Emily.
Sentendo bussare alla porta, mi alzo, probabilmente ha mandato qualcuno a portarmi, come trofeo, le teste di Matteo e Luca per farmi capire che con lui nessuno aveva scampo. Scendo di sotto e quando spalanco la porta, trattengo il fiato per un'impennata di terrore: cosa ci fa qui! <<Posso entrare? Ti devo parlare>>. Riluttante mi faccio da parte. Tanto non può capitarmi null'altro di peggio. Ci sediamo sul divano, e dice senza giri di parole, <<Eric è in pericolo, lo siamo tutti noi, ma principalmente lo sei tu. Ludovic ha richiamato in vita un demone unico nel suo genere. Il più potente, arriverà stanotte, porterà distruzione e morte, noi lo combatteremo, ma perderemo in partenza. >> <<Io non capisco. Perché parli così? Tuo figlio dice che siete potenti, e tu, lo sei più di tutti. Perché non ti decidi a eliminare questo Ludovic?>>. Albert si mette più comodo e poggiando, il suo inseparabile bastone, sulle gambe, <<per capire bene, ti spiegherò tutto dall'inizio. Più di mille anni fa io ero Vescovo e Rose una strega dai poteri bianchi. Ho conosciuto Rose la notte prima della mia trasformazione, ero nella mia casa nelle campagne Francesi, quando entrarono lei e Philipe, il suo grande amore. Rose, era terrorizzata e lui sconvolto mi disse che doveva parlarmi di una cosa grave. Mi disse che suo fratello Ludovic gli stava dando la caccia e che se li trovava avrebbe preso Rose. Gli domandai il perché e lui disse: lei crede in Dio! E per questo deve credere anche nell'esistenza di Satana. Mio fratello è un demonio, è un essere malvagio. Io a quel punto mi feci il segno della croce, e lui: padre la sua fede le servirà dopo. Mi spiegò chi fosse Rose, e che Ludovic la voleva per questo motivo. Mi prese per le spalle: padre, io e mio fratello siamo Vampiri. Rimasi scioccato, non volevo crederci, ma Philipe mi rassicurò, disse che lui era diverso, non uccideva, non era malvagio, e che da quando aveva trovato, il suo grande amore era diventato migliore. Il fratello da quando aveva scoperto la natura di Rose la voleva. La voleva trasformare per farla diventare la più grande strega-Vampiro di tutti i tempi, ma lui non poteva permetterlo, non avrebbe ceduto Rose al fratello e per questo aveva bisogno del mio aiuto. M'implorò di proteggere Rose, di nasconderla da Ludovic, ma per poterlo fare, ci avrebbe prima trasformato in Vampiri. Rose, acconsentì. Io mi opposi, come potevo cedere al male se credevo nel bene, ma lui mi disse che per combatterlo, la trasformazione era l'unico modo. Mi arresi, non avevo altra scelta, lui trasformò prima Rose, poi toccò a me, avevo paura, ma promisi a Dio di servirlo in qualsiasi veste. La mia trasformazione fu più veloce perché il fratello ci aveva quasi trovati. Quando mi risvegliai, Philipe ci fece giurare di usare i nostri poteri solo a fin di bene, e noi lo facemmo. Lui, mi fece giurare ancora, di proteggere Rose a costo della mia vita, e che sarei dovuto rimanere al suo fianco per l'eternità come avrebbe fatto lui. Philipe morì per mano del fratello, trucidò la madre di Rose e rapì anche Auriane la figlia. Lei, trasformò il dolore in odio verso Ludovic, e da quel momento gli diamo la caccia. Le peggiori catastrofi e tutto il male di questo mondo, sono opera sua e dell'alleanza con i demoni, io col tempo ho creato un esercito di Vampiri come Eric, ho stretto alleanze con creature diverse da noi, che tu conosci, ma altrettanto potenti. Lui ha fatto la stessa cosa, alleandosi oltre ai demoni, anche con streghe che usano la magia nera per risvegliarli. I suoi demoni si nutrono di auree e di cuori, tutti voi ne avete una. La maggior parte degli umani ha un'aurea bianca. Ci sono persone con un'aurea grigia, ma raramente nascono quelli con un'aurea dorata. Queste persone sono speciali discendono dalla stirpe di Rose e nascono con una parte di magia nel sangue, pur non essendo figli di streghe o stregoni. Noi le definiamo Dee, il loro corpo può ricevere contemporaneamente sangue di più specie senza essere avvelenati a differenza di altre creature delle tenebre. Nei secoli che ho vissuto, ho incontrato solo due di queste persone, una è morta l'altra non lo sa ancora, ma c'è Ludovic che vuole il suo sangue e il demone che verrà, vuole il suo cuore per diventare immortale con sembianze umane. Io ho temporeggiato per trovare il modo di nasconderla a loro, ma per questo demone sembra non ci sia posto sicuro al mondo, sono stati scoperti tutti i nostri nascondigli lasciando un serpente sgozzato come firma, e così ho stretto un accordo tramite un emissario. Stanotte la dovrò consegnare a loro>>. Albert mi poggia la mano sul viso, <<Emily, la persona in questione sei tu!