Capitolo 23

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Alle otto ho appuntamento con Marco, stasera andiamo a cena con Francesca e Marta.
Trovo che Marco sia davvero simpatico, e sono contenta che sia il mio migliore amico. Inutile nascondere però che sia anche molto, molto carino...

Appena finisco di prepararmi scendo; lui è già lì con la sua moto che mi aspetta: mi porge il casco e mi porta al ristorante.

Mentre camminiamo, riconosco la strada che ci porta al ristorante... Un momento: ma è il ristorante dove siamo andati a mangiare il giorno che ci siamo messi insieme! Oddio! Per colpa di quel maledetto incidente, avevo dimenticato tutto... Pensavo di essere riuscita a recuperare tutto subito, ma mi sbagliavo; per sei settimane non mi sono ricordata del suo ruolo nella mia vita, di quanto fosse importante per me LUI. Povero tesoro mio! Quanto avrà sofferto? Non potrà mai perdonarmi per tutto questo!

Smetto di pensare e decido di agire. Mi fermo, e lui fa lo stesso, ignaro di quello che sta per succedere. Si avvicina a me per chiedermi se stia andando tutto bene e io, non sapendo come altro esprimermi, uso il metodo che ritengo più adatto: lo bacio.

Gli chiedo scusa ma lui non capisce, pensa che io ancora non mi ricordi del nostro rapporto, che l'abbia baciato senza un motivo particolare e che mi stia scusando per il bacio... Così dice di non preoccuparmi, ma si vede che soffre: –Scusa se ti ho fatto soffrire, amore mio! – aggiungo io per fargli capire a cosa mi riferivo, poi scoppio a ridere per l'espressione che si impossessa del suo volto: mi piacerebbe sapere cosa sta pensando in questo momento...!

Quando riesce a parlare, mi chiede: - Ti ricordi tut...? – mi fa troppa pena, poverino non ci crede ancora, con questo posso avere una vaga idea di quanto ha sofferto, così lo rassicuro interrompendolo: -Ogni cosa Marco, dal concerto, al bar, dai nostri primi appuntamenti al fidanzamento... e alla tua faccia delusa quando hai capito che non mi ricordavo di t... - non mi lascia finire, e mi bacia; stavolta rimaniamo abbracciati, come a voler cancellare tutto quello che abbiamo passato.

Francesca e Marta ci raggiungono e si guardano contente, Marco spiega che finalmente mi è tornata la memoria completamente, che sono di nuovo io! Loro ci vengono incontro e ci abbracciano.

Dopo aver festeggiato, ci avviamo a mangiare.

–Ho mangiato troppo! – dico io appoggiando la schiena alla sedia dopo aver terminato il secondo, –Anche io! – esclamano in coro Francesca e Marta.

Ad un certo punto a Marta squilla il telefono e si alza per rispondere; confabula un po' e poi dopo ci dice, tornando al tavolo: -Ragazzi, scusate ma devo andare... Ciao, a domani! Marco, mi raccomando, non fare tardi stasera, che domani devi essere in studio alle nove...! -, dice con uno sguardo complice che passa da me a lui e viceversa. Mi va di traverso l'acqua quando penso di aver colto il "non fare tardi stasera" e lo sguardo su di me, Marco scoppia a ridere e appena mi riprendo, la mando via: -Marta... CIAO! -, e lei ridendo se ne va.

Dopo un po' decidiamo di uscire dal ristorante, e Francesca dice: -Io mi avvio a casa... Ci vediamo dopo Cri, e con te Marco, ci vediamo domani! – poi si allontana. Io e Marco, rimasti soli, cominciamo a passeggiare.

–Ei, andando in giro a volto scoperto ti riconosceranno tutti...! – gli faccio notare io, -Non ho voglia di coprirmi quando sono con te... Non mi piace, sembra che mi nascondo perché sono con te... - risponde accarezzandomi una guancia. Smettiamo di camminare e ci sediamo su una panchina dietro un albero.

–Posso chiederti una cosa? – domando io, -Certo! – mi risponde lui curioso di sapere, –Quanto... - prendo un respiro e poi continuo, -Quanto è stato difficile starmi vicino sapendo che non ti riconoscevo? – mi fa uno strano effetto pensare a me che non mi ricordo di lui, diciamo che non mi sembra possibile... Lui sospira e mi guarda: - È stata durissima! – esclama, e assume un'espressione avvilita, -Meno male che ci sono sempre state Marta e Francesca con me... – -Mi sento terribilmente in colpa, amore mio... -dico io appoggiando la testa sulla sua spalla, –No, nonono! Certo non è colpa tua se eri in quelle condizioni Cri! – esclama baciandomi, io faccio il broncetto e lui mi guarda ridendo: –Sono sempre più convinto però che ne è valsa la pena, fidati, visto che adesso posso godermi a pieno ogni istante con te...-, aggiunge. Sorrido e appoggio la testa sulle sue gambe stendendo le mie sul resto della panchina.

- Ho un'altra domanda... - lo avviso sorridendo, -Quante domande! Dimmi... - esclama lui ridendo, -Se non fosse successo niente, adesso sarebbero sei settimane che stiamo insieme, ma visto tutto quello che è accaduto... - -Sì! - mi interrompe lui lasciandomi un bacio sulle labbra, -Sì cosa? Non sai neanche quello che stavo dicendo... - replico io ridendo, sorride e chiarisce: -Sì, queste settimane valgono comunque come se fossimo stati insieme, perché in questo periodo io non me ne sono andato, tu non mi riconoscevi, ma é rimasto tutto come prima... -  -Tato, potrai mai perdonarmi? - chiedo io stringendomi a lui, -Non hai nulla da farti perdonare... - risponde stringendomi, poi aggiunge: - Lo sai? Mi sono mancate anche le tue preoccupazioni inutili... Mi sei mancata, punto! - io lo bacio.

–Hai sonno? – gli domando quando sbadiglia, -Un po', perché sapendo che stasera ci saremmo visti, non ho chiuso occhio per l'ansia, chi se lo immaginava che sarebbe andata così? -, risponde lui guardandomi negli occhi, io rido e mi mordo un labbro, -Cerchiamo di dimenticare tutto quello che è successo... -, aggiunge sussurrando.

Mi alzo e lo prendo per mano, avviandomi verso la moto. Mi porge il casco da buon cavaliere e mi riporta a casa. Quando arriviamo, lo abbraccio e lo guardo negli occhi: –Buonanotte amore mio! – augura lui, -Buonanotte tesoro! Non mi guardare in questo modo, che mi sciolgo! – esclamo io guardandolo con la testa inclinata da una parte. Sorridendo poi gli lascio un bacio sull'angolo della bocca e me ne vado.

Una volta salita in casa, mi affaccio dalla finestra: è rimasto lì, appoggiato alla moto. Ancora una volta vorrei sapere cosa sta pensando...!

Fra miliardi di persone ho visto solo te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora