La passione ha il tuo nome. Capitolo 56

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Emily.

Avverto la sua collera rimbalzarmi addosso come una palla e ho paura. E solo un'imbecille, al mio posto non ne terrebbe, ma mi sento anche un verme per il mio comportamento. L'avevo additato e colpevolizzato poiché non sapevo nulla delle leggi del suo mondo. Anche se mi ha sposato con un raggiro, capisco il significato di ogni sua parola se provo a ragionare a modo suo, ma io sono umana e ho una mia moralità e rifiuto ogni tipo di violenza. Riconosco, però, che Eric-uomo mi rende felice ed è stato veramente facile abituarmi a questa felicità, adesso ho a che fare con il Vampiro e mi sento nel mezzo di una sciagura e per giunta in futuro mi ricorderò di non toccare mai più il tasto "Dio", perché viaggiamo su due binari diversi e nessuno avrebbe intaccato la mia fede, anche se avessi preso in considerazione la trasformazione. Sono consapevole di aver preteso da lui tanto, specialmente comportamenti umani, senza dimostrargli quanto lo amassi con tutta l'anima e proprio in questi momenti difficili sento di dover dimostrare il mio amore anche al Vampiro, e per questo gli dico <<scusami. Sono stata una pessima fidanzata per te>> <<quella fase è superata. Adesso sei mia moglie e non si torna indietro>>. La durezza con cui lo dice mi fa calare in un totale mutismo. Mentre rifletto su cosa altro potessi dire per calmarlo, affinché mi perdonasse, Eric mi si mette davanti e dice <<sto pensando che dovrei esigere i miei diritti di marito-Vampiro>> e senza capire come sia accaduto, mi ritrovo con lui tra le gambe <<ho deciso lo faccio. Scegli, vuoi essere cosciente o no?>>. Lo dice con quel suo mezzo sorriso, senza rabbia, facendomi comprendere solo la palese voglia che avesse di me ed io accarezzandogli il viso e trattenendolo nei palmi lo incoraggio, <<cosciente, e scelgo di essere baciata>> e gli passo la lingua sulle labbra. Eric, mi solleva il vestito, approfondendo il bacio, poi sento lo strappo di un tessuto e vedo le mie mutandine volare in fondo alla stanza <<tu non sai quanto e in che modo ti desidero>> <<invece sì! Perché è quello che voglio anch'io dal mio Vampiro>>. Con le sue parole ho capito che d'ora in poi non devo più avere paura delle sue azioni, perché così facendo scateno solo la sua reazione contraria. Dandogli un bacio sulle labbra, dico <<mi abbandono a te e scelgo di essere totalmente e irrevocabilmente tua>> e risalendo le mie gambe nude, mi tocca. Un approccio diretto che mi produce un sobbalzo di piacere ma interrompendo quel preliminare, mi sdraia sul marmo e disteso su di me, mi bacia il collo nel punto in cui sono sensibile, facendomi rabbrividire. Poi mi guarda e scuote la testa, ed io sorrido dicendogli <<prendimi adesso, approfittane>> e in quel momento, i suoi occhi perdono il loro colore che tanto mi affascina diventando due sfere di ghiaccio. Di colpo capisco di aver sbagliato qualcosa e che la sua natura sta prevalendo e tremo di un terrore a lui sconosciuto e lo spingo via per liberarmi e scappare. Cosa che scatena la sua furia, tutto il suo mondo di appartenenza, tutto il suo essere si palesa nella peggiore delle paure. Paura tramutata in realtà. La più terrificante delle realtà. Vuole aggredirmi, o forse peggio, trasformarmi, ed io non so più con chi o cosa avessi a che fare, e sono pietrificata dall'orrore, ma inaspettatamente lui sparisce. Pensando di essere sola mi metto seduta abbassandomi il vestito per coprirmi le gambe, ma lui mi è vicino e mi tende la mano come a volermi rassicurare. Rifiutandolo, spostandomi in preda al terrore, si scatena nuovamente. Gira intorno al sarcofago con i suoi occhi iniettati di sangue, come per capire dove e quando attaccarmi, e senza un tempo preciso della mia mente, è sopra di me: con una mano mi tiene per i capelli, con l'altra mi blocca il torace poi i suoi denti aguzzi scendono nella mia carne e lancio un urlo di dolore.

<<Emy guardami. Non aver paura, guarda me>> è la voce di Carl che mi sostiene le spalle. <<Eric, forza lasciala!>> ancora una voce, quella di Tom al suo fianco ma Eric emette un suono simile a un ringhio e mi stringe di più, mentre io trattengo un singhiozzo, <<Eric lasciala, le stai facendo male! Eric, ti ho detto di lasciarla!>>. Lui però affonda ancora di più i denti nel mio collo, <<Eric no! Tu non vuoi farle del male, lascia Emy, allenta la presa, su forza lasciala!>> dice ancora Tom, che stando dietro di Eric, mette cautamente le mani sulle sue braccia, <<forza lasciala. Chiudi gli occhi e lascia Emily>>. Lui stringe il mio corpo con più forza e il respiro mi manca: <<Eric! La ucciderai così>> urla Carl, a un tratto Eric balza via dal mio corpo sbattendo contro le sbarre della cella e Tom si avvinghia su di lui. Lottano poi di colpo spariscono. In quell'istante non riesco a pronunciare una parola di gratitudine perché mi rendo conto che sono uscita dalle grinfie di un Vampiro, ma sono rimasta nelle braccia di un altro. Mi dimeno come una forsennata e Carl mettendo le dita sul mio collo sanguinante e abbracciandomi, <<tranquillizzati, ci sono io!>>.

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