La passione ha il tuo nome. Capitolo 74

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Emily.

Prendiamo corpo nel salone a casa di Eric. Carl è il primo a vedermi e sul suo viso compare un'espressione preoccupata. Eric mi da le spalle, poi si gira lentamente e spalanca gli occhi. La stanza è piena di persone di nazionalità diversa, di varia età e alcune sono adolescenti. Talune le conosco, ma molte altre no. Vedo Eric fissare Albert con rabbia. La mia antenata, Rose, avvicinandosi si mette al mio fianco. Eric con tono freddo domanda <<cosa ci fa lei qui, padre?>> nel salone scende il silenzio, <<lei ha scelto>> risponde Albert. Eric ribatte, <<l'ho sposata, tu non hai potere su di lei attieniti alle leggi dell'editto>>. I gruppi delle altre sette, che Eric aveva pagato per difendermi, gli si accostano schierandosi con lui, ma Albert prende il papiro dalla giacca, lo spiega, poi gli da' fuoco. In quell'istante si guardano tutti confusamente non sapendo più cosa fare. Un po' di fuoco e legalmente non sono più sposata al Vampiro, penso. <<No! Non puoi tradirmi in questo modo>> urla Eric, fissando Albert con odio e scatta in avanti, <<fermati, è il tuo creatore che te lo ordina>> gli impone Albert con autorità. Il viso di Eric diventa una maschera di odio e rabbia, Albert alza il pugnale, mentre Eric fa un balzo e prende il volo verso di lui, i fratelli lo agguantano, ma mentre Eric sta per prendere Albert, mi paro davanti a lui urlando, <<fermatiii!>> afferrandomi, cadiamo tutti in un groviglio di braccia e gambe. Carl attutisce il colpo sotto di me, Eric sopra e Tom su di lui con le braccia strette al suo corpo. Restiamo immobili, l'impatto mi fa mancare l'aria e il loro peso non mi aiuta a respirare. Voglio muovermi ma non ci riesco, sono bloccata contro la mia volontà e con voce soffocata dico, <<alzatevi... dal mio corpo... mi state schiacciando>>. Tom è il primo a rialzarsi, Eric si mette in piedi tirandomi su e dicendomi, <<non lo fare!>>. Vedo Albert posare il pugnale, poi guardo Eric con rabbia, <<tu non puoi più dirmi cosa devo fare, ho preso la mia decisione e lo farò>>. Eric, livido si rivolge ad Albert, <<trova un altro modo>>. Tom mi afferra per il braccio, <<non sei costretta a farlo>> Carl parla a Rose, <<per favore, convincilo tu, troviamo un'altra soluzione>>. Lei sembra non ascoltarlo tanto è concentrata su Eric che fissandomi negli occhi, <<Emily, rifiutati. Ti ho detto di non farlo, esiste un posto sicuro lo conosciamo solo noi due, ti nasconderò lì>>. Parlano tutti in contemporanea e scocciata <<ora basta!>> dichiaro con decisione. E guardandolo con odio, <<io non farò mai l'eremita con te. Tu agisci senza provare amore, pensando solo a te stesso. Io no>> mi volto verso Albert, <<avanti fai quello che devi>>. Lui, poggiandomi una mano sulla spalla <<andiamo di sopra, lì c'è quello che ci serve>>. In camera mi consegna nelle mani di cinque donne vestite con abito nero lungo fino ai piedi e con le maniche larghe, si presentano come streghe dell'oracolo, poi Nilde mi dice <<per prima cosa, dobbiamo preparare il tuo corpo>>. Entriamo in bagno, <<spogliati>>. Resto nuda, solo con gli slip tra loro, senza provare imbarazzo, il mio cervello è concentrato su quello che sto per fare. Si avvicina Sofia, che già conosco, e osservandomi dice <<sarò io a iniziare il rito. Che brutti lividi che hai, ma tra poco per magia tutto sparirà>> e prende un barattolo. Aprendolo cosparge il mio corpo con un unguento sussurrando, <<ora chiudi gli occhi>>. Li chiudo, lei prende le mie mani e mi sento attraversare il corpo da una fonte di calore trasmessami da lei. Poi lasciate le mie mani, mi porge una tazza, <<bevi questo, è una pozione>>. Mentre bevo quel liquido amaro, lei sussurra, poi versa il contenuto di una fialetta nella tazza, sussurrando ancora, <<bevi>> ordina. Il liquido ha un sapore dolce di more e il mio stomaco inizia a contrarsi. Sofia gli poggia la mano sopra, sussurrando ancora, poi la toglie volgendo il palmo verso l'alto, ed io sentendo arrivare la nausea corro al lavandino e vomito. Leila mi offre un bicchiere d'acqua, <<hai fatto prima di quel che credevamo, ora che abbiamo purificato l'interno, adesso passiamo alla parte esteriore>>. Vorrei dirle che avevo già dato a casa, in quel senso, ma non voglio apparire debole ai loro occhi e così resto in silenzio. Completamente nuda, entro nella vasca, l'acqua è limpida e calda, le streghe si mettono in cerchio intorno, sussurrano parole, in tono d'invocazione, poi prendono un sacchetto nero e versano una specie di sale nell'acqua che la fa diventare agitata e torbida, <<vai sotto conta fino a cinque e poi torna su>>. Faccio come mi è stato detto, le streghe sussurrarono ancora e poi sciolgono il cerchio, <<abbiamo finito. Ora esci dalla vasca asciugati e indossa questo>> mi dice Ohama e mi porge un abito uguale al loro, facendo attenzione a non sfiorarmi. Attende che mi vestissi, poi fa segno con la mano di andare in camera. Lì trovo Albert e Rose con il lungo mantello nero con il cappuccio e una donna con i capelli rossi con il mio stesso abito, ad attendermi. Albert dice <<Emily, ora andiamo di sotto a continuare il rito a un certo punto, ti sarà chiesto di chiamare il tuo signore e tu farai il mio nome, poiché sono il più antico, poi quello dei custodi. Hai capito Emily?>> <<Sì, solo una domanda. Che cosa diventerò, dopo tutto questo?>> Rose mi sorride, <<oh mia petite, sarai te stessa, e tra un mese sarai completamente la Emily di sempre>>. È accettabile come cosa se fossi sopravvissuta al demone. Penso mentre usciamo in processione con le streghe che reggono ognuna un cero bianco acceso.

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