>> <<Cosa?>> chiedo sconvolta, mentre fatico ad assimilare quelle informazioni. <<Sì, Emily sei tu che discendi da Rose, e che sei nata con un'aurea dorata, e loro ti uccideranno. Per questo pretendevo di trasformarti. Sono riusciti a rapirti e solo la tempestività di Eric ti ha salvato, ci hanno provato anche oggi entrando in casa tua nonostante fosse protetta, ma se tu accetti, noi ti daremo un potere incomparabile, e faremo in modo che il demone non ti prenda. >> <<E come?>> domando con voce tremula <<con un rito>>. Albert mi tiene per le braccia, <<provaci. Se tu non accetti morirai. Molti di noi e della tua specie moriremo>>. Il terrore di tutta quella storia mi assale: oh no! Sono riuscita con la mia maledizione a condannare tutti. E adesso sembra che l'intera esistenza umana dipendesse da me, come la stessa esistenza di Vampiri come Albert e la nausea m'investe. Scappo dalle braccia di Albert e vomito abbracciata alla tazza. Lui mi raggiunge e mi porge un asciugamano. Lo prendo scossa dal tremore e resto sul pavimento. Albert si accomoda al mio fianco e mi cinge le spalle con un braccio, <<so che tutto questo va oltre la comprensione umana, ma non devi temere, faremo in modo che non ti prenda, ma tu devi assolutamente collaborare>>. Poggio la testa sulla sua spalla cercando di calmarmi e secondo la mia ragione <<perché non lasci che mi prendano, così nessuno ci rimetterà?>> <<È nostro dovere proteggerti, noi esistiamo anche per questo>>. Ancora più amareggiata, penso che fossi sempre stato il lavoro di Eric, lui non mi aveva mai amato. Lui sapeva chi fossi e mi aveva ingannato usandomi come un giocattolo. Albert con dolcezza dice <<lui non ha mai saputo. Ti ha protetto inconsapevolmente dal primo momento, noi abbiamo saputo della tua esistenza dopo qualche tempo che vivevi con lui. Eric sa dalla morte di Adriana che anche un demone vuole la tua vita, ma non sa della parte magica in te>> <<tu leggi nel pensiero?>> domando stupita. <<No, ma comprendo bene le emozioni degli umani>> scuoto la testa, <<ti sbagli, lui sa, perché mi chiama strega>> <<solo perché tu lo tenti in tanti modi, credimi conosco i suoi pensieri. In questo momento non sa nemmeno che sono qui, è con gli altri a casa per cercare il modo di eludere il demone>>. Sento un enorme fardello poggiato sulle spalle. Se non accetto loro, muoiono e Letizia avrebbe perso il suo papà che da sempre desidera avere. Anche se odio Tanya e il marito per quello che mi hanno tolto, questo non posso permetterlo. Non ho altra scelta, se voglio proteggere chi è mia intenzione proteggere. Sarà l'ultimo gesto d'amore verso Letizia. Anche perché mi sento, adesso più che mai, responsabile per la fine di Adriana. E se crepo, non m'importa, tanto non ho più nulla da perdere. Alzo il viso e guardandolo negli occhi, <<che cosa dovrei fare Albert?>> <<Ti spiegherò tutto se accetti, ma di una cosa puoi esserne certa, non ti cederò mai!>> faccio un sospiro deciso fidandomi di lui. <<Va bene! Andiamo!>> Albert si mette in piedi alzando anche me, e abbracciandomi con riconoscenza, <<grazie, Emily>>. Mi prendo qualche minuto per vestirmi. Indosso una tuta, poi mi spazzolo i capelli energicamente e posando la spazzola sul lavandino del bagno, ritorno da lui pronta per incontrare questo demone.
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La Passione ha il tuo nome
VampirLa notte di San. Valentino, Emily, una giovane libraia, non sapeva che grazie a un'aggressione incontrava l'uomo che avrebbe stravolto il suo modo di amare. Perché a causa della maledizione, l'amore per lei era un sogno che non poteva permettersi, m...