Eric.
Questa notte, una nostra squadra, guidata da Nico, ha scoperto e distrutto, a Laax sulle Alpi svizzere, due covi sotterranei di Ludovic. Un'altra, comandata da Irma, ha catturato e ucciso sotto tortura, a Chiusi nelle valli toscane, dei Vampiri appena trasformati dai seguaci, nella speranza che il legame li avrebbe spinti a uscire allo scoperto per salvarli ma niente e di lui ancora nessun avvistamento. Mio padre ha messo al sicuro, in un nascondiglio, sconosciuto anche a noi, le cinque dell'oracolo date le intenzioni di Ludovic e sempre grazie a lui ho dovuto enunciare una data per Emily e il suo ruolo nella prossima vita immortale. Da qui a un mese devo trasformarla ma nel frattempo la mia protezione nei suoi confronti diventa più serrata. Ovviamente, la mia decisione è stata motivo di nuova discussione con Rose che esigeva che lo facessi subito, come del resto lo pretendevano anche gli anziani ritenendo assurdo mettere in pericolo la loro stirpe, quando il problema potesse essere risolto oggi stesso. Io però non agisco secondo il volere di nessuno, e il più delle volte trasgredisco anche a quello del mio creatore, e una volta messa per iscritto la data non esiste essere che possa cambiare le cose, come da legge. E sono consapevole di essermi creato altri probabili nemici, ma l'appoggio di mio padre per il momento è una garanzia sul mio volere. Adesso finalmente è finita la riunione e ora non mi resta altro che manipolare Emily. Per prima cosa, però, devo calmarmi e celare la rabbia nei suoi confronti. Quella donna è capace di aizzarmi con la sua ribellione e calmarmi con la tenerezza. E questo non lo sopporto. Ritorno in casa e la trovo in mezzo alla stanza ed è furiosa. Come mi piacerebbe farle capire, con i miei modi, una volta e per tutte che non deve osare avere più quell'atteggiamento con me, ma imponendomi la calma <<già sveglia>> le chiedo e lei più acida che mai <<è pomeriggio inoltrato se non te ne sei accorto, ma d'altronde come potevi, eri troppo impegnato a fare il cretino con la massaggiatrice>>. Mi ero accorto di lei, che ci vedeva dalla finestra della camera, mentre parlavo con Hajira dei turni di guardia, ma la massaggiatrice, in questione, avrebbe espresso sensualità nei gesti, anche se avesse dovuto annunciare l'imminente fine del mondo, è una sua caratteristica e la strega è veramente gelosa. Oh, inizia a essere più divertente la cosa! E lei mi sta dando lo spunto per attuare il mio piano e per distrarla dalla faccenda di ieri. <<Allora ritorno da lei a divertirmi con un massaggio intimo, magari invito anche qualcun'altra. Tu non mi aspettare alzata>> e nel momento in cui sto per voltarle le spalle dei goccioloni le cadono dagli occhi rigandole il volto in fiamme per la collera. Trattenendo un sorriso le vado incontro, ma lei indietreggia dicendomi <<non ti avvicinare. Non voglio che mi tocchi perché non ne posso più>> <<di me? Vuoi andartene>> <<e dove? Come? Con Milo e Alex che mi tallonano da stamattina? E questo mi crea disaggio soprattutto con Alex che mi guarda come se fossi una polpetta appetitosa>> urla con altre lacrime cadenti. <<Allora ho ragione. Vuoi andartene!