Capitolo 43

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(Cristina)

- A che ore partiamo per Milano domani? – chiedo a Iaia mentre saliamo al piano delle nostre camere, -Allora, dobbiamo lasciare l'hotel alle 09:30, quindi io direi di non stare a perdere troppo tempo e di partire il prima possibile, così quando arriviamo se Marco vuole andare a fare un sopralluogo del forum ha tutto il tempo... - mi risponde lei, annuisco e poi la saluto mentre apre la porta di camera sua. Io invece busso alla porta di Marco: -Posso? – chiedo, -Certamente! – esclama lui. Mi apre la porta sorridente.

–Ti sei divertito? Piaciuta la sorpresa? – domando sorridendo, lui sorride e mi tira a sé: -Molto! Grazie! – poi mi dà un bacio sulla testa e affonda il volto nei miei capelli. Rimaniamo così per un po', poi lo accarezzo su una guancia e gli dico: -Buonanotte, sogni d'oro! - -Buonanotte amore mio! -, sussurra lui lasciandomi un bacio tenero sulle labbra. Torno nella mia stanza e appena infilo il pigiama e mi sdraio sul letto, mi addormento di sasso.

La mattina dopo mi sveglio alle otto e mi preparo: quando ho quasi finito, bussano alla porta: -Sì? - -Servizio in camera! – io incredula apro la porta e un cameriere appoggia il vassoio sul tavolino. –Non l'ho ordinata io... - lo avverto non capendo, -Mi hanno chiesto di portare la colazione per due in questa stanza... - risponde lui. All'improvviso capisco chi può essere stato e sorridendo ringrazio il cameriere che esce. Dopo trenta secondi bussano di nuovo. Apro e, come per confermare i miei sospetti, c'è Marco con un sorriso a 32 denti che esclama: -Buongiorno! Come stai? - -Ciao! Tutto bene, te? - -Ora, con te, benissimo! - dice schioccandomi un bacio sulle labbra. Sorridendo lo faccio entrare e chiudo la porta: -L'hai ordinata tu la colazione? – gli chiedo indicando il vassoio e ridendo, -Sì, perché? - mi chiede lui con una faccetta innocente, -Perché me l'ha portata ora il cameriere e non avendola ordinata io, mi chiedevo chi fosse stato... -.

Una volta finito di mangiare, prendo le mie cose e mi avvio verso la porta. Prima di uscire mi guardo allo specchio di camera, il mio volto è più luminoso, e il sorriso sembra si sia allargato: Marco mi fa davvero un gran bene! Proprio mentre sto pensando a lui, mi cinge in vita con le sue braccia e mi dà un bacio sul collo: -Proporrei di andare, se hai finito di ammirarti... - dice appoggiando il mento sulla mia spalla e guardandomi riflessa nello specchio. Io sorrido, gli tiro un pizzicotto sul braccio poi prendo il trolley aprendo la porta e usciamo.

Quando scendiamo nella hall, mancano ancora Francesca e Davide. Dopo dieci minuti di attesa sento dei passi veloci sulla moquette delle scale: -Eccoci! - esclama Franci con il fiatone, -Scusate – aggiunge guardando tutti noi; Davide arriva con le loro valigie e partiamo verso Milano.

Marta, Peter, Davide, Francesca, Marco ed io siamo tutti nella stessa macchina (che a me piace tanto perché sembra un pulmino) e durante l'intero viaggio ridiamo e scherziamo. Davide apre un pacchetto di patatine, io gliene rubo subito una e lui, contrariato, si rivolge a Marco: -Ei, teniamo a bada la fidanzata! – Marco scoppia a ridere, intanto anche Peter ruba una patatina e Davide comincia a lamentarsi. Quando Marco gli ruba tutto il pacchetto, Davide esplode: -Oh sentite! Avreste anche rotto! Guarda Mengoni che non suono al concerto se fai così eh! – lui per farsi perdonare gli dà una patatina: - Facciamo al contrario: il pacchetto, prego! – esclama Davide ridendo e allungando la mano.

Finalmente arriviamo: appena la macchina si ferma ci accorgiamo che Marta e Francesca stanno dormendo. Così con Davide, Peter e Marco progettiamo un modo per svegliarle: ci avviciniamo a loro e al segnale di Peter gridiamo i loro nomi a squarciagola.

Offese, cominciano a tenerci il muso, e io non riesco a non ridere ogni volta che ci ripenso.

Mentre Marco e la Crew vanno a fare un sopralluogo del posto dove si esibirà, io e Franci torniamo a casa: –Ti odio lo sai? – esclama lei fingendosi arrabbiata, -Io ti voglio taanto bene invece! – le rispondo facendo la ruffiana, poi corro da Susina che mi viene incontro miagolando: -Ciao piccina! – esclamo dandole un bacio, e lei per tutta risposta comincia a fare le fusa. Dopo un po', infila il muso nella mia borsa e comincia ad annusare la felpa di Marco: -Ebbrava Susina, lo riconosci eh? - dico guardandola mentre gioca con una manica. Francesca mi chiama da camera sua: -Cri, Davide ci ha chiesto di raggiungerli... - -Va bene! – rispondo io, in quel momento mi squilla il telefono: -Ei! Che combini? – chiede Marco quando rispondo, -Ei! Sono qui a casa con Franci, sto guardando Susina che è completamente rapita dalla tua felpa... Credo che riconosca il profumo... - rispondo io, -Giusto! Ti ho lasciato la mia felpa! Scusa, me so completamente dimenticato che ce l'avevi te nella borsa...! -esclama lasciando che il suo accento romano prenda piede, -Tranquillo! Tanto non pesa, anche io me ne sono accorta ora...- -Mh, senti, te e Fra venite qui? - -Sì, partiamo tra cinque minuti, va bene? Fatto il sound check? - -Ancora no, abbiamo finito ora di visitare il palazzetto: abbiamo deciso dove e come mettere i banchini con i gadgets... - -Mh, bene! Quelli sono apprezzatissimi! L'ultima volta finirono quasi subito...- dico, -Sì, è vero! Ancora prima che iniziasse il concerto...- concorda lui, poi aggiunge: Mamma mia: sono già passati tre anni dallo scorso concerto! - -Già! – rispondo io mentre penso che che tre anni fa andavo al suo concerto come fan, e quest'anno come fidanzata: quasi mi commuovo... -Quando ancora non ti conoscevo... - dice lui, -Smettila che mi fai piangere! – rispondo io sorridendo, -Dai, muoviti a venire che già mi manchi! - -Ma come siamo sdolcinati...! – esclamo stupita, -È colpa tua e lo sai...! Ti aspetto qui, muoviti! - -Ok, capo! Arriviamo! – esclamo riattaccando. Francesca si affaccia da camera sua, e io le dico: -Se ci spicciamo riusciamo a sentire il sound check!! –così ci catapultiamo fuori di casa e riusciamo a raggiungere presto il palazzetto. –Eccovi! – esclama Marta sorridendo, -Marco ha appena iniziato a provare...- aggiunge. Noi ci precipitiamo in quello che domani sarà il parterre, e ci mettiamo a cantare con lui.

Dopo aver provato tutte le canzoni presenti nella scaletta, Marco fa un segno ai suoi che cominciano a suonare una canzone del vecchio album: -E allora sarà bellissimo... La notte si accenderà, nascondo le tracce che ho di te, che scorri dentro e mi fai vivere...- canta Marco prendendomi per mano e facendomi salire sul palco. Marta e Iaia raggiungono Francesca e tutte e tre ci guardano intenerite.

Finita la canzone abbraccio Marco e gli lascio un bacio sulle labbra, rimanendo fronte contro fronte e sorridendo fino a quando tutti scendono dal palco e Marta spegne le luci. Marco stringendomi più forte sussurra: -Al buio è ancora più bello...! - -Quanto ti amo nessuno lo sa! – esclamo io appoggiando la testa nell'incavo del suo collo. –Rimarrei così per sempre, e lo sai, ma ci lasciano qui... - aggiungo ridendo, lui mi dà un bacio sulla testa e ci avviamo verso la macchina, dove gli altri ci stanno aspettando.

La sera del giorno seguente, arriviamo tutti al palazzetto e, passando tra i fan che aspettano l'apertura dei cancelli, entriamo. Marco corre a prepararsi per il concerto, mentre io raggiungo Marta, Iaia e Francesca e prendo una bottiglietta d'acqua, poi ci avviciniamo alle scalette che conducono sul palco.

–Ci sono! – esclama lui con il fiatone, io gli aggiusto la camicia e gli porgo la bottiglia. –Grazie! – dice prendendola e fissando lo sguardo sulla scala che porta al palco, -Vai e spacca tutto! – esclamo io per rincuorarlo, accarezzandogli la schiena mentre beve, lui ritappa la bottiglietta e me la porge, poi mi bacia e Marta avvisa: -10 secondi e ci siamo! – Marco fa un respirone e saltellando corre sul palco.

A metà del concerto mi arriva un'email dal professore con cui mi sto preparando alla laurea: "Ciao Cristina! Ho appena finito di leggere la tesi con le correzioni che hai fatto... Direi che è perfetta e che possiamo confermare la data della tua laurea per il prossimo mese... "

Fra miliardi di persone ho visto solo te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora