Emily.
Il primo giorno senza di Eric è stato un inferno, sono rimasta a casa con Tanya e Felicia, in attesa di lui, mentre Alex e John, sono diventati parte dell'arredo da giardino, tanto da sembrare due statue aggiunte. Non sarebbero stati fastidiosi se non per John. Appena scende la sera, lui mi ordina <<entra in casa, non puoi stare qui>>. Voglio restare ancora distesa tra i fiori, come ho fatto per tutto il pomeriggio, perché solo qui riesco a rilassare il cervello, ma lui con quel suo tono mi fa saltare i nervi e alzandomi, <<tu non sei nessuno per dirmi cosa devo fare>> <<ti ripeto, entra in casa>> e mi fissa con quei suoi occhi glaciali per intimorirmi. Questo Vampiro, non mi piace proprio, non che mi avesse fatto qualcosa, è solo una questione di pelle: non lo sopporto e basta. Felicia, arriva di corsa e prendendomi per le spalle mi volta verso la porta per evitare che continuassimo a litigare. Rinunciandoci, perché sono sul punto di piangere, davanti a lui, per la terribile mancanza di Eric, penso, mentre rientriamo, che il comando per i Vampiri, scorresse nel loro sangue, ma non permetterò a lui di averla vinta e voltandomi, dico ad Alex <<per favore, lega il mastino all'albero, dopo se ti va, entra in casa>> poi chiudo la porta. Il secondo giorno, sembro stare in agonia, per i pensieri brutti e non faccio che pregare che non diventassero realtà. In tarda notte, Tanya si siede sul divano e mi porge un bicchiere di latte, Felicia ci raggiunge e si mette sul pavimento a gambe incrociate dicendo, <<sei spaventosa lo sai? Sembri più morta tu che noi. Se Eric dovesse tornare ora, scapperebbe invece di portarti a letto. >> <<Già! Io però non riesco a vivere in questo modo, ho paura per lui>> rispondo guardandomi le dita delle mani intrecciate al bicchiere. <<Invece Eric, vedendoti così penserà che ti abbiamo usato come spuntino>> ribatte Tanya, ottenendo da me un suono simile a una risata. <<E poiché non vogliamo che questo accada o essere accusate di non averci preso cura di te e quindi litigare con lui, ti spedisco a dormire nel letto>> mi ordina Felicia con aria determinata. Mi stanno nascondendo qualcosa e vogliono togliermi dai piedi, lo capisco chiaramente dai loro sguardi complici che c'è qualcosa che bolle in pentola, ma onestamente non ho la forza di discutere per farle confessare anche perché sono sicura che sia qualcosa che riguardi il loro mondo e so che non parleranno mai senza il consenso di Eric. A testa bassa per nascondere le lacrime, con le spalle curve come se trasportassi sopra il mio stesso peso e con il buio nel cuore, me ne vado in camera. Per ingannare il tempo e non impazzire di preoccupazione decido di prendermi cura, con calma, del mio corpo che ho trascurato negli ultimi giorni. Come ultimo vezzo, prima di coricarmi mi spazzolo i capelli e sbircio il cielo dalla finestra: anche guadare le stelle, senza di lui, mi sembrano spente, proprio come me e sempre più abbattuta abbasso gli occhi sul giardino. Alex e John non si vedono e Felicia e Tanya non si sentono: chissà cosa stanno combinando quei quattro! <<Hai finito lumaca? La prossima volta, m'infilo sotto la doccia con te>>. Il cuore prende a battermi veloce e la spazzola mi cade dalla mano finendo sul pavimento in modo rumoroso e mi volto lentamente. E la notte s'illumina di sole per quel suo sorriso appena accennato e dai suoi occhi che mi scrutano intensamente, ma che allo stesso tempo sono pieni di attese e sebbene le gambe mi tremino dall'emozione, gli salto addosso e stringendolo dico <<mi sei mancato tantissimo>> <<anche tu!>> e cerca le mie labbra per baciarmi. Lo desidero tantissimo, ma prima che non ne avessi più il tempo, con riluttanza mi stacco da lui e corro a prendere la sorpresa che avevo nel cassetto dal giorno che ero ritornata a casa e che avevo comprato la mattina del compleanno di Letizia, <<per favore abbassa un po' la testa>>. Lui, confuso dalla mia reazione, poggia con cautela le mani sui miei fianchi curvandosi verso di me, ed io gli aggancio un filo in oro bianco con un pendente a forma di "&" di diamanti neri, poi metto la mano sul suo cuore dicendogli <<ti sta bene. Ora io ho questo>> e gli mostro l'anello, <<e tu, hai quella a indicare che sei mio>>. Eric, poggiando la fronte sulla mia <<non c'era bisogno di questa per essere tuo! Lo sono dal primo giorno che i tuoi occhi sono stati nei miei>> e mi bacia il viso, poi il collo e il mio corpo è attraversato da un brivido caldo. Eric sciogliendomi la cintura della vestaglia, la lascia scivolare, e vedendomi con una sottana corta di merletto nero, rimane a fissarmi <<sembra che non ti piaccia>> gli dico per riscuoterlo dall'immobilità <<ti sbagli! Mi piace molto>> risponde sollevandomi lentamente una gamba e tenendola al lato del suo corpo. Appena le mie labbra toccano le sue, in un attimo, mi ritrovo distesa sul letto con lui sopra di me. Il mio cuore impazzisce per la sorpresa e per i suoi baci, ma prima di fare l'amore con lui, gli dico, <<Eric, aspetta! Devo dirti una cosa>> lui guardandomi negli occhi <<dimmi!>> <<Ti chiedo scusa per essermi comportata da stupida quando sei partito>> e prendendogli il viso tra le mani <<grazie, per aver salvato Adriana, che ritengo una sorella. Solo tu potevi farlo>>. Lui, poggiando la testa sul mio torace, <<ti dispiace se resto così? Mi stanno passando troppe cose per la testa. >> <<Sono cose brutte?>> <<Per te, che sei umana, non capiresti, quindi sì!>> <<Ho una laurea con lode. Potrei sorprenderti e capire>> <<no! Dormi Emily. Io sono veramente stanco>>. Insistere, l'avrebbe solo fatto innervosire. Lo accarezzo: il mio amore, dal pugno di ferro, dal carattere autorevole e che si nutre diversamente, in questo momento appare solo sconvolto dai ricordi come un qualsiasi uomo sensibile ed io gli accarezzo i capelli con tenerezza. Chissà quale bruttura aveva visto o quali creature orribili, aveva combattuto e ucciso. Ed io non sono, poi tanto sicura di volerlo sapere.
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La Passione ha il tuo nome
VampireLa notte di San. Valentino, Emily, una giovane libraia, non sapeva che grazie a un'aggressione incontrava l'uomo che avrebbe stravolto il suo modo di amare. Perché a causa della maledizione, l'amore per lei era un sogno che non poteva permettersi, m...