>> e lei esasperata continua, <<tu non hai capito proprio niente. Io mi sento sola, ho bisogno di parlare con Adriana, ma non c'è un telefono, nemmeno il pc funziona>> <<sono disattivati per la tua sicurezza>> <<certo ma della mia salute non te ne frega. Sono andata da tuo fratello, e sempre con quei due dietro, perché mi sento male, ma loro non ci sono>> <<se non avessi bevuto a stomaco vuoto, adesso staresti bene>> <<non è questo il motivo. Guardami, sono gonfia ed è solo colpa tua, ed io sono spaventata e qui fuori poi, c'è un esercito e questo mi spaventa di più perché tu non vuoi dirmi cosa sta succedendo, ma nel frattempo hai ritenuto opportuno opprimermi in una gabbia e vogliamo parlare di ieri sera? Tu mi hai ingannato. Avevi detto che saresti venuto via con me invece all'ultimo momento hai ceduto il posto sull'elicottero a Rose, non dico che sia sbagliato perché se non l'avessi fatto c'è l'avrei ancora di più con te adesso, ma io ho avuto paura che non tornassi vivo. Perché io li ho visti quegli uomini. E poi ritorni e cosa fai? Mi rimproveri, mi minacci e non vuoi darmi spiegazioni. E non venirmi a dire che mi vuoi forte e senza paure, perché è impossibile. Io sono terrorizzata, ma tu da perfetto dittatore egoista non ne tieni conto. Mi vuoi al sicuro? Allora, voglio la verità. Qui non c'è solo il rischio di un rapimento, perché dai fatti qualcuno ha tentato di ucciderci. Chi sei tu? Che cosa mi nascondi? Io ho il diritto di saperlo>>. È davvero stressata e continua a piangere ed io non me la caverò tanto facilmente, l'unico modo è spiazzarla: ma guarda cosa sono costretto a fare per questa strega. Mi avvicino con passi lenti alla parete e accendo lo stereo inserendo il cd del Divo, poi deciso vado da lei e mantenendo il suo sguardo, cautamente la stringo tra le braccia. <<Lasciami Eric>> si ribella singhiozzando, <<balla con me>> le sussurro e inizio a muovermi lentamente. Attendo che il mio odore faccia il suo effetto, la sento meno tesa e più calma tra le mie braccia, e mettendole un dito sotto il mento le alzo il viso verso il mio e avvicinandomi alla verità, le dico <<c'è una regola, nel mio mondo, che m'impone a tacere per il tuo bene, ma un modo c'è. Se lo faccio, ho l'approvazione di mio padre che spera da qualche tempo che accada. Tu invece acquisiresti il potere necessario per ottenere ogni risposta alle tue domande. Dimmi di sì e tutto cambierà>> <<penso che manchi la domanda fondamentale per ottenere un mio sì>>. Scelgo la via meno ingannevole per lei e le dico <<sposami per davvero domani stesso e avrai solo da guadagnarci>>. Lei sbianca in volto e boccheggia, poi si copre la bocca con una mano, si svincola dalle mie braccia, corre direttamente in bagno e vomita. Accidenti, questa reazione proprio non me la aspettavo eppure ho preso la decisione di sposarla per rendere più accettabile la sua trasformazione, dandole anche un ruolo di rilievo per la casata di discendenza, oltre ai miei benefici e al mio personale divertimento. Lei fa capolino dal bagno e si lascia cadere sul divano dicendo <<non mi sento bene. Scusami>>. Mi accomodo al suo fianco <<sono io la causa?>> <<Forse per la tua irresponsabilità ma ora lascia stare, invece mi piacerebbe capire, però sii onesto!>> <<Riguardo a cosa?>> <<Al matrimonio. Faresti felice Albert, io ne trarrei dei vantaggi, ma tu cosa ci guadagneresti sposandomi. Perché vuoi me?>>. Vuole sentirmi dire esplicitamente che la amo, ma non mi esce proprio nemmeno mentendo, ma posso far intendere con altre parole che fosse così. Tanto è solo un fine per ottenere un mezzo <<beh, perché potrei volerti? In fondo fisicamente non sei nemmeno il mio tipo e poi non ci sono affinità tra di noi. Hai due occhioni blu che mi sfidano, adoro i capelli lunghi e scuri e tu li hai biondi. Se parliamo del carattere, sei timorosa e per niente obbediente. Ti trovo infantile specialmente quando mi fai le linguacce alle spalle. E ci sarebbero ancora altri motivi che mi fanno pensare seriamente come cavolo mi è saltato in mente, di chiederti di sposarmi>> <<per favore, continua. Sono quasi commossa>> risponde sarcastica. Le prendo una mano nella mia e cercando di essere serio <<ti vizierò e ti darò l'impensabile sposandomi>>. Lei è senza parole e incantata ed io le chiedo <<è un sì il tuo silenzio?