Capitolo 25

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(Cristina)

Tra due giorni ho l'ultimo esame... Ho paura di essermi dimenticata tutto da dopo l'incidente, così resto tutto il giorno in camera mia a studiare. Verso le sei, qualcuno mi copre gli occhi:

-Ei studentessa! – sussurra, sorrido e mi giro: è Marco. -Mi sei mancato! – esclamo alzandomi e abbracciandolo affondando il viso nel suo petto, -Anche tu! Poi non ti sei fatta sentire per tutto il giorno... - dice, e subito aggiunge: -Ma, che hai? –: cavolo, non gli sfugge proprio niente eh!

–Ho paura...- dico abbassando lo sguardo e sedendomi sulla sedia, -Di cosa? Dimmi amore... -, chiede inginocchiandosi davanti a me e appoggiando il mento sulle mie ginocchia per guardarmi negli occhi, -Che mi sia dimenticata tutto quello che avevo studiato, con quel maledetto incidente...- rispondo io distogliendo lo sguardo e cercando di ricacciare le lacrime, -Ei, stai tranquilla! Cri, guardami! – dice appoggiandomi delicatamente due dita sotto il mento perché lo guardassi, - Respira, mh? Ora ti do una mano io, ripetimi tutto quello che sai! – dice alzandosi, e prendendo il libro si sdraia sul mio letto. Respiro: –Ok...- dico e comincio a ripetergli tutto quello che mi avrebbero chiesto all'esame due giorni dopo.

Verso le otto Marco chiude il libro, io mi siedo sul letto vicino a lui.

- 30 e lode, signorina! Ora può andare a cena con il suo ragazzo! -dice sorridendo, anche io sorrido e lo bacio: –Sei sicuro? - chiedo incerta,-Cri, hai parlato di tutto senza alcun dubbio. Non ti sei scordata di nulla, l'incidente ormai fa parte del passato! Non ti angosciare più! –. Lo guardo in silenzio: - È stato il periodo più brutto della mia vita! – esclamo stringendomi a lui e abbandonandomi al pianto: -Shh... lo so piccola, lo so... - dice accarezzandomi la testa.

I miei singhiozzi scuotono anche il suo corpo, –Ho ancora in testa la tua espressione, quando non ti ho ricono...- inizio io, ma lui mi interrompe: –Basta. Basta... Ora stai bene, ti ricordi di tutto e di tutti e ci amiamo più di prima! Calmati... –dice. Sospiro.

–Ti do cinque minuti per smettere di piangere, ok? – propone lui sorridendo, -Non te ne andare! – lo prego io abbracciandolo e stringendo gli occhi, –Mai! – risponde lui baciandomi la testa. Rimaniamo così per tanto tempo, è una cosa che adoro!

–Hai fame? – mi chiede cambiando discorso per aiutarmi ad alleviare la tristezza, -Sì, oggi non ho nemmeno pranzato... - rispondo io quando i singhiozzi sono finiti, -Lo so, me l'ha detto Franci... Ero preoccupato infatti; non salti mai un pasto! – dice fingendosi stupito, -Cretino! – esclamo io ridendo, –Dai, preparati! Ti aspetto di là...! – dice alzandosi e baciandomi su una tempia, poi esce e chiude la porta.

Quanto potrò mai amarlo? Più di quanto lo amo ora? No. Impossibile!

Fra miliardi di persone ho visto solo te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora