Capitolo 5

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Purtroppo però, è proprio vero che il tempo vola quando ci si diverte, così anche le mie due settimane di permanenza a Siena finiscono, ed è tempo di tornare a Milano, mi consola però l'idea di avere ancora davanti tutta l'estate.

Saluto i miei e, dopo aver caricato le valigie, parto per andare a prendere Francesca.

Verso l'ora di cena arriviamo a Milano e, stremate dal viaggio, decidiamo di andare a mangiare al Mc Donald's e poi di andare a dormire.

Il giorno dopo, quando mi alzo, trovo un post-it di Franci sulla porta della cucina: -Valentino mi ha invitata per una mattinata insieme... A presto (SPERO!), un bacione. Fra". Sorrido immaginando quanto sia contrariata: se c'è una persona che non sopporta quella è Valentino...

Essendo sola, decido di andare a fare colazione al bar sotto casa. Appena arrivo ordino una brioche e un cappuccino, mentre aspetto mi siedo su uno sgabello appoggiandomi al bancone.

Giro la testa verso destra e noto accanto a me un ragazzo sulla venticinquina che beve un caffè. Ha il cappuccio della felpa tirato sopra gli occhi, e un paio di occhiali da sole, eppure lo riconosco lo stesso: è Marco! Mi rendo conto che lo sto fissando e, sperando che non se ne sia accorto, rivolgo lo sguardo sui baristi che si affannano tra le macchinette del caffè e le tazzine.

–Ehm...Ciao! - sento dire. Mi giro in direzione di Marco e noto che si sta rivolgendo a me. –Ciao! - rispondo cercando di sembrare il più naturale e rilassata possibile, mentre intanto penso che non può essere una coincidenza, –Non ti avevo mai vista da queste parti... Sei arrivata da poco? - -Ehm no, in realtà sono due anni che vivo qui, però sì, è vero che non vengo molto in questo bar, sai, con l'università preferisco fare colazione a casa con calma...- lui sorride sfoderando quel suo sorriso meraviglioso, –Ah, quindi fai l'università! Cosa studi? -, mi chiede interessato, -Lingue - rispondo io, prendendo dalle mani della barista il mio cappuccino e la brioche e posando di nuovo il mio sguardo su Marco, -Bellissimo! No? Voglio dire... penso che sia...- arrossisce ed io non riesco a trattenere una risata, –Sì, molto bello, o meglio a me piace, ma l'ho scelto io, quindi...- arrossisco anche io e scoppiamo a ridere tutti e due: possibile che Marco mi faccia quest'effetto?

Tiro un morso alla mia brioche, lui mi fissa per un po' poi, evidentemente imbarazzato mi dice: - Io devo andare... piacere di averti rivista ehm...- -...Cristina - rispondo io quando con gli occhi mi chiede il nome, -Cristina, a presto! - -Certo! Ciao!! - lo saluto io. Lo guardo andare via poi, incredula, riprendo la mia colazione.

Fra miliardi di persone ho visto solo te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora