò la morte della madre, mentre lei ne uscì miracolosamente illesa. >> <<Io non credo nei miracoli>> <<nemmeno io! E questo mi ha spinto a cercare ovunque, nella vecchia e nell'attuale casa, ma non ho trovato nessun simbolo o amuleto che possa provare qualcosa>> <<resta il fatto, che lei ha qualcosa di diverso, dagli umani. >> <<Infatti, c'è di più. Mentre la pedinavo, è successo un fatto anomalo, si continuava a voltare indietro sicura che qualcuno la seguisse>> <<non mi dire che ti sei fatto scoprire come un principiante>> <<non sono un pivello, ho influenzato subito un uomo per farle credere che la corteggiasse. Riguardo alle sue abitudini, lei segue un corso di auto difesa con l'amico Matteo, va in Chiesa tutti i giorni, pochi minuti e dopo corre a lavoro, dove lì c'è anche la sua socia. Per quanto riguarda lei e la figlia, sono nominate nel suo testamento, che ha il suo amico avvocato, come sue uniche eredi>> <<tutto questo lo sapevo, a parte il testamento, che è irrilevante, ma della foto, hai scoperto qualcosa?>> <<Sì, la tomba è in Austria>> <<a quando risale la sua morte>> <<al 1895>> <<ma è lo stesso anno in cui l'ho conosciuta!>> rifletto ad alta voce. <<La conoscevi già?>> <<Sì, poi ti spiegherò, dimmi il resto>> <<ho fatto analizzare i due DNA, naturalmente con discrezione, nei nostri laboratori da Sheila, e quello di Emily non corrisponde alla donna sepolta. In quella tomba riposa una donna di colore. A quel punto ho pensato di indagare sulla sua famiglia. Ho prelevato anche il DNA dei genitori, ma è stato difficile perché sono stati cremati ed è per questo motivo che c'è voluto più tempo per avere i risultati. Anche sulla sua nascita c'è da pensare, è nata in casa con l'aiuto di un medico, il padre dell'avvocato, ma questo non l'ho potuto costatare perché il medico in questione è morto di cancro>> <<qui ci deve essere qualcosa sotto!>> <<Ascolta ancora, il DNA dei genitori non corrisponde con quello di Emily>> <<cosa?>> <<io però, non mi sono arreso. Ho indagato anche sui nonni: nessun cimitero italiano custodisce le loro tombe e allora mi sono affidato alla burocrazia. Tramite il nome dei presunti genitori sono risalito ai nonni e ho scoperto che entrambi, sia quelli materni, che paterni, sono stati uccisi nelle Fosse Ardeatine. La famiglia del padre non è ebrea, mentre quella della madre sì. I Gherardi, decisero di aiutare i Ricciardi, ma inutilmente perché furono catturati dai nazisti che scoprirono il tradimento dei Gherardi al regime, nascondendo quegli ebrei. I supposti genitori di Emily non furono catturati perché messi in fuga. Dalle carte risulta che il nonno paterno aveva una sorella monaca in un convento a Roma e recandomi in quel posto ho fatto ricerche approfondite. La monaca è morta e da un'altra, che all'epoca era una novizia, ho scoperto che suo nonno anzi tempo stilò un documento attestando i suoi beni e affidandolo sotto la tutela di sua sorella che tenne i due bambini, di sette e quattro anni nascosti, finché la guerra non fu terminata. Suo padre, alla maggiore età, in possesso di quei documenti, si dette da fare per riprendere in mano la sua vita. Nel frattempo i due ragazzi s'innamorarono e quando anche sua madre fu uscita, si sposarono. Non restano altri parenti, perché il signor Gherardi era figlio unico, e gli undici fratelli maggiori della moglie furono deportati e uccisi anche loro dai tedeschi. >> <<A parte tutta questa storia, Emily allora è davvero Annie!>> <<Sì! Io credo, o che quella bambina sia morta di meningite o nell'incidente e che lei, abbia occupato il suo posto con l'aiuto di qualcuno, costruendosi un'identità fittizia e visto che la conoscevi già credo che lo scopo sia tu, ma mi chiedo perché e per conto di chi? A questo punto penso che tu debba fare molta attenzione>>. Annuisco, pensando che solo una persona avesse l'ardire di complottare contro di me e questa è Rose. In passato, con altri aveva usato diversi stratagemmi per scoprire se rispettavano le leggi, e molti erano caduti nella sua trappola rimettendoci la vita e ora sospettava di me! Merde, dopo secoli, sono sotto accertamento. Per questo chiedo a John, <<hai ucciso durante le indagini?>> <<Solo qualche sciacallo che pretendeva una ricompensa in cambio di notizie false>> <<va bene, ma da adesso ti proibisco altri omicidi e specialmente non toccare più i suoi amici umani con i tuoi poteri, perché se si scoprisse, ci sarebbero morti in famiglia>> <<sissignore>>. Congedato John, salgo in camera e mentre mi cambio, penso che in fondo, anche se Rose ha un debole per me, dovevo aspettarmelo da lei ed ecco il risultato della sua misteriosa assenza la sera che andai da Albert; comprendo il motivo per cui servirsi di Annie, una donna ferita è un'arma letale contro un uomo, ma non capisco come diavolo aveva fatto a mantenerla in vita tutti questi anni senza trasformarla? Se volevo comprendere, dovevo fingere di non sapere e continuare a frequentarla comportandomi in modo esemplare con lei perché l'accertamento, principalmente, consisteva nel spiare le nostre abitudini e i nostri comportamenti nel mondo umano, e in particolare nei confronti degli umani, che dovevano essere esemplari.

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