>> scuote la testa con gli occhi sbarrati e in lacrime <<mi stai dicendo di no>> e la scuote ancora, ma questa volta è anche spaventata. Non afferro cosa voglia dirmi e la mia pazienza è quasi agli sgoccioli e per questo, usando ancora un briciolo di gentilezza la incoraggio <<vedo che hai paura, invece di piangere parlami, fatti capire>> <<tu non sai... in tutto questo non trovo i propositi giusti per un matrimonio! Io non voglio sposarmi>>. Lei ha l'ardire di rifiutarmi! Ed io mi sono reso anche mieloso. Infuriato, mi alzo e mi passo una mano nei capelli per trattenere il mio disprezzo e usando i miei modi le dico <<sto rinunciando a molto e per questo io non accetto rifiuti da te>> <<io non voglio>> la afferro per le braccia e mettendola in piedi <<invece ti conviene sposarmi. Perché in caso contrario ti aspetta un tragico destino. Adesso seguimi da mio fratello, senza fiatare>>.
Emily.
Lui vuole sposarmi davvero, a modo suo ha cercato di essere romantico, ed io ho rovinato tutto per paura della maledizione. Avrei dovuto esultare, commuovermi, invece, in quel momento volevo solo scappare lontano per non sentire una parte del mio cervello che mi diceva: l'hai iscritto sul libro paga della morte. Oddio, come farò! Sono veramente spaventata da tutto, oltretutto ho un metro e novanta di muscoli tesi dalla rabbia al mio fianco, non disponibile più al dialogo e la nausea mi assale nuovamente. Appena varchiamo la soglia di casa di Carl, la sua famiglia, compresi i nipoti, mi guardano con aria indecifrabile, mentre sono sull'orlo di uno svenimento sentendo Eric, indicare iroso, suo fratello Tom dicendo <<tu, fuori con me>> e lui lo segue in strada, lanciandomi prima uno sguardo di compassione. La vista del tavolo apparecchiato per una cena familiare mi dà ancora più nausea. Mi poggio al muro vicino alla finestra, cercando di riprendermi, ma vedendo i fratelli discutere animatamente il mio cuore si stringe perché so che la colpa è solo mia se Eric è in quello stato. <<Amo i miei figli tutti allo stesso modo, e anche se non si direbbe, lui è il mio prediletto>>, trasalgo alla voce di Albert perché non l'ho sentito avvicinarsi tanto sono stordita, poi si allontana e subito mi ritrovo accanto, Carl <<hai l'aria di essere la vittima di un carnefice, ma credimi è il contrario. Tramite una relazione affettiva lui sta cercando di affrontare i suoi incubi, perciò qui la vittima potrebbe essere solamente lui. Capisco che stiamo vivendo un periodo non facile, ma non ti allontanare da lui proprio per questo motivo>>. Oh, il buon caro Carl! Sempre di sostegno verso il fratello. L'affetto che ha nei confronti di Eric è smisurato, <<ma se subisci dei maltrattamenti da parte sua, basta dirlo. Se ne occuperà Albert>>. Rose, anche lei mi si è avvicinata, c'è un che di protettivo nella sua frase, ma anche una nota di amarezza nei confronti di Eric. Ed io sento un'oppressione nel petto, perché il mio cervello continua a incitarmi alla fuga, mentre il cuore mi costringe a restare. Non so che fare.
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La Passione ha il tuo nome
VampirosLa notte di San. Valentino, Emily, una giovane libraia, non sapeva che grazie a un'aggressione incontrava l'uomo che avrebbe stravolto il suo modo di amare. Perché a causa della maledizione, l'amore per lei era un sogno che non poteva permettersi, m...